Riciccio fuori con questo topic pk voglio comunicare a Phersu quanto ho trovato su un libro di Erich Fromm - L'Arte di Amare - e ci tenevo a farglielo sapere dal momento che trovo in lui una personalità così aperta e disposta a leggere, ascoltare e dove si può, condividere qualche idea...anche se la sua è un po' fissa!...ma va bene così, ognuno scelga la propria direzione!
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Il desiderio sessuale tende alla fusione ed è, senza dubbio alcuno, solo un appetito fisico, il sollievo da una tensione spasmodica. Ma il desiderio sessuale può essere stimolato dall'ansia della solitudine, dal desiderio di conquistare, dalla vanità, dalla volontà di ferire e perfino di distruggere, così come può essere stimolato dall'amore.
Sembra che il desiderio sessuale possa essere facilmente confuso, o essere stimolato, da una forte emozione. Poiché il desiderio sessuale è insito nella mente e associato al bisogno d'amore, è facile concludere che ci si ama quando ci si desidera fisicamente. L'amore può ispirare il desiderio dell'unione sessuale; in questo caso la relazione fisica manca di brama, di desiderio di conquistare o di essere conquistato, ma è caratterizzata dalla tenerezza.
Se il desiderio di unione fisica non è stimolato dall'amore, se l'amore erotico non è anche amore fraterno, non porta mai alla fusione se non in un senso orgiastico e fittizio.
L'attrazione sessuale crea sul momento, un'illusione d'unione, eppure senza amore questa "unione" lascia due essere estranei e divisi come prima - a volte li fa vergognare l'uno dell'altro e li fa perfino odiare l'un l'altro, perché quando l'illusione è svanita essi si sentono più estranei di prima.
La tenerezza è senza dubbio, come credeva Freud, una sublimazione dell'istinto sessuale; è la conseguenza diretta dell'amore fraterno, ed esiste sia nelle forme psichiche d'amore, che in quelle fisiche.
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