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Laboratorio => Poesie sperimentali => Topic aperto da: India - Martedì 10 Maggio 2011, 11:31:04
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Alcuni autori si cimentano nello scrivere poesie in lingua straniera pur non essendo la loro lingua madre. L'impressione è che tali poesie siano state scritte in italiano e poi tradotte in lingua straniera col programma che traduce in internet. Mi sembra più un gioco che altro. Tutti siamo capaci col traduttore.
Inoltre il traduttore non guarda la musicalità o altro e spesso è notevolemte impreciso anche nel senso.
A mio giudizio questi testi dovrebbero considerarsi sperimentali. Cosa ne pensate?
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che forse dovresti dirlo agli autori, e che forse sarebbe come dargli dell'incapace letterario.
personalmente scrivo in lingua inglese, a volte mi viene così.
ma prima, PRIMA DI TUTTO, dirlo a loro, magari facendo notare gli errori/incongruenze.
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IN Venere non era un discorso personale, sicuramente tu scrivi indifferentemente in italiano e in inglese, mi chiedevo se domani ciascuno di noi è libero di postare una poesia in cinese o in aramaico. Se tutti facessero così il sito sarebbe ridicolo.
Come può la redazione giudicare se un testo scritto in cinese è un buon testo o meno? dalla traduzione italiana? beh, allora qualunque poesie che la redazione ha convalidato può essere postata in aramaico col traduttore.
Parlo del traduttore perchè l'ho visto in calce alle poesie scritte in lingua straniera ( compresa la tua) pur essendoci la traduzione in italiano.
Credimi, non è una polemica.
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nemmeno la mia. parlo per mia esperienza ipotetica. che io scriva in aramaico o nepalese dovresti supporre che abbia il buon senso di saperlo fare, scrivere intendo, prima di leggermi.
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... mi chiedevo se domani ciascuno di noi è libero di postare una poesia in cinese o in aramaico.
mmmm... bella idea! credo che ci proverò ;D
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..vorrà dire che li leggerà chi è in grado di farlo..
data l'esiguità dei testi in lingua straniera non mi sembra davvero un problema...
e se dovessi dire... a volte ho letto testi in altre lingue.. più musicali di molti in italiano....
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Si Saverio proprio divertente. Mi viene in mente mia sorella che mi ha tradotto tutte le poesie in giapponese.
Venere, suppongo, dal momento che l’italiano è la tua lingua madre, che la poesia in home page l’hai pensata in italiano e poi tradotta in inglese ( tranne che tu non pensa in inglese)
Molto strano che scrivendo il testo in italiano sul traduttore internet e riconvertendolo poi in inglese, venga fuori la stessa identica poesia postata da te. L’inglese è una lingua che non ha sinonimi? Una frase in italiano può essere tradotta in inglese in un solo modo?
Non è un attacco a te.
Questa prova l’ho fatta con altre poesie scritte in lingua anche da altri autori e il risultato è stato che nessuna lingua ha dei sinonimi. Una vera stranezza! Addirittura un autore non si è accontentato di scrivere la poesia in francese, ha voluto strafare, l’ha scritto pure in spagnolo e poi giù, la traduzione in italiano.
Nulla di peccaminoso scrivere una poesia in italiano e poi usare il traduttore, solo che questo è sperimentazione.
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supponi male. l'ho scritta in inglese, direttamente, pensando le parole in lingua.
ma non doveva essere NON polemica questa?
mi hai per caso chiesto prima come l'avessi scritta?
si possono conoscere anche due lingue, addirittura tre una mia amica! pensa che robe!
e qui chiudo. inutile discussione.
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bene Venere, suppongo che anche quando sogni, sogni in inglese.
Si possono conoscere anche cento lingue, ma in genere si pensa in una ( tranne che non ci sia un'altra lingua che si conosce da sempre, io ad esempio penso indifferenetemente in italiano e in dialetto calabrese).
Accetto che tu Venere, faccia la stessa cosa con l'inglese. Buon per te , una grande fortuna che i tuoi genitori si siano interessati sin da quando eri piccola di farti conoscere l'inglese tanto da fartela sentire una lingua madre.
