Autore Topic: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano  (Letto 2466 volte)

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Offline Marina Como

Squillo di corni allegra l'alma
di noi penitenti d'altrui condanna
squarcia il grigiore che veglia il nero
cavalca la nube Tonante destriero

Rischiara la notte scurisci l'alba
intona i ricami del mio melodramma
risveglia ribelli riflessi ritrosi
corrodi gli effetti di verbi mielosi

In sella ai miei sogni galoppi reo
di mietere teste colme di vuoto
la Piuma Pesante in mano respira
flebile brezza impotente l'Ira

Eco di archi raminghi smarriti
rinsana cuori guerrieri feriti
sentenzia oblìo silenzia sapienza
ionizza la quiete d' ignava coscienza

 
Francesco Lubrano Radagast 05/11/2007|
 
http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=44575
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Marina Como

Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #1 il: Giovedì 13 Dicembre 2007, 22:40:38 »
Un poeta, Francesco, che malgrado sia giovanissimo sà stupire, giocando con le parole, le metafore, descrivendo originali quadri.
Una poesia dal titolo che la rispecchia in pieno, titolo che è stato anche riportato nelle note riservate all'autore per far meglio comprendere la sua poesia. Pur tuttavia il vero significato rimane nascosto, celato dalle metafore, si lascia intravedere. Una poesia da leggere più volte per la voglia di comprenderla, scavare nelle immagini e nei significati.
Ci sembra di rivivere le gesta del Pelide Achille, del dio Tonante, immaginare la guerra con gli dei e gli eroi di antiche gesta, ed in questo la struttura in quartine, il linguaggio, il ritmo maggiormente dei dodecasillabi rispecchia in pieno gli antichi poemi epici.
Non solo, ma per quanto me ne possano sfuggire le sfumature per la mia ignoranza in materia, i personaggi epici e loro figure sono molto ripresi nei giochi di ruolo, nei giochi della sua generazione, un appunto questo che secondo me- oltre a dimostrare la grandezza di dare spunti di contemporaneità alla poesia, che sempre come tutte le arti amo quando svelano il risvolto storico in cui vengono alla luce- bisogna tenere molto a mente, perchè mi servirà per la seconda interpretazione!
Infatti io personalmente ho trovato ben due interpretazioni altrettanto valide.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Marina Como

Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #2 il: Giovedì 13 Dicembre 2007, 23:05:32 »
Interpretazione e descrizione della poesia:
Il "Ancora rimembro" ricordo ben ancora vivido la "sinfonia dell'epico destriero" del condottiero del cavallo Epica, del professore di lettere!
Si, credo sia questa la storia narrata, torna tutto, ma non se dopo averla letta, riletta, trovato finalmente una chiave!
Ed ecco ci viene in aiuto l'analisi del testo, dei vocavoli usati, delle metafore per la comprensione.
Così prende forma la campanella della scuola (squillo di corni) gli alunni (penitenti) ed i professori (condannati! altrui condanna) alunni giocosi che "squarciano" il "grigio" (ancora il professore che "veglia" sul "nero" registro? sul libro nero, o solo sulla china? hahhahah, scaviamo, scaviamo sui termini! immaginiamo, immaginiamo...) e... procedete pure voi! Io credo che ne avrete da dire ancora...
Bellissima, si continua e si arriva travolti sino alla chiusa... e... "ignava coscienza" ... a ritroso! "silenzia sapienza"... Ma allora il professore qualcosa ci mette in testa, senza che ce ne accorgiamo! Allora... forse... rileggiamo! E notiamo la "flebile brezza imponente l'ira" (che per leggerla e capirla prima- era già stata notata!) con la consapevolezza che chi scrive non è più l'alunno, ma il cosciente sapiente! Ed allora ecco, mi ricollego ai giochi di ruolo, forse l'autore gioca a descrivere la classe, ma...
Seconda interpretazione:
... forse è lui il professore, è lui, il poeta che scrive... che ha la penna in mano... che "intona i ricami del mio melodramma", il suo estro che "corrode gli effetti dei verbi mielosi" è il poeta che rifugge lo scontato, il mieloso! che è penitente e sente i sentimenti altrui (altrui condanna). La poesia "rea di mietere teste" inconsapevoli per portare a conoscenza, squarciare il grigiore (che il mondo sarebbe così neeero se fossimo tutti grigi!) e la "penna" sembra respirare nella mano, di vita propria,  "l'ira" è impotente come la "brezza", come le parole che denunciano, ma... anche se "flebili" sicuro "rinsana cuori"!
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Marina Como

Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #3 il: Giovedì 13 Dicembre 2007, 23:17:56 »
Insomma, questo giovane "grande" è proprio un autore da sfogliare con la lente di ingrandimento, e poi...
osserviamo il suono delle parole, le allitterazioni, le paronomasie, che condiscono, scandiscono e ritmano il tutto, aggiungiamo le rime e la verve ironica, la originalità... e posso con certezza dichiarare che
sia veramente un gioiello di poesia!
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Offline Marina Como

Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #4 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 17:26:59 »
Ricapitolando: abbiamo letto una bella poesia degna dell'epica ed immersi nelle antiche gesta, gustato una satira sulla vita scolastica, pensato che possiamo anche interpretare diversamente il testo e stupirci di vederci anche altro rileggendola.
Dimenticavo un particolare che invece è sicuramente più che degno di essere sottolineato, la genialità. Per me la genialità è quel quid in più che esce fuori quando si gioca, si scherza, si libera la mente e la si apre ad ogni esperienza. Ecco, io definisco geniale l'autore e ve lo dimostro con il verso "SilenZia SapienZa" a parte la scontatezza della allitterazione, ma SZSZSSSSSHHHH! ve lo immaginate il professore... Silenzio, non si suggerisce? Ecco, con il gioco della allitterazione, come esce fuori il genio! Ed un inchino credo sia d'obbligo, così come gli auguri di poter vedere un giorno il suo nome su libri di testo. Se questo è solo l'esordio di un giovane principiante...
« Ultima modifica: Venerdì 14 Dicembre 2007, 17:30:07 da Marina Como »
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Radagast

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Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #5 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 20:39:55 »
Ringrazio di cuore te Marina che hai saputo scorgere qualcosa di originale in questo componimento e per tutte le lusinghe (a proposito,tranquilla non mi monto la testa  ;) )...

Questa poesia non è altro che il sunto di un sogno molto ricorrente che mi capita di fare. Non è scaturita da giochi di ruolo o cose del genere, bensì da un periodo di maturazione filosofica, da un passaggio, un lasso di tempo per intenderci in cui ho ascoltato molto Wagner e letto molto Nietzsche, e da quello squillo di corni (tipico della composizione wagneriana) e da quei versi così aggressivi e freschi, privi di ogni sorta di strumentalizzato antisemitismo o altri pregiudizi storicamente risultati infondati a riguardo.
Diciamo che è il fulmine che ha ionizzato la mia vita solitaria e che mi ha salvato momentaneamente da una depressione e da ignava commiserazione 

Offline Marina Como

Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #6 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 21:16:55 »
 :D La forza dei sogni...
Visto, che bello il confronto con l'autore, e sì che ti dichiari timido, ma... vengo a scovarti!  E la tua interpretazione del sogno? ahahhah! un abbraccio.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Zima

Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lub
« Risposta #7 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 22:32:49 »
che dire... si corre a suon di musica allora, e di filosofia! adoro Nietzsche!!  ;)
la poesia è vera poesia, ritmica, veloce, sonora...ironica!

marina ha già detto tutto e tu non hai fatto altro ke confermarti un Grande!!  ;D complimenti!
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Radagast

