Autore Topic: Medaglie agl'ignoti di Mikita  (Letto 1006 volte)

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Offline Zima

Medaglie agl'ignoti di Mikita
« il: Giovedì 11 Giugno 2009, 19:32:17 »
Ai nostri passati, l'oro fonde lento
li cola d'ocra a mantenere le apparenze
ma nelle mani a distanza, sai che non vale più

e io, macchia e corrosione

-BUCO-

lembo d'uno sbaglio

ti dico che senza carezze
le guance non esistono




* mi sono permessa di sostituire "mantener" con "mantenere" che suona decisamente meglio.
« Ultima modifica: Giovedì 11 Giugno 2009, 19:35:55 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Zima

Re: Medaglie agl'ignoti di Mikita
« Risposta #1 il: Giovedì 11 Giugno 2009, 19:33:25 »
Mi ero ripromessa, la prima volta che ho letto questo testo, che ne avrei fatto un commento più ampio, che ne avrei indagato il senso e l’avrei riportato alla luce. Naturalmente il “senso” che io ne do,  è mio e non pretende di spiegare, ma solo di interpretare le parole che la nostra autrice ha messo insieme in maniera felicissima.
Così, oggi ho preso la poesia, l’ho fatta leggere anche a Mirella e insieme a lei ho cercato di sviscerarla… si sa… “two is meglio che one”!!  ;D

Questo scritto mi è piaciuto perché, oltre alla bellezza e alla profondità delle immagini che regala e che arrivano nitide all’occhio del lettore, c’è tutto un mondo da indagare. Per quello che leggo, potrebbe essere sia una riflessione universale, esistenziale, sia una riflessione su un rapporto a due, intimo. Questa idea mi viene in mente per la presenza delle “carezze”, delle “guance”, che lasciano trasparire una tenerezza derivante dalla complicità di due persone. In ogni caso, il significato che ne abbiamo dato resta il medesimo, non varia a seconda delle due circostanze.

« Ultima modifica: Giovedì 11 Giugno 2009, 19:35:21 da Zima »
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Offline Zima

Re: Medaglie agl'ignoti di Mikita
« Risposta #2 il: Giovedì 11 Giugno 2009, 19:34:23 »
L’autrice riflette sul passato, sui ricordi e sulla valenza che spesso diamo loro. Li rivestiamo d’oro (difatti spesso un ricordo, più è lontano nel passato e più è distorto a seconda di ciò che la nostra mente vuole ricordare, a seconda di quello che le serve per essere tranquilli, per giustificare certe scelte nostre o degli altri), li manipoliamo, li fondiamo in medaglie d’oro, come riconoscimenti al valore. Ci si accorge però, alla distanza, che quel valore che gli abbiamo riconosciuto non è che apparenza, che non vale più, ora, se non è rafforzato da azioni e circostanze reali, presenti, tangibili. Ci ritroviamo questa medaglia tra le mani e ci accorgiamo, guardando attentamente, che non è altro che un disco metallico mangiato dalla ruggine, è solo un ricordo senza importanza, che prima ci pareva brillare e che oggi ha perso lucentezza e si consuma.

L’autrice quindi contrappone alle apparenze luccicanti dei ricordi, la realtà opaca che si ritrova tra le mani e nella quale addirittura si personifica: “io, macchia e corrosione, buco, lembo di uno sbaglio” tuonando come una sentenza cruda “ti dico”.
Si spande a coprire l’oro, lo corrode da ogni lato… BUCO che immagino partire dal centro, LEMBO dai bordi.
Mi fa impressione la parola BUCO scritta in maiuscolo, urlata, che sembra davvero aprire una voragine, lasciare questo vuoto immenso, il senso insignificante che hanno le apparenze.
E poi ci sarebbe ancora da riflettere su quello “sbaglio”, di cui l’autrice è solo “lembo” quindi marginale.

La chiusa lascia costernati: senza le carezze, le guance non esistono… quasi una richiesta di tenerezza, un po’ occultata dal tono sentenzioso.

Quello che fa di questo testo una Poesia è proprio il paragone tra il valore dei ricordi dell’autrice e le medaglie al valore agli ignoti (così come dal titolo).
Spesso lo stato riconosce medaglie al valore a persone ignote, queste persone vengono celebrate, ad esse viene dedicato un giorno e poi… finisce lì. Persone senza nome di cui presto ci si dimenticherà.

È bella questa poesia, tanto bella quanto vera e all’autrice voglio fare i complimenti per la profondità perforante delle sue parole o quanto meno ringraziarla per l’emozione che ha donato a me e a Mirella.  :)
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
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r.d.

Offline Mikita

Re: Medaglie agl'ignoti di Mikita
« Risposta #3 il: Giovedì 11 Giugno 2009, 20:59:21 »

Ehi ehi ehi !! ma che bella sopresa  :D!! ringrazio io le due autrici che hanno cercato di capire un po il senso delle mie parole aggiungendovi nuovi modi di leggerla e comprenderla!
Sono contenta del fatto che vi abbia dato un’emozione visto che la sento in maniera molto personale e non credevo potesse essere capita fino in fondo….
e invece il mio intento credo sia riuscito, poiché nello scrivere ciò che sentivo ho cercato di non “personalizzarla” troppo, proprio per lasciare spazio alle più svariate interpretazioni, e mi pare che le vostre ci stiano tutte e si avvicinano in qualche modo anche a ciò che volevo dire io !!

un bacio e grazie ancora per la vostra attenzione !!    ;D


cipreacalend

  • Visitatore
Re: Medaglie agl'ignoti di Mikita
« Risposta #4 il: Venerdì 12 Giugno 2009, 08:53:34 »
E' un piacere, Mikita, poter leggere delle poesie come la tua, perché permettono a chi legge di cercare di capirne il senso più profondo. Sono quelle che mi stimolano di più, perchè mi costringono a leggerle più volte, a respirarle: è da qui che nasce l'emozione di un testo, la sua originalità.
A rileggerti ancora ;) :-*