Autore Topic: Da “L’Attimo fuggente”  (Letto 4594 volte)

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Offline Gianpiero De Tomi

Da “L’Attimo fuggente”
« il: Mercoledì 7 Dicembre 2011, 13:01:18 »
“… Ci teniamo tutti ad essere accettati,ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri,anche se ad altri sembrano strani e impopolari, anche se il gregge può dire: “Non è beeeene!”.
Come ha detto Frost: “Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta ed è per questo che sono diverso… ”
John Keating, da “L’Attimo fuggente”

Offline Amara

Re: Da “L’Attimo fuggente”
« Risposta #1 il: Mercoledì 7 Dicembre 2011, 13:35:30 »
LA STRADA CHE NON PRESI

di Robert Frost

Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.

Poi presi l’altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’ aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.

Ed entrambe quella mattina erano lì uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito.

Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un’altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io -
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.


..riporto il testo perchè ritengo che esprima un concetto sottilmente diverso dalla frase riportata:
non 'sono diverso' ma 'quello ha fatto la differenza'..
quindi una questione di scelte che conducono a vivere 'quella vita' e non un'altra.. il concetto, insomma, delle sliding doors.. che di per sé non significa 'una vita migliore' anche se lo scegliere la via meno battuta implica il concetto di maggior coraggio, di un'intelligenza più viva e curiosa, di intuitività (le strade erano quasi uguali), di una maggior forza nella scelta e, forse, della consapevolezza che il farlo, implicherà una rischio di solitudine sociale..

è una poesia che mi ha sempre mosso...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Da “L’Attimo fuggente”
« Risposta #2 il: Mercoledì 7 Dicembre 2011, 13:47:13 »
LA STRADA CHE NON PRESI

di Robert Frost

Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.

Poi presi l’altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’ aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.

Ed entrambe quella mattina erano lì uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito.

Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un’altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io -
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.


..riporto il testo perchè ritengo che esprima un concetto sottilmente diverso dalla frase riportata:
non 'sono diverso' ma 'quello ha fatto la differenza'..
quindi una questione di scelte che conducono a vivere 'quella vita' e non un'altra.. il concetto, insomma, delle sliding doors.. che di per sé non significa 'una vita migliore' anche se lo scegliere la via meno battuta implica il concetto di maggior coraggio, di un'intelligenza più viva e curiosa, di intuitività (le strade erano quasi uguali), di una maggior forza nella scelta e, forse, della consapevolezza che il farlo, implicherà una rischio di solitudine sociale..

è una poesia che mi ha sempre mosso...


Nella prima parte, in effetti, si nota questa differenza, ovvero la scelta che concede un'alternativa. Tutto ciò che mi accadrà su quel sentiero, è frutto di una scelta iniziale, quando avevo un'alternativa. Nella seconda parte è più evidente, l'autore vuole che sia chiaro che quella diversità, ora evidente nel vissuto, è frutto di quell'antica scelta. Nel film viene preso a modello per evidenziare la diversità, contrapposta alla conformismo, all'incapacità di far udire la propria voce, che secondo me, ha una sua valenza. Implicitamente la poesia ne fa riferimento, quel sentiero diverso, che è metafora di una scelta, per tanti aspetti inusuale e quindi etichettata come assurda per chi non abbia avuto il coraggio di percorrerlo.