Autore Topic: Tre scritti di T.S. Eliot (traduzione mia)  (Letto 3222 volte)

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Offline Willy Zini

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Tre scritti di T.S. Eliot (traduzione mia)
« il: Giovedì 2 Ottobre 2014, 18:04:13 »
SONG

The moonflower opens to the moth,
The mist crawls in from the sea;
A great white bird, a snowy owl,
Slips from the alder tree.

Whiter the flowers, Love, you hold,
Than the white mist on the sea;
Have you no brighter tropic flowers
With scarlet life, for me?


CANZONE

Il fiore lunare si dischiude alla falena,
La nebbia serpeggiante incede dal mare;
Un grosso uccello bianco, un gufo delle nevi,
Scivola giù dall'ontano.

Son più bianchi i fiori che stringi, Amore,
Della bianca nebbia del mare;
Non custodisci fiori tropicali più brillanti
Con vita scarlatta, per me?"

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HYSTERIA

As she laughed I was aware of becoming involved in her laughter and being part of it, until her teeth were only accidental stars with a talent for squad-drill. I was drawn in by short gasps, inhaled at each momentary recovery, lost finally in the dark caverns of her throat, bruised by the ripple of unseen muscles. An elderly waiter with trembling hands was hurriedly spreading a pink and white checked cloth over the rusty green iron table, saying: "If the Lady and gentleman wish to take their tea in the garden, if the Lady and the gentleman wish to take their tea in the garden…". I decided that if the shaking of her breasts could be stopped, some of the fragments of the afternoon might be collected, and I concentrated my attention with careful subtlety to this end.

ISTERIA

Non appena udii il suo ridere sapevo di essere la causa stessa di quelle risate, finché i suoi denti non furono che stelle accidentali con un vero talento per l'ordine chiuso. Venni inghiottito a piccoli rantoli, inalato in ogni momentanea guarigione, finalmente perso nelle buie caverne della sua gola, ammaccato dall'incresparsi delle membra nascoste. Un attempato cameriere con le mani tremolanti dispiegò frettolosamente una tovaglia rosa a quadratini bianchi sul tavolo verde arrugginito, dicendo: "Se il Signore e la Signora desiderano bere il loro tè in giardino, se il Signore e la Signora desiderano bere il loro tè in giardino…". Allora decisi che quel suo fremere di seni poteva essere interrotto, che qualche frammento del pomeriggio poteva essere riassemblato, e concentrai la mia attenzione con delicata accortezza a questo fine.

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THE DEATH OF SAINT NARCISSUS

Come under the shadow of this gray rock -
Come in under the shadow of this gray rock,
And I will show you something different from either
Your shadow sprawling over the sand at daybreak, or
Your shadow leaping behind the fire against the red rock:
I will show you his bloody cloth and limbs
And the gray shadow on his lips.

He walked once between the sea and the high cliffs
When the wind made him aware of his limbs smoothly passing each other
And of his arms crossed over his breast.
He was stifled and soothed by his own rhythm.
By the river
His eyes were aware of the pointed corners of his eyes
And his hands aware of the pointed tips of his fingers.

Struck down by such knowledge
He could not live men's ways, but became a dancer before God
If he walked in city streets
He seemed to tread on faces, convulsive thighs and knees.
So he came out under the rock.

First he was sure that he had been a tree,
Twisting its branches among each other
And tangling its roots among each other.
Then he knew that he had been a fish
With slippery white belly held tight in his own fingers,
Writhing in is own clutch, his ancient beauty
Caught fast in the pink tips of his new beauty.

Then he had been a young girl
Caught in the woods by a drunken old man
Knowing at the end the taste of his own whiteness
And he felt drunken and old.

So he became a dancer to God.
Because his flesh was in love with the burning arrows
He danced on the hot sand
Until the arrows came.

As he embraced them his white skin surrendered itself to the redness of blood, and satisfied him.
Now he is green, dry and stained
With the shadow in his mouth.


LA MORTE DI SAN NARCISO

Venite sotto l'ombra di questa grigia lapide -
Venite dentro l'ombra di questa grigia lapide,
Ed io vi svelerò qualcosa di diverso della
Vostra ombra che si proietta irregolarmente sulla sabbia all'alba, oppure della
Vostra ombra che balza dietro al fuoco contro la roccia rossa:
Vi mostrerò il suo vestito insanguinato e le sue membra
E l'ombra grigiastra sulle sue labbra.

Un tempo egli camminò tra il mare e gli alti scogli
Quando il vento gli rivelò che le sue membra delicatamente modificavano
E le sue braccia s'incrociavano al petto.
Quando s'incamminò per il pascoli
Egli era soffocato e confortato dal suo stesso ritmo.
Lungo il fiume
I suoi occhi erano consapevoli degli angoli acuminati dei suoi stessi occhi
E le sue mani erano consapevoli delle falangette appuntite delle dita.   

Colpito da questa conoscenza
Lui non poteva più vivere ordinariamente, come gli altri uomini, ma divenne un ballerino prima di Dio
Se camminava lungo le vie della città
Sembrava calpestare facce, coscie e ginocchia convulsive.
Allora si ritrovò sotto la lapide.

Innanzitutto fu convinto d'esser stato un albero,
Vorticando i suoi rami l'uno contro l'altro
E ingarbugliando tutte le sue radici.
Poi capì d'esser stato un pesce
Con una stretta e viscida pancia bianca nelle sue stesse dita,
Contorcendosi nelle sue stesse branchie, la sua antica bellezza
Catturata subitamente dalle dita di questa nuova bellezza.

Allora divenne una giovane ragazza
Catturata in un bosco da un vecchio ubriacone
Conoscendo alla fine il gusto stesso del suo candore
L'orrore stesso della sua soavità,
E si sentì un ubriacone e vecchio.

Allora divenne un ballerino di Dio.
Perché la sua carne amava le frecce infuocate
Ballò sulla sabbia bollente
Finché la freccia arrivò.

Non appena la strinse la sua candida pelle s'arrese al rossore del sangue, allora fu soddisfatto.
Ora è verde, secco e macchiato
Con l'ombra custodita nella sua bocca.

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Thomas Stears Eliot
(traduzione di Willy Zini)
« Ultima modifica: Giovedì 2 Ottobre 2014, 18:18:42 da Willy Zini »