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Laboratorio => Commenti => Topic aperto da: Stefano Toschi - Sabato 15 Novembre 2008, 19:02:29

Titolo: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Stefano Toschi - Sabato 15 Novembre 2008, 19:02:29

Tra le gambe della notte

serriamo i fiati
al ghiuso di un gheriglio
giaciglio aggrovigliato
di potenze in atto

a tre dita di ritardo
il tuono
a squassare le gambe della notte

Zima

D’accordo con Zima, mi provo a fare un'analisi di questi suoi versi.
La poesia mi ha colpito perché nella sua brevità mi è sembrata subito piuttosto complessa e ricca di spunti. Le mie argomentazioni sono senz’altro opinabili, ma sono stato incoraggiato a svilupparle dal fatto che l’autrice stessa le ha trovate interessanti per comprendere il suo “lavoro” al di là di quelle che erano le sue stesse intenzioni.

continua
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Stefano Toschi - Sabato 15 Novembre 2008, 19:05:31
La poesia è inserita nella categoria “impressioni”. L’accadimento che ha destato tali impressioni è ben intuibile ed è confermato anche da quanto l’autrice racconta nel suo blog: un lampo nella notte, dopo qualche secondo il tuono ed il brusco risveglio.
Nell’evocare le impressioni suscitate dall’evento, però, sono usate immagini ed espressioni dalla connotazione evidentemente sessuale.
A parte il titolo, notiamo: "serriamo i fiati" che fa pensare alle bocche che si avvicinano, ai respiri che si mischiano, ai baci appassionati; "giaciglio aggrovigliato" che dà l'idea di corpi avvinghiati sul letto; persino "potenza in atto" potrebbe racchiudere un’allusione di tipo sessuale; infine il lampo, noto simbolo fallico, che deflagra nel rombo omnipervasivo del tuono “a squassare le gambe della notte” ("tra le gambe" dice il titolo).
Credo, quindi, si possa affermare che l'archetipo sessuale è servito, in questa poesia, a dare forma alle impressioni ricavate dall'episodio.
Non so se la cosa sia avvenuta in modo cosciente o inconscio, certamente, però, l’autrice, ad un certo punto del lavoro, se ne è, in qualche modo, resa conto, se è vero che aveva pensato, anche, di farne una poesia erotica.
Ma l’idea centrale che pervade questi versi, suggerita dall’esperienza del tuono e del risveglio ed espressa nelle immagini che abbiamo visto, mi pare sia riassunta dal verso “di potenza in atto”.
Si tratta del passaggio dall' “essere in potenza” all' “essere in atto” di aristotelica memoria, concepito come un evento esplosivo, un “big bang”, che mette in parallelo il passaggio dal sonno alla veglia, la genesi del lampo da una differenza di potenziale elettrico tra la terra e certi strati dell'atmosfera, il risolversi del lampo in tuono e l'atto sessuale che ha rivestito della sua forma la poesia.

continua
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Stefano Toschi - Sabato 15 Novembre 2008, 19:08:25
Una cosa interessante dal punto di vista formale è che l’ “essere in potenza” si esprime interamente nella prima strofa ed è rappresentato dal “gheriglio” chiuso nella noce, dall’aggrovigliamento, dal significato del verbo serrare, dallo stato di latenza che è proprio del sonno suggerito dalla parola “giaciglio”.
L’ “essere in atto” si esprime, invece, nella seconda strofa con il rombo del tuono che si spande potente nel silenzio della notte.
Il verso centrale: “di potenza in atto”, posto alla fine della prima strofa, segna il passaggio dall’una all’altra condizione.
Ancora l’ “essere in potenza” è sottolineato nella prima strofa dalle allitterazioni in “g”: “ghiuso”, “gheriglio”, “giaciglio”, “aggrovigliato”, con un progressivo passaggio dalla chiusura della “gh” dura all’apertura della “g” dolce e della “gli”.
Da notare che “ghiuso”, come mi ha confermato l’autrice, è un errore di battitura; l’autrice ha deciso di lasciarlo proprio perché gli suonava perfettamente nei versi. Come insegna il buon vecchio Freud, errori, lapsus e dimenticanze, sono spesso tutt’altro che casuali, in questo caso penso si tratti di un errore inconscio, ma non casuale, infatti il “gh” in questo contesto va a rappresentare proprio il raccoglimento dell’ “essere in potenza”.
Nella seconda strofa l’ “essere in atto” è caratterizzato dalle allitterazioni in “t”: a partire da “atto”, passando per “tre”, “dita”, “ritardo”, “tuono”, fino al conclusivo “notte”.
Vale forse anche la pena di notare la compattezza metrica della prima strofa, i cui versi variano dal quinario al settenario, in accordo col significato che le corrisponde, e confrontarla con la larga escursione metrica della seconda che si conclude con un ampio endecasillabo.
Infine ritornando alla simbologia sessuale si può notare la forma femminile della “g” con le sue “curve” e i suoi “cerchietti” e quella maschile della “t” assimilabile ad una stanghetta verticale; e le corrispondenze tradizionali femminile-materia-potenza a fronte di maschile-spirito-atto.
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Benito Ciarlo - Domenica 16 Novembre 2008, 13:44:17
Dalla passionalità dilagante dell'amore del Cielo per la Terra, a quella non meno dirompente dell'amore tra l'uomo e la donna il passo è breve.
Come non essere grati all'Autrice e al commentatore che ci hanno dato la possibilità di riflettere sull'una e sull'altra a un livello così alto?
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Zima - Domenica 16 Novembre 2008, 15:49:20
Prima di tutto vorrei ringraziare Stefano che ha fatto un'analisi così profonda del mio testo. E' entrato nelle mie parole e, dal suono, è riuscito a penetrare il mio pensiero, scoprendo risvolti che non avevo considerato!