Un dubbio mi rimane però. Come mai, se pensata in italiano la tua poesia, da una unica interpretazione in inglese che è quella del traduttore?
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Molto strano che scrivendo il testo in italiano sul traduttore internet e riconvertendolo poi in inglese, venga fuori la stessa identica poesia postata da te. Linglese è una lingua che non ha sinonimi? Una frase in italiano può essere tradotta in inglese in un solo modo?
..strano.. perchè a me ha dato questo esito.. ben diverso.. che forse..(perdonami venere) evidenzia anche qualche piccolo errore.... sia dell'autore.. che del traduttore...
I wonder if you do the same for everyone if you love sailing the oceans in their own eyes if you play the same songs on their lips, but it certainly has not clouded my mind can see through your visions / / Serial I feel I I'm serious, but laugh at my purple hearts. if you cry, if I sleep, if I despise is the same for you / / (I wonder who's well-known marine sail for now.)
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Amara, te l'ha data usando il traduttore che Venere ha inserito nella sua poesia?
a me ha dato esattamente il testo della sua poesia
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..certo.. ho riportato il testo tradotto in alto.. e richiesto la traduzione in inglese...
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io ho riportato la sua traduzione in italiano, in calce alla poesia in inglese e ho chiesto la traduzione in inglese
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comunque io, non mi riferivo a in Venere, non volevo fare casi personali. Il topic riguarda tutte le poesie in lingua ( ovviamente non quelle di Giunone Giove o di Jeannine Jerard e qualche altro)
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..non ci sono traduzioni in calce... io almeno non l'ho vista...ma credo che il mio esempio sia estendibile a tutte le altre....
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Scusami Amara, ci sono riandata sulla poesia. E' scritta in inglese e sotto c'è la traduzione in italiano.
Scorrila fino in fondo, poi prova a inserire il testo nel traduttore. Il risultato è la sua poesia in inglese
Parliamo della stessa poesia? Cage of fire
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..non non era la stessa.. e mi pareva evidente.. farò la prova anche su quella...
ma ho provato con questa di Antonio Biancolillo.. (che spero non se ne avrà)..
partendo dalla sua traduzione.. e come vedi è ben diversa..... ora proverò con cage of fire..
http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=204803&t=Cuando+llega+la+noche (http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=204803&t=Cuando+llega+la+noche)
Cuando la noche llega y comienza a descuidar la memoria / / mientras yo estoy ahí para penetrar en los rostros de la cara de su destino de mi amor sin ley de los labios para acallar a la izquierda / / para entender el valor del agua que fluye en sus recuerdos el puente de sueño que siempre viene con su misterio / / ¿cómo es la confusión sobre el día en ese rincón de la historia donde se puede esperar perder las sombras y en su sueño todavía
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Si, quella di Antonio Biancolillo è diversa.
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ecco qui.. è diversa anche questa... direi che possiamo chiudere il discorso...
http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=167086 (http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=167086)
dal traduttore: Absurd feeling of your tongue on my lips, your fists on my hips. You're shaking my mind, And my soul trembles in your eyes that I have hooked my smile Dark internal and held in a cage of fire (you know, are a fair). Spent with you, at your feet like a slave to your lies, your lies about moving my pure beauty button my flesh, my words panting ... I do not need food, I do not need to drink I do not need I do not need showers pee or poo I do not need books I do not need rules, I need you. Naked as skeletons I will wait your absurd desire. This love is meaningless, that fixed asking whether a beautiful lie. But no matter, true or false I want you use me then throw me away, I just a sense this month you are my sense of life. I miss the one that I'm not in love, I miss But I do not know your taste.
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Diciamo, ma in quello non abbiamo colpa nessuna delle due, il traduttore ogni volta traduce diversamente.
Una scoperta piuttosto interessante.
Anche su questo puoi fare la prova. Ho tradotto ora e mi ha dato un'altra versione, diversa sia dalla poesia di Venere che da quello che hai riportato tu.
