Autore Topic: Pantano  (Letto 645 volte)

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Offline caligola

Pantano
« il: Mercoledì 2 Febbraio 2011, 23:20:41 »
Pantano è una forma singolare
di essere, esser-mi
pluralità di esserci nel fango
al grigio al verde al fallo (di calcio e di stinco)
dallo schermo è solo il muoversi
aggrumarsi farsi embolo
mentre la lontananza si fa spari
e disfa fino alla vicinanza all'agguato
questa mela che continua a marcire
e un sottovuoto del petto che la (man)tiene.

E' il tempo
e il risultato ricorda la guerriglia.

Pantano e anonimità
abilità del nascondersi, inghiottirsi e svanire.
Subir
/si
/vi
è la peggiore delle sventure.

Il cemento è qui, è la ricetta della cuoca
dalla cucina sforna forme torte pasticci
e gli alter guardano dal vetro
da una parte esatta del bancone
quella del biglietto del pagante:
al circo contano di tutto
il fatto è che ognuno ha una sua parte
qualcuno è contribuente qualcun'alter è di ruolo
ma il più fortunato è l'impiegato
volontario illuminato
oggi forse soltanto qui è lui tra i lui
il soggetto più felice.

Offline Amara

Re: Pantano
« Risposta #1 il: Giovedì 3 Febbraio 2011, 02:20:09 »
giro e rigiro gli occhi
uno qui
uno là
uno anche oltre
(non so se il terzo o il primo in un secondo tempo)
eppure il colore è omogeneo
una confusione in rime
una in parentesi
tonde-quadre-graffe
in trattini e barre
e la stessa esatta colla sotto le suole

rimane farsi da sé
con sé
a palpebre socchiuse
(solo la terza aperta)

lasciare il fegato a riposo
e usare gli arti all'arte (concesso il termine)
lontano dagli stinchi
di santo
a rimestare nell'imo
senza altra cura

sai dove trovare ali?
anche usate all'occorrenza...
« Ultima modifica: Giovedì 3 Febbraio 2011, 02:24:16 da Amara »
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)