Autore Topic: "Reincarnandomi" di Zima  (Letto 1205 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Tinode

  • Visitatore
"Reincarnandomi" di Zima
« il: Giovedì 6 Dicembre 2007, 23:19:34 »
Testo della poesia

In dimensioni astratte
fluttuo ad occhi chiusi

accarezzo suoli
di pianeti sconosciuti

e mi inebrio
di profumi e di colori

-gocce d'assenzio
alle mie labbra-

sono come un viaggiatore
sulle orme di altre vite



Prima parte del commento

Dopo aver letto questa poesia, mi è sorta spontanea una muta esclamazione, quasi l’autrice potesse ascoltarmi:…portami con te!
Quante volte…la nostra sensibilità, quel senso di mite ribellione, quella profonda esigenza d’evadere, ci ha spinto ad immaginare un distacco, la condizione neutrale, non interessata, di vedere le cose dall’alto? Tante? Alcune?
Certo, ci è successo: fa parte del nostro sentirci poeti, percepire la vita.
L’evidenza di questa poesia è un profondo senso di “leggerezza”, fiducioso abbandono.
Non è un salto verso l’ignoto, il mero piacere di un rischio: è un abbracciare l’infinito, gli illimitati suoi spazi.
Delicato, esauriente, penetrante (forse sublime?), l’esordire:

in dimensioni astratte
fluttuo ad occhi chiusi


Notevole capacità di sintetizzare l’emozione…quel poter volare, non esserci più…ma vivendo, per l’appunto, in altre dimensioni.
Pianeti sconosciuti (Zima, quanto in alto sei arrivata!), nuovi profumi e colori: quante meraviglie esistono che neppure immaginiamo!
Sì, chiudere gli occhi…per vedere.

Tinode

  • Visitatore
Re: "Reincarnandomi" di Zima
« Risposta #1 il: Giovedì 6 Dicembre 2007, 23:20:31 »
Seconda ed ultima parte del commento

E’ bello, effettivamente…soave, concentrare in pochi versi sensazioni così liberatorie ed appaganti, pure, indenni dall’ambizione e dall’orgoglio dell’uomo.
Una poesia che è un anelito di libertà…come, in sede di commento flash, è stato giustamente rilevato da un autore.
Una poesia che non si discosta dalla personalità di chi l’ha scritta: libera, curiosa, solare, espansiva; di donna alla ricerca continua di nuove esperienze, emozioni, confini.
E’ la poesia che, esprimendosi, rivela il suo autore, come e quanto questo intenda approfittare del dono immenso d’esistere.
Finché ci sentiamo “viaggiatori”, sembra sussurrarci la nostra cara autrice, ci sentiamo vivi; finché esploriamo tutte le vite possibili (tutte quelle racchiuse nella stessa)…si vive davvero!
La grandezza di una poesia, non dimentichiamolo, è saper toccare le corde emotive del lettore con poche parole, possibilmente…accompagnandolo,  ma nel rispetto del suo diritto all’immaginazione, dove noi siamo stati, facendogli vedere ciò che noi abbiamo visto.
L’autrice, in questo, può insegnarci molto: come affinare il testo, sgravarlo da inutili tentacoli sul lettore; per essere delicato, soft, leggero, garbato, suadente.
Grazie Zima, è una poesia, la tua, che oserei definire tanto spontanea e profonda, quanto utile per “fare scuola”, quale esempio di tatto, suono armonioso, pieno ed autentico sentimento, dolcissimo ritmo…in una parola: vera poesia!
Un solo rimpianto: per il prossimo “volo”, avvertimi…voglio esserci anche io.
Un abbraccio sincero, un bacio, e tutto l’orgoglio e la gioia di lavorare con te, nell’ambito del GC. Giunga.

Offline Zima

Re: "Reincarnandomi" di Zima
« Risposta #2 il: Venerdì 7 Dicembre 2007, 18:11:16 »
ti ringrazio Giunga, per il commento fin troppo generoso che hai fatto ai miei modesti versi... e pensare che avevo pensato di cancellare questa "poesia" perchè non mi sentivo soddisfatta, credevo di non essere riuscita ad esprimere tutte le emozioni ke mi affollavano la mente quando l'ho scritta.
il tuo commento mi dimostra invece che la tua anima sensibile è riuscita a sfondare la cortina di parole e a raggiungere per un attimo la mia...nel mio volo!

ho scritto questa poesia per il tema "autoanalisi di un poeta" ed esattamente volevo spiegare cosa mi succede quando scrivo... io chiudo gli occhi o guardo fuori e improvvisamente mi ritrovo altrove...volo, dove le gambe non mi conducono, in posti ke non esistono...con la leggerezza di una piuma, sfioro emozioni diverse...mi sento LIBERA, così come hai detto tu...e mi reincarno in altre mille vite per scrutarne i segreti... vite che sono sfaccettature del mio essere o voli in altre situazioni, da me solo apparentemente distanti...
in ogni mio verso, bello o brutto che sia, c'è libertà, leggerezza, curiosità... ma anche amore, rabbia, passione... ci sono io!
la vita va assaporata in ogni sfumatura, va dipinta con le parole, specchio delle nostre emozioni...ed io cerco di farlo... per stare bene...

hai già volato con me..tu..

ciao, e grazie di cuore... :-*
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Marina Como

Re: "Reincarnandomi" di Zima
« Risposta #3 il: Sabato 8 Dicembre 2007, 20:02:34 »
 >:( 
voglio venire anch'io!
diamine... dopo quello che ho letto... davvero volevi cancellarla?!?
E come si può resistere alla atmosfera stupendamente presentata, scavata, scovata dal bravissimo Giunga... come resistere ad un fantastico viaggio fra le rilassanti "S", ripetute costantemente fra i versi, al richiamo dei suoni che ne formano musica, (penso al chiusi/suoli/sconosciuti che ci servono l'assenzio; ma anche fluttuo/suoli/sconosciuti e cosa dire di Inebrio/profumi/colori dove la "r ci bacia con le "labbra"? O forse la musicalità è nell'inizio "in dimensioni" che danno allitterazione con l'inizio dei versi "di pianeti/di profumi"...
Non saprei, ma senz'altro la musica viene da dentro e sfocia forse naturale, ma ti entra dentro e ti trasporta...
Trasportate anche me, si, vengo anch'io (e non ditemi no tu no!)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Giuseppe anfortas Guidolin

Re: "Reincarnandomi" di Zima
« Risposta #4 il: Martedì 11 Dicembre 2007, 20:13:47 »
Questa poesia cara Zima ha catturato anche me ... penso che racchiuda un grande anelito di libertà, è vero, un desiderio incondizionato e appassionato di immedesimarsi nella condizione di dolore, di gioia e di immaginario incanto della vita degli altri. Questa in fondo è la vera, unica e meravigliosa linfa della poesia, che nasce e cresce spontaneamente dalla magica possibilità di rielaborare e ricreare dentro di sè tutto ciò che viene assorbito, rubato e condiviso con il mondo che ci circonda

e mi inebrio
di profumi e di colori

sono come un viaggiatore
sulle orme di altre vite


una linfa e una sorgente che, come dici giustamente, per svilupparsi e prosperare ha bisogno anche di un germe di inquietudine, di una precarietà di attese, di una sottile ma stimolante instabilità dell'anima, di sentimenti e percezioni dolcemente contrastati, di interiori e irrangiungibili terre promesse ...

Grazie anche da parte mia, ti abbraccio forte :)