Autore Topic: La morte degli amanti - Charles Baudelaire  (Letto 10764 volte)

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Max Ray

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La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« il: Lunedì 16 Agosto 2010, 11:26:25 »
Avremo letti pieni d'aromi leggeri,
e divani profondi come tombe,
e sparsi sulle mensole strani fiori
per noi sbocciati sotto cieli più belli.

A gara consumando i loro ultimi ardori,
i nostri cuori saranno due grandi doppieri
che rifletteranno il duplice fulgore
dentro i nostri spiriti, specchi gemelli.

In una sera di rosa e di mistico azzurro,
un lampo unico correrà fra di noi,
come un lungo singhiozzo carico di addii;

più tardi un Angelo, socchiudendo le porte,
verrà a rianimare, fedele e gioioso,
gli specchi offuscati e le fiamme morte.




Francesca M

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Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #1 il: Lunedì 16 Agosto 2010, 12:21:32 »
Non sono certamente un'esperta, ma trovo che questa poesia sia davvero stupenda. Posso quasi sentirla suonare, per la musicalità dei versi.
Grazie, Max, per averla proposta

Offline Antonio Terracciano

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Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #2 il: Lunedì 16 Agosto 2010, 17:56:59 »
Come in ogni traduzione, la musicalità e la nitidezza delle rime baudelairiane vanno alquanto perdute e ne abbiamo soltanto una sfumata idea. Non credo sia qui il caso di riportare il testo originale e Ruggiu non precisa dove ha attinto la sua traduzione, ma, perso per perso, ne voglio proporre qui un'altra, quella famosa del De Nardis, per vedere se, per caso, può piacere di più o di meno.

La Morte degli amanti

Avremo letti pieni di profumi
lievissimi, divani come tombe
profondi, e su scaffali strani fiori
schiusi per noi sotto cieli più belli.
Usando poi le estreme fiamme a gara,
i nostri cuori saranno due fiaccole
superbe, che le loro doppie luci
rifletteranno dentro i nostri spiriti,
questi specchi gemelli. In una sera
fatta di rosa e di un azzurro mistico,
ci scambieremo un unico baleno,
come un singhiozzo lungo, denso, pieno
di addii. Più tardi un Angelo, le porte
dischiudendo, verrà, lieto e fedele,
per ravvivare gli appannati specchi
e risvegliar le nostre fiamme morte.

Offline Amara

Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #3 il: Lunedì 16 Agosto 2010, 18:54:41 »
..trovo che come musicalità. la traduzione del de nardis sia più vicina all'originale..
della poesia non so dire nulla.. soltanto subirne l'incanto..

..vi propongo questa di Bufalino che ne mantiene l'alternanza delle rime..
non saprei se ne guadagna o meno...

Avremo letti intrisi di sentori
tenui, divani oscuri come avelli,
sulle mensole nuovi e strani fiori,
nati per noi sotto cieli più belli.

Consumandosi a gara, i nostri cuori
come due grandi torce due ruscelli
verseranno di vampe e di fulgori
nei nostri spiriti, specchi gemelli.

Una sera di rosa e azzurro mistico,
un lampo solo ci vedrà commisti,
lungo singhiozzo carico d'addio.

Un Angelo, schiudendo indi le porte,
a ravvivar verrà, gaudioso e pio,
gli specchi opachi e le due fiamme morte.

« Ultima modifica: Lunedì 16 Agosto 2010, 18:58:04 da Amara »
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Antonio Terracciano

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Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #4 il: Lunedì 16 Agosto 2010, 20:17:10 »
Grazie, Amara, per averci fatto conoscere la versione di Bufalino, che io personalmente non conoscevo.
Lo scrittore siciliano ha fatto indubbiamente un bel lavoro, conservando le rime e la musicalità, e riuscendo pure a non allontanarsi per nulla dalla fedeltà all'originale.
Se devo fare un modesto appunto tecnico, direi che l'armonia della poesia decade un poco nel quarto verso della prima strofa e nel quarto della seconda, dove, se leggo bene, Bufalino ha posto l'accento principale sulla quinta e sulla quarta sillaba , anziché sulla sesta.
Comunque, un gran bel lavoro.
« Ultima modifica: Lunedì 16 Agosto 2010, 20:19:45 da Antonio Terracciano »

Max Ray

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Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #5 il: Lunedì 16 Agosto 2010, 20:47:09 »
Ringrazio Antonio e Amara per avermi fatto conoscere altre due traduzioni di una poesia che per me resta un capolavoro.
Credo che neanche un pessimo traduttore riuscirebbe a svilirne l'incanto.
Non sono un poeta e non ho mai letto poesie, a parte quelle di Baudelaire, grazie a un'amica che un paio d'anni fa mi ha regalato un libro con le liriche del "poeta maledetto"; non sono, quindi, capace di valutare il testo tecnicamente, ma riesco a sentirlo sulla pelle, come una carezza, e nella mente, come una melodia. Good vibrations!