quando ho impugnato la penna, l'altro giorno, volevo scrivere una poesia erotica ma mi sono presto resa conto che l'emozione che volevo raccontare era simile, per potenza, al tuono che l'altra notte mi ha svegliato. è nato così spontaneo il parallelo tra i due eventi che mi ha fatto scrivere di un tuono come di una notte di passione e viceversa...
le tensioni interne all'universo, il fragore del tuono, l'esplosione delle forze della natura come macrocosmo, si ritrovano nel microcosmo delle passioni umane e tutto ciò mi affascina molto.

la cosa interessante messa in risalto da Stefano, è l'utilizzo di un tipo di verso (più omogeneo nella prima, meno nella seconda strofa) e di particolari suoni per le due strofe.
queste particolarità non sono state "studiate" a tavolino, ma da me utilizzate in maniera inconscia... sono quindi i sentimenti a dettarsi nella nostra penna, rendendoci nient'altro che mezzo? contenitore inconsapevole?!

amo le critiche costruttive, ma anche analisi come questa che mi servono per scoprire un potenziale (qui inteso come capacità di ricercare il suono e di abbinarlo ad una particolare sensazione) intrinseco in ognuno, ma spesso sconosciuto. essere consapevoli di ciò che il pensiero riesce a fare, significa anche imparare ad utilizzarlo.


Caro Ben, alto è il lavoro di Stefano... il mio non è altro che sentimento fluidificato in inchiostro. ;)
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: rosalunare - Domenica 16 Novembre 2008, 19:45:35
essere consapevoli di ciò che il pensiero riesce a fare, significa anche imparare ad utilizzarlo.


Sono pienamente d'accordo con te... proprio qui sta il Potere del Pensiero: la consapevolezza... esse coscienti di ciò che esso può fare per poterlo utilizzare a modo nostro....

Caro Ben, alto è il lavoro di Stefano... il mio non è altro che sentimento fluidificato in inchiostro. ;)

E ti sembra poco?  ;)

Ringrazio Zima per questa sua perla, e Stefano per la sua disamina che ho letto appassionatamente...

Un abbraccio
Moon
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Lunedì 17 Novembre 2008, 09:53:29
Tra le gambe della notte

serriamo i fiati
al chiuso di un gheriglio
giaciglio aggrovigliato
di potenze in atto

a tre dita di ritardo
il tuono
a squassare le gambe della notte

Zima

Non me lo ha chiesto nessuno...come al solito...allora m'intrufolo a prezzemolo...tra le gambe!
Non ho letto nessun blog e non mi faccio condizionare dalla spiegazione di Zimetta ma ci leggo dell'altro!

C'è..."incosciamente"...non è un errore, un'introspezione bella e buona!
E' come a voler sottolineare il fatto che spesso si rimane muti, di fronte alla vita, chiusi nei nostri gherigli di noce che per aprirli tocca scardinarli.
Gherigli, tra l'altro, colmi fino allo stracolmo!
Ma poi succede che tieni tieni alla fine si esplode...come un tuono...a tre dita di ritardo.
E quella notte che dovrebbe accoglierci...tra le gambe...e dilla come ti pare; sessualmente, fra i sogni ovattati, negli incubi indesiderati, nei pensieri asciutti che ci sbattono in faccia la realtà...bhe...quella notte "ci e si" sconquassa!

