ciao Saverio, ho letto questo scritto ma ho dovuto leggerlo più e più volte per pensare a cosa risponderti.
indubbiamente la scelta della ripetizione "filo" è voluta, mentre le definizioni sono accoppiate a due a due (seta-organza, voce-speranza, ecc...) però la trovo un po' sempliciotta (con questo non voglio offendere i tuoi sentimenti), probabilmente avresti potuto dire le stesse cose creando delle immagini più corpose, più poetiche, più evocative, anche se non si può dire che questa sia solo una lista... ha delle connessioni logiche che creano un percorso... un filo delicato e leggero come seta, una voce suadente che dona conforto e rappresenta speranza, per questo preziosa, seppur fragile (filo d'un tratto spezzato) e carico di sofferenza (non senza lamento).
però, se devo essere sincera, il percorso tracciato non mi basta per considerare bella ed evocativa questa poesia, almeno non a me.
per quanto riguarda poi gli ultimi quattro versi, anche questi risultano "banali" sfruttando l'ormai logora rima cuore-amore in maniera nemmeno originale.
insomma... terrei presente la metafora del filo, per utilizzarla come scheletro, di base per costruire una poesia più complessa, più evocativa e più adatta a descrivere il sentimento che provi.