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Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #8 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 22:52:55 »
Questa poesia possiede due significati: il primo è prettamente scenico, il secondo (del quale mi sono accorto in seguito) è metaforico...
Il primo scaturisce dal sogno, il secondo dalla riflessione...
Il sogno è sito in uno scenario quasi apocalittico,una battaglia in mezzo ai tuoni, a un temporale credo, nel quale ricorre come un breve fotogramma l'immagine di uno stregone vestito di stracci (con il mio volto) che reca in mano un bastone nella sinistra e una spada a forma di piuma nella destra con la quale fende il vento e decapita teste di individui non bene definiti e identificabili, apparentemente simili. Il cavaliere monta un destriero epico, Sleipnir "colui che scivola rapidamente" (il cavallo di Odino) dotato di otto zampe, di colore grigio, con occhi fiammeggianti, questo galoppa nelle nubi, nell'aria ionizzata ...Come sottofondo musicale forse fuori del contesto sul pianto ontologico, non su quello categorico direi : "la cavalcata delle Valchirie" di Wagner.
Altra fonte d'intrinseca inconscia ispirazione è la persona di Gandalf, personaggio di quel capolavoro fantasy che ha reso celebre Tolkien "Il Signore degli Anelli"...non vado oltre poichè rischio di rendere egoica e noiosa l'introduzione...


Radagast

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Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #9 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 22:54:13 »
vado per un' interpretazione mista

"Squillo di corni allegra l'alma          
di noi penitenti d'altrui condanna
squarcia il grigiore che veglia il nero
cavalca la nube Tonante destriero"

Squillo di corni rinfranca l'animo di noi (cristiani) penitenti d'altrui condanna (Adamo ed Eva) squarcia le nubi che coprono la notte imminente, mentre un Tonante (per i nitriti che si confondono coi tuoni) destriero le cavalca (ci galoppa sopra)....

"Rischiara la notte scurisci l'alba
intona i ricami del mio melodramma
risveglia ribelli riflessi ritrosi
corrodi gli effetti di verbi mielosi"

(sempre rivolto allo squillo di corni): Rischiara la notte scurisci l'alba (inteso come "non fare che il tempo trascorra") cerca di estrapolare la musica della mia anima (il mio melodramma) stimola il mio istinto, vanifica la depressione e la mia rassegnazione causata da parole troppo dolci e incontestabili.

"In sella ai miei sogni galoppi reo
di mietere teste colme di vuoto
la Piuma Pesante in mano respira
flebile brezza impotente l'Ira"

(rivolto al cavaliere-stregone) Nei miei sogni galoppi colpevole di decapitare individui superficiali (in genere soldati contemporanei) la piuma pesante (la spada) (la penna di me-scrittore) respira dalla mano L'ira (flebile e impotente alla mia età per le ingiustizie della mia epoca) (come le guerre...).


"Eco di archi raminghi smarriti
rinsana cuori guerrieri feriti
sentenzia oblìo silenzia sapienza
ionizza la quiete d' ignava coscienza"

(la fine della cavalcata delle valchirie coicide con la fine del componimento), agli squilli di corni segue un eco di archi raminghi, che risana ancora di più il mio cuore (un invito alla non violenza?) che ripiomba nel caos esistenziale, nel occulto profumo di mistero...(il cristianesimo nella persona di Gesù Cristo) zittisce la sapienza e la sete di conoscenza (che hanno logorato il mondo e l'uomo -pensiamo al Faust-), ma allo stesso tempo ionizza la quiete di ignava coscienza, ossia apre la mente e l'ignava depressione svanisce dinanzi a un eccentrico antico istinto autoprotettivo...


Offline Marina Como

Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #10 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 23:03:07 »
Più si dispiega e più mi piace! Vecchia agnosta che non sono altro! Non mi è passato neanche per la mente... ben fatto.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Radagast

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Re: "Ancora Rimembro la Tonante Sinfonia dell'Epico Destriero " di Francesco Lubrano
« Risposta #11 il: Venerdì 14 Dicembre 2007, 23:11:48 »
 ;D