Ti cito solo i primi tre versi
Absurd feeling
Your language
On my lips
In pratica ora mi ha sostituito " Tongue" con " language" e anche altre parole sotto.
Giusto per il gusto del divertimento prova a rifarlo e ti darà un'altra versione. A me ha dato 4 versioni differenti in 4 tentativi diversi.
Questo potrebbe confutare che l'autore ( qualunque autore, non in particolare Venere) può scrivere la poesia in italiano e poi tradurla in qualunque altra lingua e nessuno si accorgerebbe della scopiazzatura perchè il traduttore cambia sempre versione.
Ci ho provato anche con una mia poesia
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aggiungo a sostegno della mia tesi, che usare nel contesto voluto da Venere il termine " language" che vuol dire lingua non in senso anatomico, piuttosto che " Tongue" ( quello che ha fatto il traduttore) è proprio il problema che io volevo far presente, cioè che il traduttore non riconosce il contesto della frase e possono venire fuori strafalcioni assurdi e quindi poesie assurde e quindi poesie che possono essere considerate nella migliore delle ipotesi solo sperimentali.
La redazione non può verificare se l'autore ha usato il traduttore , tanto meno rientra tra i suoi compiti conoscere tutte le lingue.
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..non si costruisce nulla di solido su un..'potrebbe'....
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Se vuoi rispondere giusto per contradirmi, per me va bene lo stesso, ma un traduttore che sostituisce la lingua anatomica, con la lingua idioma, non è un " potrebbe" e dunque non c'è alcuna garanzia sulla correttezza delle poesie, dato che, come ho detto, vengono fuori un sacco di strafalcioni.
Era solo un'idea che poteva portare qualche beneficio al sito, ma se la redazione ritiene giusto così, per me va bene lo stesso, non mi strapperò certo i capelli, anzi avrò un'opportunità in più per potere scrivere in lingue che la redazione non può sapere se conosco o meno.
comunque visto che quando hai da contradirmi lo fai sempre, vedo che anche tu hai accertato che il traduttore fornisce traduzioni diverse e non hai dunque provato che le poesie in lingua non siano state tradotte col traduttore ( come io per la verità non posso provare il contrario)
E' molto difficile costruire qualcosa quando qualcuno rema contro.
Il mio topic era tranquillissimo. Nota l'aggressività che Venere ha manifestato nel suo primo intervento; ha scritto cose che io non avevo nè detto, nè pensato nè sottinteso. riducendo tutto alla solita bagarre.
Contenti voi, contenti tutti, a me non viene nulla in tasca.
... solo la solita, classica, noiosa delusione, la solita classica noiosa conferma che ci sono persone che prendono di punta altre all'infinito, solo la solita classica conferma che io tiro avanti facendo il mio dovere, cioè tenendo gli interessi del sito.
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Ho altro da aggiungere. Con i " potrebbe" se proprio non si costruisce si può evitare di distruggere.
Esempio ( come a scuola): Se ho un bambino piccolo non tengo le medicine a sua portata di mano perchè " potrebbe" scambiarle per caramelle e mangiarle, magari non lo farà mai, ma è un'ipotesi da non scartare e se sono una mamma prudente cerco di tenerli lontani dalla loro portata.
"Non uscire senza chiudere casa, potrebbero venire i ladri"
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Perdonatemi...forse essendo nuova certi meccanismi mi sfuggono... ma non riesco a comprendere lo scopo... perché voler vedere l'imbroglio? Se non si può provare il come sia stata scritta una poesia, se con il traduttore o meno... perché porsi il problema? Sinceramente era una possibilità (quella del traduttore) che non mi ero nemmeno avvicinata a pensare...
Ho letto alcune poesie in lingua, e non ho assolutamente pensato che la persona in questione non fosse stata in grado di scriverle.
Con questo ragionamento, non si rischia di pensare che la poesia postata da Tizio potrebbe averla scritta suo nipote? ???
Io credo che quando la redazione ha dato la possibilità di scrivere in lingua straniera, si sarà pure soffermata sulle varie eventualità... o dobbiamo pensare che potrebbero aver deciso senza valutare l'esistenza di un traduttore online?
