Autore Topic: Il Santo Graal della poesia universale  (Letto 919 volte)

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Offline lunamagika

Il Santo Graal della poesia universale
« il: Giovedì 9 Settembre 2010, 19:59:14 »
Mi cimento da poco con la poesia, e mai avrei pensato di esserne capace. Il dubbio che mi porto dentro da quando ho cominciato quest'avventura interiore è il seguente: come mai i grandi poeti (da Dante a Neruda a Prevert, per intendersi) riescono a parlare al cuore del mondo? cosa li contraddistingue rispetto all'umile balbettare poetico dei più? Qual'è il Santo Graal di una poesia universale?

Offline Amara

Re: Il Santo Graal della poesia universale
« Risposta #1 il: Giovedì 9 Settembre 2010, 20:16:22 »
..ciao lunamagika.. io sono convinta che c'è chi abbia un dono.. che lo sappia coltivare.. amare.. e farne arte.. come appunto dici..universale..
non ho da darti una risposta.. 'colta'.. :)anche perchè non me lo sono mai domandato.. limitandomi a godere delle loro parole..
leggerò volentieri le altre opinioni...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

corripio

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Re: Il Santo Graal della poesia universale
« Risposta #2 il: Giovedì 9 Settembre 2010, 20:43:44 »
Bisognerebbe non mettere se stessi al centro della Poesia, ma ''usarsi'' o ''lasciarsi usare'' come dei filtri, per il passaggio delle sensazioni e delle ispirazioni poetiche.
Filtri, perché inevitabilmente vagliamo in base alla nostra preparazione (cultura, tecnica, stile, forma ecc...)  ed apertura, e quindi è altrettanto inevitabile che influenziamo ciò che scriviamo.
Minore è la nostra influenza maggiore sarà l'universalità del testo.
Così la vedo io e non è detto che sia corretto e l'unica verità, ma ho avuto conferme di quanto detto leggendo un po' di saggi poetici di diversi poeti più o meno affermati; comunque le mie poesie preferite sono quelle nelle quali il soggetto è la sola Poesia e la sua Bellezza, pura, e l'autore lo si ''legge'' solo nella firma a fine testo.
« Ultima modifica: Giovedì 9 Settembre 2010, 20:50:02 da El Corripio »

Offline Antonio Terracciano

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Re: Il Santo Graal della poesia universale
« Risposta #3 il: Giovedì 9 Settembre 2010, 23:59:52 »
Gentile Lunamagika, secondo il mio modestissimo parere è forse la semplicità a rendere perennemente luminosa la stella dei grandi poeti. I tre esempi che porti sono emblematici. Dante, ai suoi tempi, ebbe il coraggio di usare in poesia la semplice lingua italiana allora nascente, e quindi si fece intendere chiaramente dai suoi lettori coevi (dopo sette secoli, per noi risulta un po' più difficile...) . Prévert usava un francese quotidiano, colloquiale, e legato alle vicende politiche dell'anteguerra soprattutto. Neruda, che per la verità non ho mai letto, sapeva, anche lui con semplicità ma con grande efficacia parlare soprattutto d'amore, e quindi attrarre in particolare numerose lettrici. Naturalmente esistono anche numerosi altri fattori che concorrono alla grandezza di un poeta, ma la semplicità (ho letto le tue poche poesie, e mi sembra che tu possieda senz'altro questa dote) occupa forse il primo posto.

Offline caligola

Re: Il Santo Graal della poesia universale
« Risposta #4 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 00:08:46 »
Penso che nell'uomo ci sia una lente poetica naturale.
Quando si vuole trasporla in parola è secessario rimetterla a fuoco
e non c'è miglior esercizio della lettura di questi cosiddetti grandi per capire bene come ci si rimette a fuoco.

Offline Saldan

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Re: Il Santo Graal della poesia universale
« Risposta #5 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 15:51:47 »
Io penso solo che i grandi che hai citato siano dei geni, e come tali non abbiano un segreto che se qualcuno scoprisse potrebbe facilmente utilizzare per ottenere gli stessi risultati

Sono loro stessi il segreto

Come ci sono i vari Einstein, Mozart, Van Gogh che sono geni nei loro ambiti ci sono i Dante, Neruda, Prevert, D'Annunzio ecc... (io ci metto pure De André...  ;D )

Inarrivabili per la gente comune...   :)
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
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Offline lunamagika

Re: Il Santo Graal della poesia universale
« Risposta #6 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:50:40 »
Un dono, lasciarsi usare come filtro per le sensazioni (che bello!), la semplicità dell'immediatezza, la lente poetica naturale... Che cose belle avete scritto!
Forse ha ragione Salvo, i grandi sono grandi in sé e basta.
Ma il desiderio che mi ha spinta ad aprire questo topic non è quello di scopiazzare uno stile per diventare "grande" (non oserei mai!), ma quello di capire perchè alcuni agglomerati di frasi commuovono il mondo intero ed altri lo lasciano perfettamente indifferente. Sono contentissima dei post pubblicati: fino ad ora pensavo che il mio sentire (identico al vostro espresso nei post) mi distinguesse come diversa, magari anche un po' strana rispetto alla gente "normale". Ora so che ciò che sento può anche essere condiviso, e questo mi conforta. La poesia per me è bene universale, cibo per l'anima, elemento indispensabile di speranza. Non saprei farne senza. Che bello, che bello potermi sentire capita!

Offline Barbara Golini

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Re: Il Santo Graal della poesia universale
« Risposta #7 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 22:52:52 »
gli universali di oggi possono anche non essere stati quelli di ieri e viceversa...moltissimi poeti sono stati pochissimo apprezzati ai loro tempi e riscoperti solo molto dopo....alcuni forse non lo sono affatto stati....a me viene sempre in mente la storia tristissima di Walter Benjamin che bistrattato dall'Inteligentja tedesca e completamente privato della sua sicurezza fino ad arrivare al suicidio (provocato non solo da questo ma anche e soprattutto dalle persecuzioni naziste), solo dopo moltissimi anni il suo testoè stato riscoperto e considerato quale la base del pensiero estetico moderno. Non era un poeta Benjamin, ma era un grande uomo.....vi invito a cercare e legegre le poesie scoperte da qualche anno di una giovane donna Isabella Morra.