Salve a tutti, oggi volevo chiedere a chiunque capita su questa discussione "Come vede la poesia".
Secondo me le parole ci sono state donate come mezzo,come forma di dialogo e nonostante esistano vincoli culturali ci permettono di organizzarci in maniera sublime.
Poi le parole vengono distorte, omologate e pregiudicate, magari per il troppo uso che ne facciamo...
La poesia, la scrittura rappresentano magari un'"espansione" della parola, in quanto riescono a donare -attraverso un processo di empatia- un'emozione oltre che il pensiero di turno.
Tuttavia le molteplici applicazioni della parola permettono anche molti fraintendimenti,sapete il detto "La penna è più potente della spada"; gli oratori delle varie religioni riuscivano a deviare il pensiero del popolo verso il loro obiettivo, allora si parlava di analfabeti e ignoranti tuttavia....oggi che scusa abbiamo?
Scuole, biblioteche,musei,internet..cosa se ne fanno di tutte queste informazioni coloro che seguono gli oroscopi....per non parlare della politica poi...
Sarà forse colpa di un eccesso d'informazioni...ma ormai siamo diventati tutti scettici....quindi..
penso che ci sia
qualcuno che desidera lasciarci ignoranti, che continua a inculcarci stereotipi e modelli che inquinano il nostro pensiero e capacità creativa, sembra che stiamo diventando sempre più succubi, utili solo per la manovalanza di questo paese...il mio non è un messaggio chevuole l'applauso del pubblico, scommetto che ne avete già parlato, ma non sò se può essere questo un problema fine a se stesso o collegato a qualche altro evento....idee?