Lontano dagli occhi del tramonto,
onnivori riflessi del silenzio,
ripercorro gli oscuri sentieri della mente,
eclissandomi nel vuoto dei rimorsi.
Denudato dei miei battiti trascorsi,
attraverso questa vita lastricata di decessi,
nell'inerzia dei pensieri agonizzanti,
aggrappato ad ogni stilla di dolore.
Verso il cielo, mascherato di candore,
avanzo confessando i miei peccati
in un'algida preghiera senza voce,
rigettando la mia anima dannata
oltre il legno sanguinante di una croce.