Offline Grazia Longo

Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #6 il: Martedì 17 Agosto 2010, 20:49:43 »
Avremo letti pieni d'aromi leggeri,
e divani profondi come tombe,
e sparsi sulle mensole strani fiori
per noi sbocciati sotto cieli più belli.

A gara consumando i loro ultimi ardori,
i nostri cuori saranno due grandi doppieri
che rifletteranno il duplice fulgore
dentro i nostri spiriti, specchi gemelli.

In una sera di rosa e di mistico azzurro,
un lampo unico correrà fra di noi,
come un lungo singhiozzo carico di addii;

più tardi un Angelo, socchiudendo le porte,
verrà a rianimare, fedele e gioioso,
gli specchi offuscati e le fiamme morte.




... Io ... (non ridete vi prego), l'avrei resa così ...

Avremo talami colmi d’impalpabili profumi,
divani profondi come tombe
e sugli scaffali strani fiori
per noi sbocciati sotto i cieli più belli.

E poi, a gara usando le fiamme più grandi
i nostri cuori saranno due fiaccole superbe
e le loro duplici luci rifletteranno
nei nostri spiriti, specchi gemelli.

Nella sera, fatta di rosa e di mistico azzurro,
ci scambieremo un unico istante,
come un lungo singhiozzo, denso, colmo
d’addii.
Dopo, dischiudendo le porte,
un Angelo verrà, lieto e fedele,
a ravvivar gli specchi appannati
e risvegliar le fiamme spente.

che ve ne pare?


o...
così'


Avremo talami colmi d’impalpabili profumi,
divani profondi come tombe
e sugli scaffali strani fiori
per noi sbocciati sotto cieli più belli.

E poi, a gara usando le fiamme più grandi
i nostri cuori saranno due fiaccole superbe
e le loro duplici luci rifletteranno
nei nostri spiriti, come specchi gemelli.

Nella sera, fatta di rosa e di mistico azzurro,
ci scambieremo un unico istante,
come un lungo singulto, denso, colmo d’addio.

E dopo, un Angelo schiudendo le porte,
verrà a ravvivar, lieto e fedele,
gli specchi appannati e le fiamme morte.
« Ultima modifica: Martedì 17 Agosto 2010, 21:20:24 da Grazia Longo »
Non c'è bellezza se non ci sono occhi che guardano.
Non c'è amore senza libertà.
Non c'è incontro senza rispetto per la diversità.
Non c'è felicità senza coraggio.
Non c'è niente di scontato in una vita che meriti di essere vissuta...
E la vita è un'avventura meravigliosa ...

Offline Luca Palmieri

Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #7 il: Mercoledì 18 Agosto 2010, 22:45:34 »
Traduzione per traduzione, ecco quella di Claudio Rendina:


La morte degli amanti

Avremo letti pieni di leggeri odori,
Divani profondi come tombe,
Fiori strani sulle mensole
Aperti per noi sotto i più bei cieli.

I nostri cuori saranno due gran fiaccole
Nello sprazzo a gara degli ultimi ardori:
Come rifletteranno i loro doppi splendori
Negli specchi gemelli delle nostre anime!

Una sera fatta di rosa e mistico azzurro
Ci scambieremo un unico lampo,
Come un lungo singhiozzo carico d'addii;

Un angelo più tardi schiuderà le porte
E verrà a rianimare, fedele e gioioso,
Gli specchi offuscati e le fiamme morte.

Offline Marusca Leali

Re: La morte degli amanti - Charles Baudelaire
« Risposta #8 il: Martedì 23 Novembre 2010, 19:09:36 »
Trovo sorprendente la scrittura di Baudelaire, sempre carica d'emotività, di accanimento alle zone ombra,una delle mie preferite è Veleno.



VELENO

Il vino sa rivestire gli antri più sordidi
D'un lusso miracoloso,
e innalzare una fila di favolosi portici
nell'oro del suo vapore rosso
come un sole al tramonto in un cielo nuvoloso.

L'oppio ingrandisce ciò che non ha limiti,
prolunga lo sconfinato,
approfondisce il tempo,scava la voluttà,
e di piacere neri e torvi
riempie l'anima oltre la sua capacità.

Tutto ciò non vale il veleno che distillano
i tuoi occhi verdi,
laghi dove trema la mia anima e si vede a rovescio..
A folla vengono i miei sogni
per dissetarsi a questi amari abissi.

Tutto ciò non vale il terribile prodigio
della tua saliva che morde
che immerge nell'oblio la mia anima senza rimorso
e, in preda alla vertigine
la fa rotolare sfinita alle sponde della morte!

C.Baudelaire( Da Baudelaire, I fiori del Male e tutte le poesie, edito da Newton Poesia, traduzione a cura di Claudio Rendina)