Autore Topic: Il Secondo Avvento di William Butler Yeats  (Letto 4489 volte)

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Offline Willy Zini

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Il Secondo Avvento di William Butler Yeats
« il: Domenica 9 Novembre 2014, 12:36:54 »
Ci sono poesie che senti particolarmente tue, sin dalla prima lettura. Questa poesia di Yeats (traduzione di Roberto Sanesi) è una di quelle.

The Second Coming

Turning and turning in the widening gyre
The falcon cannot hear the falconer;
Things fall apart; the centre cannot hold;
Mere anarchy is loosed upon the world,
The blood-dimmed tide is loosed, and everywhere
The ceremony of innocence is drowned;
The best lack all convinction, while the worst
Are full of passionate intensity.

Surely some revelation is at hand;
Surely the Second Coming is at hand.
The Second Coming! Hardly are those words out
When a vast image out of Spiritus Mundi
Troubles my sight: somewhere in sands of the desert
A shape with lion body and the head of a man,
A gaze blank and pitiless as the sun,
Is moving its slow thighs, while all about it
Reel shadows of the indignant desert birds.
The darkness drops again; but now I know
That twenty centuries of stony sleep
Were vexed to mightmare by a rocking cradle,
And what rough beast, its hour come round at last,
Slouches towards Bethlehem to be born?


Il Secondo Avvento

Ruotano e roteando nella spirale che sempre più si allarga,
Il falco non può udire il falconiere;
Le cose di dissociano; il centro non può reggere;
E la pura anarchia si rovescia sul mondo,
La torbida marea del sangue dilaga, e in ogni dove
Annega il rito dell'innocenza;
I migliori hanno perso ogni fede, e i peggiori
Si gonfiano d'ardore appassionato.

Certo qualche rivelazione è vicina;
Certo s'approssima il Secondo Avvento.
Il Secondo Avvento! E le parole sono appena dette
Che un'immagine immensa sorta dallo Spiritus Mundi
Mi turba la vista; in qualche luogo nelle sabbie del deserto
Una forma dal corpo di leone e dalla testa d'uomo
Con gli occhi vuoti e impietosi come il sole avanza
Con le sue lente cosce, mentre attorno
Ruotano l'ombre degli sdegnati uccelli del deserto.
Nuovamente la tenebra cade; ma ora so
Che venti secoli di un sonno di pietra
Furono trasformati in incubo da una culla che dondola.
E quale rozza bestia, finalmente giunta al suo tempo avanza
Verso Betlemme per esservi incarnata?