Da qualche giorno raccolgo lamentele per una pubblicità di un sito di dating, Nirvam, che si pubblicizza anche con le fotografie di alcune ragazze.
Se Scrivere esiste non è solo grazie al lavoro volontario di alcune persone ed alla vostra buona volontà, ma anche alla pubblicità che ne ripaga (solo in minima parte, diciamo un 20%) le spese e che rende economicamente sopportabile l'impresa.
Senza la pubblicità dovremmo tornare su un server di quelli economicissimi (da 25 euro l'anno, mentre questo costa 800 dollari) e con poche funzionalità (adesso siamo abbiamo un VPS-Virtual Private Server, mentre i server da 25 euro sono in Shared Hosting).
Il server VPS consente, ad esempio, la creazione di pagine personali con indirizzi personalizzati, come
http://alessandrosasso.scrivere.info, tanto per dire l'ultimo fatto.
Comunque, visto che questa pubblicità imbarazza alcuni autori, l'ho esclusa e nel giro di qualche ore non apparirà più.
Per chiarire, la pubblicità che abbiamo non arriva da un'agenzia qualunque, abbiamo un contratto con Google, che sicuramente non la concede al primo venuto, né consente inserzionisti che non siano del tutto immacolati come reputazione. Certo a volte appare "Libri ebraici", "Tornelli bidirezionali" o "Rilevazione presenze", inserzionisti che non c'entrano nulla, ma di sicuro Google non accetta temi né inserzionisti discutibili.
Io non accetto i singoli inserzionisti, lo fa Google, ma posso "bandire" un singolo inserzionista. Come ho fatto oggi con Nirvam, ed avevo già fatto con Chatgay e Incontrichannel.
Rimane, però, la campagna di Meetic, che è una multinazionale nel campo del "dating", cioè degli incontri a scopo di amicizia o amore, anzi il più importante e visitato d'Europa, con la coscienza a posto e al di fuori di ogni possibile dubbio al riguardo. Non vi si incontrano "signorine", vi si fanno incontri solo per amicizia, null'altro.
Vi assicuro che Google è un'azienda di assoluta serietà e non consentirebbe mai una pubblicità che avesse anche solo il sospetto di essere illegale. Non accetta pubblicità che non siano considerate "per famiglia", cioè niente fumo, niente alcool, niente gioco d'azzardo, niente sesso, niente violenza e niente discriminazione. Google fa un controllo continuo e approfondito su ogni inserzionista ed ogni sito in cui vengono pubblicate le loro poesie, solo campagne serie, niente suonerie trappola, niente pop-up invasivi, niente software scaricato di nascosto.
Anzi, quelli di Google sono così puritani che le ragazze di cui vi lamentate non potrebbero apparire nelle pubblicità con una minigonna, con una scollatura, con l'ombelico di fuori, con una sigaretta od un bicchiere in mano!
E poi scusate, secondo voi una ragazza che cerca di fare amicizia in Internet è per forza una sgualdrina? Mi sembra un giudizio un po' sessista, scusate.