Io la sento così...inconsciamente parlando.
Bella veramente Zima...complimenti!

Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Daniele Lapenna - Lunedì 17 Novembre 2008, 15:32:20

Personalmente mi pare troppo ricca di .... "abbellimenti", nel senso delle parole usate
Non sono un poeta io eheh  ;D
ma non ho afferrato bene il tutto...
non è una poesia... intuitiva ecco..

Si vede che debbo studià di piu  :o
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Zima - Lunedì 17 Novembre 2008, 18:28:50
ti ringrazio, Annamaria, per la tua intromissione molto gradita... nessuno che esponga una sua idea si intromette, che essa sia in accordo o in disaccordo con quella degli altri!
in più, hai dato un risvolto introspettivo, hai trovato un nuovo modo di leggerla, ma...rispettandone il senso che rimane quello del passaggio da potenza ad atto, qualunque esso sia!  :)

grazie anche a Siddharta per la sua piccola critica, per quanto non capisco cosa voglia dire.
in cosa consisterebbero gli abbellimenti di cui parli? e cosa non ti risulta chiaro?
mi farebbe piacere continuare il discorso, se ti va, poichè sparare una definizione senza argomentarla non ha alcun senso... ehehehe...!!  ;D

Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Daniele Lapenna - Lunedì 17 Novembre 2008, 20:15:45
eheh si si certo che sì!   ;)

Cioè io parlo di parole troppo ricercate ecco.
Quando capita che lascio commenti alle poesie del sito a volte lo scrivo
dacchè leggendo ho l' impressione che si cerchi di più le parole
articolate che colpiscano invece del senso semplice della poesia.
Una poesia con parole troppo ricercate o "non comunemente usate" rende il testo bello,
ma così ( è un mio personal parere ) è come un' appartamento pieno di fiorni,
colori, tende bellissime, ma senza tavoli nè mobili nè sedie.

Una poesia con parole sempici colpisce e attira anche chi non ama leggerle.

Dopo il secondo rigo mi son perso e complessivamente non ho colto ciò che il testo dona come messaggio.
Quando leggo i commenti altrui beh, non trovo le cose che leggo  ???


Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Zima - Lunedì 17 Novembre 2008, 21:54:02
bhe, onestamente queste sono parole che utilizzo tutti i giorni nel parlato normale.
se vuoi ti metto una legenda  ;D ...ma ti assicuro che non c'è bisogno del vocabolario!

onestamente, sarebbe troppo facile per me affermare che questo testo è pura sostanza, senza arredo... è spartano, non utilizza una sola parola in più di quanto dovrebbe... è esattamente una casa con la cucina, il bagno, il letto e basta... ha solo ciò che è necessario alla comprensione.
sai cosa mi fa credere di aver ragione?
il fatto che tutti quelli che hanno commentato hanno saputo perfettamente cogliere il senso, ma ognuno ci ha messo i fiori, le tende e gli orpelli che voleva: chi il temporale, chi la passione, chi l'introspezione.

avrei accettato di sentirmi dire che era brutto, o troppo spoglio, ma non certo che è pura esteriorità senza sostanza!

ora, mi dispiace che tu non sia riuscito a capire... ma forse hai bisogno di ampliare un po' il tuo vocabolario!  ;D

Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: rosalunare - Lunedì 17 Novembre 2008, 23:28:11
Con tutto il rispetto dovuto, Siddartha... dici di non essere un poeta. Bene, nemmeno io quindi io e te ci capiamo....
Quello che non capisco, invece, è cosa non ti è chiaro della poesia di Zima... che se permetti a mio avviso è una perla.
eheh si si certo che sì!   ;)

Cioè io parlo di parole troppo ricercate ecco.

Esattamente, cosa intendi per parole troppo ricercate? Sarebbe bello se finalmente si potesse parlare e scrivere in italiano corretto senza che altre persone lo scambino per ricercatezza eccessiva.


Quando capita che lascio commenti alle poesie del sito a volte lo scrivo
dacchè leggendo ho l' impressione che si cerchi di più le parole
articolate che colpiscano invece del senso semplice della poesia.


A parte il fatto che quando si commenta una poesia ci si aspetta che il commentatore conosca se non altro la lingua italiana (si dice: che si cerchINO.... e poi le parole non sono articolate, al massimo possono esserlo le frasi...).... trovo semplicemente ovvio che un poeta cerchi di esprimersi in un linguaggio che renda ciò che vuol dire senza essere banale. Non pensi?


