Se posso dare un mio umilissimo parere, io eviterei di ingarbugliarmi nella diatriba delle "categorie" dove uno scritto deve essere opportunamente "riposto" per essere goduto pienamente. Piuttosto mi concentrerei sullo scritto in sé e per sé, ovvero su quella che io reputo essere una bellissima poesia. Certamente un po' "spinta", ma non più di tanto pornografica. Almeno a mio avviso. Non riesco a scorgere molto di "pornografico" in questi versi perché, personalmente, forse sono troppo abituato ad essere mitragliato tutti i giorni da immagini ripetute che non sarebbero (forse) da definire pornografiche, ma che certamente alludono e aizzano costantemente quegli istinti che potrebbero condurre ad "agire pornograficamente". In parole povere, io credo che battute sconce, amplessi "velati" e culi all'aria se ne vedano tutti i momenti su qualsiasi mezzo d'informazione verso il quale rivolgiamo la nostra attenzione. Il concetto stesso di "pornografico" dovrebbe essere ridiscusso da capo, e dovrebbe fare i conti con una contemporaneità al "botulino".
Con questo non voglio assolutamente sminuire la portata semantica del testo, che trovo molto coinvolgente. Anzi, questi sono versi che portano il pensiero a spaziare nei meandri più oscuri, ma non per questo meno vividi, del nostro essere viventi e ad illuminarli. E, anche se questo effetto mi viene sortito da degli input che vertono intorno a tematiche "pornografiche", non è forse proprio questo, uno dei milioni di pregi della poesia? Evocare sensazioni (anche se scomode e carnali) e produrre vita?
Chiedo scusa per la prolissità, ringrazio nuovamente il sig. Ianniello per lo scritto che ha condiviso, e auguro a tutti una buona giornata.
Purtroppo, o per fortuna, tutto viene definito e classificato e non esiste nulla che, una volta definito, non venga classificato. Questo è un fondamento dell'esistenza.
Anche questo sito, giustamente, utilizza un sistema di classificazione delle poesie, mentre il contrario avrebbe prodotto solo un semplice elenco di scritti.
La poesia di cui parliamo può anche essere una poesia bella ed è solo una questione di gusti ed a parte gli errori già evidenziati da altri, nessuno ha detto che è brutta, ho solo letto, finora, che si tratta di una poesia non classificabile nei canoni stabiliti dal sito.
D'altronde di tratta di un sito di tipo editoriale ed alcune poesie, scelte dall'editore o da una commissione, terminano su libri. Trattandosi di una soc. editoriale è chiaro che tutta l'organizzazione sia decisa dall'editore e se tale organizzazione ritiene una poesia non valida per i canoni che si sono autoimposti, non vedo perchè scandalizzarsi.
Il fatto che poi la pornografia non scandalizzi, ormai, piu' di tanto, questo è dovuto al fatto che la nostra società cambia il senso delle "cose", utilizza termini diversi per descrivere sempre le stesse cose dove altri termini ne davano un'immagine, ora, inaccettabile. Prendo ad esempio la parola "frocio" e quella in uso adesso di omosessuale...... significano la stessa cosa, ma hanno due valenze diverse, ma alla fine è sempre la stessa persona di cui parliamo.
Si tratta di semplice evoluzione o involuzione della razza umana.
Ma questo non significa nulla e la classificazione tra erotico, sensuale e pornografico non cambia.
Nella poesia in questione si parla quasi unicamente dell'azione sessuale tra una donna ed un uomo dove, a mio avviso primeggia la fisicità maschile e quella femminile diviene solo un oggetto secondario.
Lo stesso schema (le poesie rispecchiano il nostro schema mentale) usato nella poesia dove la seconda strofa è quella centrale ed è imperniata sull'organo maschile la dice lunga sull'imposizione dei versi e sul senso pro-maschile degli stessi.
Questa è pornografia e non è eros. Nell'eros scompaiono le funzioni fisiche, sono secondarie e non hanno bisogno di essere esplicitate.
chiedo scusa anche io per la prolissità (!)