Salve a tutti,
oggi abbiamo ricevuto questa mail:
"Ma come fate a mettere su portfolio la mia poesia "La calce dl carnefice" e a pubblicare, invece, degli sgorbi illeggibili. Per vostra informazione, la poesia è stata letta prima e apprezzatissima dall'autrice Amara, che sapete bene come scrive. Siete della cariatidi oltre che la cloaca per antonomasia della poesia italiana. E come motivate, eh. Meschini, andate a farvi fottere.
Nube"
Ora, in effetti, un problema c'è stato, probabilmente un errore o un fraintendimento, perché sentiti i pareri della redazione la poesia poteva essere pubblicata normalmente.
Se l'autore ci avesse scritto come fanno tanti, per chiedere spiegazioni, la poesia sarebbe stata accettata perché una distrazione od un equivoco, una incomprensione fra redattori, può sempre capitare, sopratutto quando, d'estate, i redattori sono oberati di lavoro.
Ma il problema è come si è comportato questo autore. Io, sinceramente, una persona così nel sito non ce la voglio.
Sono certo che Amara non c'entra nulla, forse ha solo commentato positivamente la poesia in questione, ma di sicuro non ha certo consigliato a questo autore di scrivere questa mail. Forse l'autore, oltre a far leggere le sue poesie ad Amara dovrebbe anche farle leggere le sue mail di protesta. E, ripeto, se l'autore avesse scritto in modo normale chiedendo spiegazioni, avremmo ammesso l'errore e ripristinato la poesia. Tutti possono sbagliare ed ammettere di sbagliare è una qualità positiva. Ma l'autore ha scritto in questo modo, in un modo che non è possibile tollerare.
Quindi ne decido la cancellazione dal sito, di lui e delle sue poesie, e vada da qualche altre parte a credersi in diritto di insultare gli altri. Mi sembra anche logico, ed anzi lo facciamo per il suo bene, se siamo "la cloaca per antonomasia della poesia italiana".