Una poesia con parole troppo ricercate o "non comunemente usate" rende il testo bello,
ma così ( è un mio personal parere ) è come un' appartamento pieno di fiorni,
colori, tende bellissime, ma senza tavoli nè mobili nè sedie.


Una poesia, come la descrivi tu, sarebbe davvero stucchevole e senza sostanza. Quella di Zima invece, di sostanza ne ha parecchia, tant'è vero che ti è risultata di difficile digestione....  ;)


Una poesia con parole sempici colpisce e attira anche chi non ama leggerle.


Mi spiegheresti perchè chi non ama leggere poesie dovrebbe "bazzicare" su questo sito?


Dopo il secondo rigo mi son perso e complessivamente non ho colto ciò che il testo dona come messaggio.


Sicuro che il problema sia dell'autrice e non del lettore?

Scusami se ti sarò sembrata un tantino pungente.... ma che ci vuoi fare.... io sono una rosa,... ho le spine...  ;D

Rispettosamente
Moon
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Daniele Lapenna - Lunedì 17 Novembre 2008, 23:44:48
eheh beh il mio vocabolario è ampio, ma non completamente visto che molte parole
mi sfuggono.   :o

Poi poesia "stucchevole senza sostanza" è una poesia troppo....semplice?
Io non mi definisco poeta perchè non so neanche cosa è esattamente la poesia
visto che non riesco a comprendere queste.

Molte simili a quella di Zima ci sono sul sito, quindi penso che ciò che scrivo io non è poesia,
eppure molti mi han detto che riesco a far comprendere cose dal testo con semplicità.
E' questo ciò che cercavo di dire.

E poi Rosalunare uno scrittore che fa captare (si dice così o no? :o ) al lettore il significato del tutto
essendo semplice non è banale!

poi tu dici
"Mi spiegheresti perchè chi non ama leggere poesie dovrebbe "bazzicare" su questo sito?"

Perchè alle poesie ci si può avvicinare tanta gente che non le ha mai lette,  ;)
non è un club di intellettuali, ma di poesie e anche chi non ama leggerle può iniziare a riportare scritte
cose che ha dentro.

Comuque è un' impressione mia personale che ho leggendo molte poesie,
son stato sincero, non riesco a leggere tutte queste sensazioni provenienti...

Che dite torno quando sarò piu...... acculturato?  ;D
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Martedì 18 Novembre 2008, 00:21:28
...il fatto che tutti quelli che hanno commentato hanno saputo perfettamente cogliere il senso, ma ognuno ci ha messo i fiori, le tende e gli orpelli che voleva: chi il temporale, chi la passione, chi l'introspezione...

Infatti Zima, quelle date sono analisi e commenti personalizzati, senza conoscere affatto le tue primitive intenzioni!
e questo appunto perché

ognuno di noi
racchiuso in gherigli
fiorisce potenza diversa
annichilendo il tuono incarnito
a tre dita dalle gambe della notte

Poi, a posteriori, con la tua spiegazione...ci hai illuminato nella luce del lampo!

Grazie Zima...molto bella, ancora!
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Zima - Martedì 18 Novembre 2008, 00:28:25
ovviamente i pareri possono essere divergenti e i gusti sono sempre gusti, di conseguenza sono opinabili! ;)
per questo, non mi andrebbe proprio di innescare una polemica, non fosse altro che per rispetto al lavoro che stefano ha fatto su questo testo... il suo -non il mio- è degno di nota!

io però sono una persona molto aperta che ama sempre mettersi in discussione... per questo ti avevo chiesto di spiegare... dopo tutto qst sproloquio però, non ho avuto ancora una risposta.
mi parli di forma senza sostanza, mi parli di parole complicate, mi parli di abbellimenti inutili, ma non me li fai vedere, non me li argomenti.
una persona che vuole dare il proprio parere (positivo o negativo che sia) deve saperlo argomentare e renderlo comprensibile, non sparare a zero senza spiegare... ecco, per capire se effettivamente potresti aver ragione, io dovrei sapere precisamente cosa intendi. fermo restando che ogni parere è personale e degno di rispetto. ;)


Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Zima - Martedì 18 Novembre 2008, 00:29:50
...il fatto che tutti quelli che hanno commentato hanno saputo perfettamente cogliere il senso, ma ognuno ci ha messo i fiori, le tende e gli orpelli che voleva: chi il temporale, chi la passione, chi l'introspezione...

Infatti Zima, quelle date sono analisi e commenti personalizzati, senza conoscere affatto le tue primitive intenzioni!
e questo appunto perché

ognuno di noi
racchiuso in gherigli
fiorisce potenza diversa
annichilendo il tuono incarnito
a tre dita dalle gambe della notte

Poi, a posteriori, con la tua spiegazione...ci hai illuminato nella luce del lampo!

