Autore Topic: Pareri su questa poesia.  (Letto 1972 volte)

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bianco nulla

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Pareri su questa poesia.
« il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 17:52:56 »
Nuoto verso l'orizzonte,
corro,corro,piango e corro ancora
metre ogni cosa mi scivola accanto indifferente.
Di cambiare direzione non sono capace,
di tornare indietro non mi è permesso,
con il mio dolore continuo a inseguire
l'amore che a tutti e a sol se stesso pensa.
Cado a terra tramortito,
il sole muore e tusorridi,
io rido,
mi guardi,
mi ami,
io ti guardo.

Max Ray

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Re:Pareri su questa poesia.
« Risposta #1 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 18:26:52 »
Non vorrei essere brutale, ma a me non piace neanche un po'. :)
Potrebbe funzionare leggermente meglio, se fosse suddivisa in strofe, in modo da esaltare gli stati d'animo descritti. Ma, sinceramente, questo è uno di quei testi che, da redattore, non convaliderei mai. Nonostante i versi parlino di emozioni, anche forti, a me non arriva niente, come se un robot mi raccontasse un evento luttuoso per il quale ha sofferto. Non so se ho reso l'idea, ma è l'immagine che mi è venuta subito in mente

bianco nulla

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Re:Pareri su questa poesia.
« Risposta #2 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 18:43:37 »
Condivido la tua idea, forse dà questo effetto per il ritmo o probabilmente per parole abbastanza banali. Hai qualche consiglio?

Max Ray

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Re:Pareri su questa poesia.
« Risposta #3 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 19:02:38 »
Come direbbe il compianto Fabrizio De Andrè, la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio. :) A parte gli scherzi, non sono la persona più adatta alla quale rivolgersi, quando si tratta di poesia. E poi, il mio consiglio sarebbe quello di non chiedere consigli su come scrivere. Ognuno dovrebbe crearsi, col tempo, il proprio stile compositivo. Ovviamente, ciò può avvenire soltanto dopo aver letto altri autori, in modo da avere dei termini di paragone, senza però tentare di riprodurre lo stile che si preferisce. Con la pratica (molta) vedrai che le influenze saranno riconoscibili ma, almeno, non ti si potrà accusare di plagio. Nel campo della poesia, si può certamente fare l'esempio di Baudelaire che subì certamente il fascino espressivo di Edgar Allan Poe. Nel campo della musica, invece, si possono citare De Andrè e De Gregori, palesemente (ma anche dichiaratamente) influenzati, rispettivamente, da Georges Brassens e Bob Dylan

Offline Copia Conforme

Re:Pareri su questa poesia.
« Risposta #4 il: Sabato 5 Ottobre 2013, 01:06:54 »
Nuoto verso l'orizzonte,
corro,corro,piango e corro ancora
metre ogni cosa mi scivola accanto indifferente.
Di cambiare direzione non sono capace,
di tornare indietro non mi è permesso,
con il mio dolore continuo a inseguire
l'amore che a tutti e a sol se stesso pensa.
Cado a terra tramortito,
il sole muore e tusorridi,
io rido,
mi guardi,
mi ami,
io ti guardo.
  mi associo al pensiero di Massimiliano Riggiu. 
 Vorrei solo dire a questo giovane autore, che ha iniziato a cimentarsi nel campo della Poesia, che nello scrivere non ci sono consigli che siano efficaci in ogni campo.  Nello scrivere non esistono le verità assolute, esiste il buon gusto, esiste l'esteso ambito dei sentimenti, esiste il linguaggio ed il lessico dotto e ricercato anche all'interno di materie non strettamente letterarie, pensa per esempio alla matematica ;) 

Ma mi preme sottolineare che lo scrivere non è un esercizio meccanico, ma è un qualcosa che viene da dentro, una sorta di moto dell'anima, che produce un frutto che irradia al di là di quello che vediamo noi, nelle vesti di gente comune, indaffarati sempre nei nostri casini. :)

Offline Marina Como

Re:Pareri su questa poesia.
« Risposta #5 il: Sabato 5 Ottobre 2013, 13:30:06 »
Nuoto verso l'orizzonte,
corro,corro,piango e corro ancora
metre ogni cosa mi scivola accanto indifferente.
Di cambiare direzione non sono capace,
di tornare indietro non mi è permesso,
con il mio dolore continuo a inseguire
l'amore che a tutti e a sol se stesso pensa.
Cado a terra tramortito,
il sole muore e tusorridi,
io rido,
mi guardi,
mi ami,
io ti guardo.
Condivido in parte il discorso di non poter scrivere secondo i pareri ed i diversi modi di sentire altrui ma sono d'accordissimo sul fatto che chiedere ad altri più "esperti"o semplicemente "fruitori dei nostri scritti" le loro impressioni. Fa riflettere ed aiuta a mettersi in discussione, quindi ad evolversi. Detto questo vengo al dunque.
Sicuramente la voglia di "raccontare" l'immagine che lo scrittore ha in mente ha prevalso sul potere del lasciar provare il sentimento attraverso le immagini nella prima parte. Questo non avviene nella fine, dove invece prevale l'evocazione e trovo quindi poetica. Nella ultima parte, da "il sole muore" sino alla fine, puoi notare che non hai usato termini riguardanti il raziocinio (non mi è permesso, non sono capace... queste sono constatazioni o dati di fatto, seppure quel "non sono capace" forse invece sarebbe interessante se isolato dalla premessa iniziale) né termini descrittivi, solo pure asserzioni di un'immagine evocativa (il sole muore... ecco, lui muore ed invece io mi scopro più vivo che mai perché... tu mi ami, spiegherai)
Sono sicura che se il tuo scritto inizierebbe da "Con il mio dolore..." lasciando quasi un assioma filosofico e molto evocativo sull'amore come quasi introduzione, si potrebbe chiamarlo poesia. Non vi sono tracce di "descrizioni" del ragionamento fatto, solo la sua conseguenza (scrivere mi guardi, mi ami, non è la stessa cosa che dire" se tu mi stai guardando vuol dire che hai interesse per me e visto che mi guardi benevola, allora mi ami ed io non riesco a staccare gli occhi da te!)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.