Nulla al mondo é più triste d'un cerino:
quando acceso consuma sé stesso
sì rapidamente
da fermar la propria corsa a metà strada;
oppur arriva sì spavaldo alla sua meta,
ma sol per soffocare la sua fiamma
tra dita che con somma gentilezza,
l'avean sino ad allora sostenuto.
Così ritengo esser certi amori,
che vivon di vampate appassionate
per poi precocemente
consumar gli innamorati
oppur scottarli 'sì ferocemente
da renderli persino dei nemici.