Lungi da me il voler essere polemica, spero che il mio essere diretta non sia un fastidio...
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..caruso.. hai dimostrato soltanto che i traduttori non sono attendibili....
personalmente leggo i testi in inglese... e non ho mai riscontrato balordaggini quali escono dai traduttori... poi se la forma fosse perfetta non so dirlo... ma anche in quelli in italiano molto spesso non lo è...
quindi... se non pensarla (male) come te è remare contro.. tieniti la ragione che tanto ti preme.. io no so che farmene....
poi non sapevo che tu fossi stata preposta al 'bene del sito'.... ora lo so...
siccome per non toccare la tua suscettibilità..dovrei darti sempre ragione.. e siccome raramente sono d'accordo con te... facciamo così.. io non rispondo più ai tuoi topic (né ai tuoi post).. e tu fai altrettanto con me senza coinvolgere né il mio nome né i miei pensieri nelle tue risposte...
mi sembra una proposta equa.....
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ma tanto per sapere, che diavolo ne sai te se volevo intendere lingua o idioma???
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Se non ricordo male il traduttore è stato inserito per dare modo a chi come me è ignorante in altre lingue, di poter comprendere sommariamente quello che un autore aveva scritto.
Il problema semmai è di chi lo fa
Barando in questo modo cosa accadrebbe se incontrasse un autore di madrelingua?
Il problema sarebbe suo visto che farebbe una figura molto meschina ..
Stillando il dubbio, con la teoria del "si potrebbe" si potrebbe distruggere il mondo...
Saluti
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Per MoonRose
Non penso affatto che chi usa il traduttore sia un imbroglione, può farlo per curiosità, per gioco, per sperimentazione, senza nessuna mala fede. Nulla esclude, dato che è ammesso dal sito, che anche io approfitterò di questa possibilità.
Per Amara
Tralasciando il tuo ultimo intervento polemico al quale non rispondo, sono d'accordo con la tua decisione finale. Ovviamente, siccome non sono stupida e me ne accorgerei, gradirei non essere colpita da te neanche indirettamente. Io attuerò lo stesso comportamento.
Rispetto sempre i patti.
Per Lina
In molte poesie c'è il traduttore nonostante la traduzione dell'autore in calce alla poesia. Forse il traduttore recita anche la poesia? sono ignorante in merito.
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Aggiungo, sostenendo quello che dice Michele Tropiano che anche in italiano molti autori commettono errori grammaticali ( sicuramente anche io), mi sembra ( dico mi sembra prima che tutti mi saltino addosso) piuttosto improbabile che non riuscendo a usare correttamente la nostra lingua, riusciamo invece a usare correttamente ( al punto di farne una poesia) una lingua straniera.
Per vostra conoscenza i concorsi per giornalisti o per docenti di lettere strabordano di errori gramamticali o di sintassi.
Mi sembra ( correggetemi se sbaglio) che neanche i grandi poeti hanno avuto la pretesa di scrivere poesie in altre lingue.
Per noi del sito sono solo esperimenti, quindi poesie sperimentali.
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Per Lina
In molte poesie c'è il traduttore nonostante la traduzione dell'autore in calce alla poesia. Forse il traduttore recita anche la poesia? sono ignorante in merito.
Il traduttore penso che vada in automatico Gabriella ,
quando clicchi sulla finestrella della lingua straniera si aggiunge
(Anche se l'autore ha inserito la "sua" traduzione).
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Ok Lina, questo non lo sapevo
Per Venere
COme faccio a sapere se volevi intendere lingua o idioma? leggendo la tua poesia in inglese.
In inglese hai scritto " Tongue", quindi intendevi la lingua anatomica.
Se poi intendevi l'idioma, hai commesso un errore a scrivere " Tongue"
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La signora Caruso pone l'accento su qualcosa che, in realtà, potrebbe davvero verificarsi (scrivere una poesia in lingua straniera col traduttore) .
Ma chiunque avesse una minima conoscenza di quella determinata lingua straniera, potrebbe accorgersi dell'inganno (i traduttori automatici lavorano in modo francamente spesso ridicolo... ) .
