Autore Topic: Poesia  (Letto 1836 volte)

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Offline Pino Penny

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Poesia
« il: Martedì 4 Novembre 2014, 01:50:35 »
La poesia italiana fa schifo
di Rendo

Secondo me, la poesia italiana contemporanea, fa schifo. E’ priva di rivelazioni, di mondo, di ritmi e forme, di accensioni, di capacità di penetrazione dell’umano fuori dell’umano e dell’umano interno all’umano. E’ priva di idee, di spinta passionale e conoscitiva, di strutture, di capacità di stare all’altezza della narrativa. E’ priva di autori, di menti, di saperi, di capacità di connettere i saperi al mondo e alla letteratura. E’ priva di intensità, di slancio fisico e di ambizione metafisica. E’ totalmente priva di sapienzialità, sia essa laica o spiritualista. E’ priva di spirito. E’ desertificata, annichilita dall’evenienza editoriale, che non è mai stato un problema per la poesia. E’ irriconoscibile, morta alle orecchie, meno morta della critica ma certo più morta della prosa. Non è letteraria e non è vitale. Non è centrale. Fa schifo. A parte alcune eccezioni, i poeti italiani sono l’allucinazione di una nostalgia senza riflessi nel mondo.

Sono serio e non scherzo: non esiste più, la poesia italiana. Possiamo scendere al di sotto di certe soglie di rigore (un rigore che, se è, è totale: non filologico o scientista) e dire che è tutto bello, è tutto vero, c’è speranza, i poeti cosiddetti degli anni Settanta lasciano intravvedere, eccetera. Questo è plausibile, finché si sta facendo divulgazione culturale. Quando però si invocano le ragioni serie e assolute per determinare fino a che punto una scrittura poetica sia necessaria (e sia necessaria la sua pubblicazione, cioè la sua messa in comune), allora si deve elevare quella soglia del rigore – e dire davvero cosa resta. Beninteso: sarà sgradevole, sarà saccente, sarà odioso.

– di Giuseppe Genna, ripreso su “nabanassar” il 7 aprile 2003 da “Clarence” –

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guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...

Offline Pino Penny

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Re:Poesia
« Risposta #1 il: Martedì 4 Novembre 2014, 12:49:31 »
i molli

 

son sempre lì a proclamare
che adesso si concentreranno
sul lavoro, che di solito è
dipingere o scrivere.
è noto, naturalmente, che hanno
talento, è solo che… bè…
non hanno ancora avuto
un’occasione.
troppi problemi si son messi
in mezzo: affari andati male, occupazioni per
sbarcare il lunario, figli, malattie, ecc.
ma adesso, proclamano,
penseranno solo a quello.
si concentreranno sul
lavoro,
adesso è finalmente venuto
il momento.
il talento ce l’hanno.
adesso il mondo se ne accorgerà.
sissignore, ci siamo.

questi tizi sono dappertutto.
sempre in procinto
di.
quasi mai cominciano.
e quando lo fanno
s’arrendono subito.
è una sorta di
capriccio.
vogliono la fama.
la vogliono in fretta.
ma non hanno mica fretta
di mettersi al lavoro
sono capaci solo di sognare
e proclamare,
proclamare,
proclamare.

 
CHE DIRE

guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...