Grazie Zima...molto bella, ancora!



Annamaria... croce e delizia!  :-*
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Martedì 18 Novembre 2008, 01:47:21
ahahah...arigrazie!
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Martedì 18 Novembre 2008, 01:54:38
ahahah...arigrazie!

Però Zimetta
potevi fare la rima con Annamaria
sai com'è?...delizia è poco cacofonico!

'u capisti l'italiano?...aaa...
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Zima - Martedì 18 Novembre 2008, 09:42:10
Però Zimetta
potevi fare la rima con Annamaria
sai com'è?...delizia è poco cacofonico!

'u capisti l'italiano?...aaa...

e che dovevo scrivere?

Annamaria... a fimmina cu mi fa mpazzia?!

ahahahahah...qst lo deve dire un uomo, mica io!  :angel:

oppure...

Annamaria... lei parla e io scappo via!  ;D

Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Daniele Lapenna - Martedì 18 Novembre 2008, 15:37:24
bhe, onestamente queste sono parole che utilizzo tutti i giorni nel parlato normale.
se vuoi ti metto una legenda  ;D ...ma ti assicuro che non c'è bisogno del vocabolario!

 :o   ???

Mi avete attaccato  :P
Addirittura commentando ogni singola mia frase..

Innanzitutto dir di legger il vocabolario è come dire non sei a 'sto livello e studia  ;D
beh certo ammetto di non conoscerle..

Vabè non argomento perchè non son a quel livello,
e poi penso che mi sia spiegato bene..
Ho detto che io in prima persona non ho capito il succo della poesia,
il protagonista (persona o altro) l' avvenimento o il filo dello scritto.
Non sto dicendo chissà cosa, perchè lo riscontro in molte poesie che ho letto.
Non dico neanche che la mia è assoluta verità  :-X

Ho scritto ciò che pensavo, al contrario forse di molti che lo pensano e non scrivono non so,
esprimevo un mio parere.

Scrissi altri post totalmente ignorati (come mai?  ??? )
che riguardavano i commenti alle poesie etcetera etc....
come se le critiche o cose sottolineate per discuterle non si possan fare
a coloro iscritti da tempo.

Sono pensieri, pareri, e tali rimangono,
ma non fa nulla continuerò a pubblicar quando mi scatta l' inventiva  ;D
( daccordo con il post della moderatrice sulle troppe poesie pubblicate tanto per pubblicarle  )

Rosalunare mi dice
"A parte il fatto che quando si commenta una poesia ci si aspetta che il commentatore conosca se non altro la lingua italiana (si dice: che si cerchINO.... e poi le parole non sono articolate, al massimo possono esserlo le frasi...)..."
bella frecciatina  ;)

io la lingua italiana la so eccome!!  :D
un pò un pò si...
grazie per la correzione, sai la fretta...  :P

salutos  :D
Titolo: Re: "Tra le gambe della notte" di Zima.
Inserito da: Zima - Martedì 18 Novembre 2008, 15:57:51
mi quoto, perchè forse ti è sfuggito qlcosa:

Citazione
ovviamente i pareri possono essere divergenti e i gusti sono sempre gusti, di conseguenza sono opinabili! Wink
per questo, non mi andrebbe proprio di innescare una polemica, non fosse altro che per rispetto al lavoro che stefano ha fatto su questo testo... il suo -non il mio- è degno di nota!

io però sono una persona molto aperta che ama sempre mettersi in discussione... per questo ti avevo chiesto di spiegare... dopo tutto qst sproloquio però, non ho avuto ancora una risposta.
mi parli di forma senza sostanza, mi parli di parole complicate, mi parli di abbellimenti inutili, ma non me li fai vedere, non me li argomenti.
una persona che vuole dare il proprio parere (positivo o negativo che sia) deve saperlo argomentare e renderlo comprensibile, non sparare a zero senza spiegare... ecco, per capire se effettivamente potresti aver ragione, io dovrei sapere precisamente cosa intendi. fermo restando che ogni parere è personale e degno di rispetto. Wink


leggendoti mi convinco sempre più che la povertà degli argomenti dovrebbe indurre al silenzio e alla comprensione, all'ascolto... ma pare che una caratteristica comune a chi di argomenti proprio non ne ha, sia la cecità e la sordità, oltre che la mancanza di buon senso nel non intervenire quando non si sa cosa dire.
 
...allora, per bontà, sarò io a tacere per prima, augurandomi di essere seguita anche da te...


see you