Ora mi appare tutto più chiaro...chi pubblica e poi cancella commette sicuramente una leggerezza,rinunciando,come hai detto ,alla tutela legale del sito.
"Se l'autore B scrivesse la stessa poesia dell'autore A, ma potesse dimostrare che non è stato in grado di leggere la poesia di A (perché A non l'ha mai pubblicata oppure l'ha pubblicata e poi cancellata), allora B non sarebbe imputabile di plagio."
E qui mi sorge l'altro quesito:
se le poesie incriminate,quelle originali per capirsi,sospettate di plagio da parte di altri,fossero pubblicate in una delle raccolte cartacee di Scrivere...quella sarebbe la prova che erano pubblicate nel sito e quindi facile oggetto di plagio..dico bene?
E' comunque una grande tristezza vedere che c'è gente che non ha dentro abbastanza "di suo" da dire e da dare...da dover usare le parole degli altri.
Ma perchè scrivere allora?Bisogno di applausi e attenzione che altrimenti non otterrebbero??
Davvero degradante tutto questo.
Comunque grazie per le esaurienti risposte
Kiaraluna