Autore Topic: Poesie classiche, realistiche e astratte  (Letto 4708 volte)

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Offline AlexMen

Poesie classiche, realistiche e astratte
« il: Martedì 21 Agosto 2012, 12:12:33 »
Ciao, volevo porvi una domanda che io stesso ho nella testa da tempo.
Spesso noto su questo sito delle diatribe nell'interpretare le poesie di altri, dandone più o meno valore alla tecnica e allo stile.
Ora, io mi chiedo, esite una classificazione come avviene per altri campi artistici?
Mi spiego, esiste nella musica una classificazione tra musica classica, musica pop, musica jaz, jazz freddo ecc. ecc.?

Si può fare una classificazione analoga anche nella poesia?

Dico questo perchè a volte leggo "opere" che io non riesco a comprendere tanto c'è una ricerca lessicale e dei termini utilizzati, che a me non arriva nessuna emozione.

Altri scritti invece sono molto diretti, pregni di sensibilità, ma hanno poca o nulla originalità nei loro versi.

Ecco perchè io le chiamo, poesie realistiche, e poesie astratte.

Ma esiste realmente una classificazione delle poesie?


Offline AlexMen

Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #2 il: Martedì 21 Agosto 2012, 16:44:41 »
Mah....ho letto qualcosa.....ma....son rimasto un po' perplesso....secondo loro(quelle pagine che ho letto)..la musica è sostanzialmente sonorità.....per me sonorità è suonare il mio sax.......la poesia è principalmente emozione.....devo riflettere!!!!! :o

In Venere

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Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #3 il: Martedì 21 Agosto 2012, 17:36:34 »
emozioniche.
ecco il succo di tutto

In Venere

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Offline alessandro mazzeo

Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #5 il: Domenica 2 Settembre 2012, 19:00:42 »
bah le categorie sono sempre state un contenitore dove buttare dentro roba a caso...prendendo la musica ad esempio citerei il carrozzone del grunge dov'erano stati racchiuse band che avevano poco o nulla a che fare l'una con le altre (nirvana, soundgarden, perarl jam) se non la città di provenienza... ::)
Ora non voglio dire che non si possano distinguere in categorie autori più classici da altri più sperimentali, ma alla fine credo, abbia poca importanza in confronto a cosa sanno suscitare in noi quando li leggiamo...
cià

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #6 il: Domenica 2 Settembre 2012, 21:08:58 »
bah le categorie sono sempre state un contenitore dove buttare dentro roba a caso...prendendo la musica ad esempio citerei il carrozzone del grunge dov'erano stati racchiuse band che avevano poco o nulla a che fare l'una con le altre (nirvana, soundgarden, perarl jam) se non la città di provenienza... ::)
Ora non voglio dire che non si possano distinguere in categorie autori più classici da altri più sperimentali, ma alla fine credo, abbia poca importanza in confronto a cosa sanno suscitare in noi quando li leggiamo...
cià

Sono d'accordo. Poi se un autore è capace di scrivere in pentametri giambici o endacasillabi e suscitare ugualmente un'emozione, ad un lettore del 2012,   ben venga!

Offline paolo corinto tiberio

Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #7 il: Domenica 2 Settembre 2012, 23:39:21 »
non dovrebbe far molta meraviglia il fatto che anche in letteratura, come nella musica, esistino i generi letterari... cosicché nella poesia esiste l'epica, l'elegia, l'idillio, la lirica, la poesia didascalica, la poesia comico-satirica, la poesia drammatica, eccetera... alcuni generi sono rimasti, come la poesia comico-satirica e la lirica, ma chi verseggia avendo come tematica le gesta ardimentose di un eroe per soddisfare l'epica?... chiaramente qualsiasi classificazione va stretto ad un pensare moderno che vuole cimentarsi contemporaneamente e globalmente con tutti i generi, pertanto non è più in uso la distinzione per generi, ma anche la classificazione escogitata dal sito scrivere lascia perplessi... sociale, ribellione, spiritualità, festività,eccetera...
l'ho detto, è sempre un azzardo tentare una classificazione, questo per svariati motivi,  non ultimo il fatto che stiamo trattando un oggetto polimorfico come la poesia (chi è più poimorfica di essa?) e non di un casellario giudiziario...  :D
salvatico è quel che si salva

Offline Pino Penny

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Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #8 il: Martedì 11 Settembre 2012, 13:15:41 »
ciao:comunque,siamo in tempo di fiusion..o no
guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...

Offline paolo corinto tiberio

Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #9 il: Martedì 11 Settembre 2012, 14:56:14 »
ciao:comunque,siamo in tempo di fiusion..o no


se per fiusion dici fusione, credo di sì... ma è una fusione che vuole molta sintesi, tale da non sembrare le parti distinte, ma solo un'unità
salvatico è quel che si salva

Offline Pino Penny

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Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #10 il: Sabato 15 Settembre 2012, 19:42:01 »

se per fiusion dici fusione, credo di sì... ma è una fusione che vuole molta sintesi, tale da non sembrare le parti distinte, ma solo un'unità
ti quoto..anche se penso che essere fusi(tanto per fare un gioco di parole)potrebbe alle volte essere utile per "dire" finalmente,cose sensate..nel senso che sentirsi liberi "aiuterebbe"a scrivere la nostra verità interiore e questo fa ritornare il discorso alla "poesia"astratta che poi sarebbe credo l'ermetismo:un qualcosa che ti costringe a dare l'interpretazione "personale"di ciò che leggi, perchè l'autore ha reso appunto ermetico il suo pensiero interiore,"costringendoti"a pensare,a sforzare le meningi..(tra l'altro impedendo magari a lettori frettolosi,di reputare buoni scritti "roba da scartare o quasi...(interpretare i puntini) eheheh
guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...

Offline paolo corinto tiberio

Re: Poesie classiche, realistiche e astratte
« Risposta #11 il: Domenica 16 Settembre 2012, 21:13:41 »
ti quoto..anche se penso che essere fusi(tanto per fare un gioco di parole)potrebbe alle volte essere utile per "dire" finalmente,cose sensate..nel senso che sentirsi liberi "aiuterebbe"a scrivere la nostra verità interiore e questo fa ritornare il discorso alla "poesia"astratta che poi sarebbe credo l'ermetismo:un qualcosa che ti costringe a dare l'interpretazione "personale"di ciò che leggi, perchè l'autore ha reso appunto ermetico il suo pensiero interiore,"costringendoti"a pensare,a sforzare le meningi..(tra l'altro impedendo magari a lettori frettolosi,di reputare buoni scritti "roba da scartare o quasi...(interpretare i puntini) eheheh

ti quoto anch'io, e ti dico: ma a chi interesserebbe ancora "la nostra verità interiore"?... eppoi, è così di ardua comprensione anche per noi stessi, figuriamoci all'esterno... la nostra verità interiore, boccaccino, è quella esteriore... è come ci vedono gli altri, tutto il resto è elucubrazione o analitica del Sé... è dalla relazione con gli altri, io penso, che ci si imprime un segno reale... l'emetismo è appunto sintesi... bisogna disviluppare la matassa e c'è sempre un tenuissimo filo che ci aiuta, a volte non v'è neanche quello, ma quante volte m'è successo di non aver saputo interpretare un verso o una strofa?... ebbene, v'è un punto nel nostro vissuto esistenziale (un dolore, una gioia, eccetera) che ci illuminerà, ad un certo punto, sul quel verso o strofa... ciao 
« Ultima modifica: Domenica 16 Settembre 2012, 21:16:54 da paolo corinto tiberio »
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