Prima scrivevo per ammazzare il tempo, ora mi accontento di ferirlo, più o meno gravemente.
Soffrendo d'insonnia, scrivo sempre nel letto, al buio, sul mio telefonino.
Digito i pensieri che mi passano nella mente e, il giorno dopo, riporto tutto su carta.
In genere vengo ispirato da una canzone, da un libro, o da un film, perciò le mie composizioni sono tematiche e, spesso, in rima.