Bellissima poesia,
la pensombra della fiamma è molto evocativa di una amore che è stato vivo e ore sta scomparendo nella penombra, il processo dell'oblio.
Anche il crescendo dei profumi che terminamo con la morte,
inverno come lo stato d'animo di fronte a quella morte,
antico come lontanza nel tempo ma anche come male originario.
Poi il punto di coscienza, uomo che dura l'attimo di appoggiarsi a terra come la neve, mentre cerca il miglio, il nutrimento dell'essere, un po' come la parola, il suo istante di senso.
Poi si ritorna aria, insivibile ma presente, nel mattino il momento dove ritorna la luce.