Autore Topic: Il mio San Valentino  (Letto 998 volte)

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Offline Rosarita De Martino

Il mio San Valentino
« il: Mercoledì 20 Febbraio 2013, 20:31:14 »
Ho festeggiato San Valentino a modo mio e desidero condividere la mia gioia con tutti voi.

Oggi è festa.
Mi alzo.
Ecco l’alba
già dipinge
il cielo di colori
Ed io fiduciosa
attendo un Tuo segno
di luce.
Ecco guardo,
scruto,
vedo
che mi doni
la prima nuvola rosa.
Sicura la raggiungo
saltando sull'alato cavallo
della gioia
e mi trovo immersa
in armonia di cielo.

Offline poeta per te zaza

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Re:Il mio San Valentino
« Risposta #1 il: Mercoledì 20 Febbraio 2013, 21:00:32 »
Sulla stessa onda del pensiero spirituale che ti ispira, trovo e posto l'indirizzo della tua
bella "Nuova alba", espressa con medesimi sentimenti e analogie, cui ti sei giustamente
riferita:

http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=300239&t=Nuova+alba

Non so quale preferire.


Zaza
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Lorenzo Crocetti

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Re:Il mio San Valentino
« Risposta #2 il: Giovedì 21 Febbraio 2013, 08:52:41 »
Non è certo spiacevole la gioiosa e serena poesia della Rosarita de Martino. Tutt'altro!
Mi permetto però di ricordare a tutti quelli che continuano a pubblicare poesie sperimentali (??!!) in questo settore, di volere prendere in considerazione il significato del termine sperimentale, nella sua accessione più diretta, vale a dire di sperimentazione intesa come avanguardia di un nuovo stile di poesia. Fra gli ultimi sperimentatori della poesia italiana viene in mente, ad esempio, Marinetti, che nel secolo scrorso fu promotore di un genere poetico veramente sperimentale.
La poesia "San valentino" citata, più che appartenere al genere sperimentale, al quale non si acosta minimamente, appare piuttosto nettamente riferirsi ad uno dei generi poetici più comuni e continuamente trattato nelle poesie "normali".
La poesia "sperimentale" dovrebbe per lo meno cercare di trovare un nuovo tono che si distacchi dagli altri, e non perdersi dietro un verseggiamento usato e riusato, e che di sperimentale non contiene nessun aspetto.