Io credo che la poesia nel complesso non sia male: è musicale in alcuni suoi luoghi e le immagini sono belle e ben combinate, seppur non proprio originali... L'andazzo dei versi sembra ricalcare quasi quel "fiume dei rimpianti" con, appunto, un "incessante flusso d'immagini e parole", anche se mi rendo conto che probabilmente è un'analogia casuale. Forse ci sarebbe stato bene qualche concetto in più, dal momento che quasi tutta la poesia è più che altro un crogiolo di immagini con una fitta aggettivazione; solo alla fine si svela l'argomento principale, ovvero quello della "madre del tormento" che l'autore invoca per salvarsi.
Riguardo all'acrostico, se non l'avessi letto negli interventi precedenti non me ne sarei nemeno accorto, dopotutto un poeta può iniziare il verso con qualsiasi lettera, purchè la scelta di essa non condizioni il senso ed il significato del testo.
Direi abbastanza pregevole proprio per l'acrostico, per la difficoltà stessa di creare un acrostico che non forzi il senso generale, ma ho comunque letto di meglio di questo autore.