Il miglior modo, comunque, per sapere se effettivamente si vale qualcosa, sarebbe quello di pubblicare una propria poesia in lingua in un sito straniero di quella lingua (io, ad esempio, non ho mai pubblicato una mia nel settore "francese" di Scrivere.info, ma ne ho da tempo venti in un sito francese, oltre ad una spagnola, che ha avuto in un mese duecento letture e calorosi commenti, in un sito spagnolo) .
Per quanto riguarda, poi, l'affermazione che i grandi poeti non hanno mai scritto in altre lingue, ciò non corrisponde al vero: Fernando Pessoa, ad esempio, prima di moltiplicarsi nei suoi famosi eteronimi (portoghesi) , aveva scritto un libretto di poesie in inglese ( "35 Sonnets" ) , che ottenne un importante piazzamento in un concorso letterario d'Oltremanica.
Aggiungo soltanto che, nel mio piccolo, alcune mie composizioni erano originariamente nate in un'altra lingua, "tradotta" poi in italiano per ragioni di praticità e comprensibilità (tra le presenti nel sito, "Chi amò? " era nata in portoghese, e "Bionda o bruna" in francese) .
Grazie per la cortese attenzione, A. T.
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a me viene da sorridere leggendo determinate "querele"..
se una persona vuole scrivere un poesia col traduttore perché non gli è dato di farlo?! in questo sito, si permette di scrivere poesie che non sono poesie..e allora?! c'è tanto di ridicolo in questo sito, aldilà delle poesie in lingua fatte col traduttore..dalle false-poesie ai temi ridicoli..
personalmente, ho provato a scriverne alcune in inglese, con la tradizionale metrica del pentametro giambico del sonetto elisabettiano, e sono venute fuori mooooolto male, quindi ho lasciato perdere..
e poi gabriella, non è vero che non si può pensare in altre lingue..la mia prof di francese, italianissima, pensa in francese e in italiano allo stesso modo, tanto che a volte non riesce a tradurre dal francese e a volte non trova un termine coerente francese ad un ragionamento in italiano..è questione di elasticità mentale!
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Scusate se mi intrometto nel discorso; non l'ho avviato, nè tantomeno ho intenzione di ravvivare la polemica. Mi permetto solo di fare qualche riflessione.
Prima di tutto io credo che chi scrive in una lingua diversa dalla propria, abbia due possiblità: o ha piena coscienza di ciò che esprime per iscritto (e quindi in qualche modo pensa seppur non in maniera diretta), o è come minimo consapevole che la poesia suonerà come un'accozzaglia patetica di termini usciti fuori dal cilindro...vi assicuro che ho cognizione di ciò che dico e vi assicuro che ne ho lette parecchie così (evitando però di offendere, nonostante se ne potessero avere le motivazioni).
Seconda cosa, e poi mi fermo, penso che ci sia un pò di ingenuità "intellettuale" nelle risposte che ho letto. Le poesie in lingua andrebbero comprese prima nella sfera della comunicazione standard e poi analizzate da un punto di vista di "deviazione" del linguaggio (che è poi una caratteristica centrale del genere poetico), per cui le cosiddette licenze andrebbero inquadrate nell'ambito del testo o ridotte a pura ignoranza senza alcuna volontà precisa dell'autore di dare un significato a quello "strafalcione" ipotetico...sottolineo che spesso si ha un'idea (poi messa in pratica) delle lingue straniere, che fa sì che noi italiani siamo i più ridicoli del mondo quando ci cimentiamo...le concepiamo alla stregua di manichini senza vita e rigide come il marmo...così non è, e ve lo sottoscrivo per esperienza diretta...per cui ciò che incautamente può essere bollata come distrazione o ignoranza, magari può essere un modo di plasmare il discorso...da qui deriva che tutto il discorso è talmente relativo e talmente difficile da sbrogliare senza i giusti mezzi, che l'intera polemica perde di valore...mi sento solo di dire: prima di scrivere in altre lingue, impariamo l'italiano...spesso rido di più leggendo quello che testi in inglese...meditate gente, meditate...