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Discussioni in corso => Discussioni fra autori => Topic aperto da: khay - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 20:58:24

Titolo: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: khay - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 20:58:24
"Non ti è possibile godere
 della gioia di questo ritmo?
 Lanciarti e perderti
 fino a dissolverti
 nel suo tremendo vortice?"


-Rabindranath Tagore-


Cosa cogliete da queste parole?

Può la poesia essere un "tremendo vortice"?

:)
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Paolo Ursaia - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 21:04:22
 Prima di tutto, complimenti...La tua mente è un meraviglioso vortice, che aiuta a pensare. Sei veramente una ....vitamina cerebrale. Ciò detto, a mio modo di vedere, la poesia, come altre forme di espressione artistica, può essere tormento ed estasi. Sì, un tremendo vortice, che può portarci alla tranquilla soddisfazione di una poesia che ci è ben venuta; all'esaltazione , o anche alla depressione, per non riuscire a rendere in versi ciò che abbiamo dentro.
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Marco Casini Marcoforever - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 21:19:07
Dipende da quanto sentiamo questo nostro poetare il 'Vortice' è la parola dell'anima  quella che ti esce da dentro e che non  conosce confini, quella che ti si strappa dal petto e si stende su carta vergandosi con la forza stessa della Gravita'. La poesia è Centrifuga e centripeta, Centrifuga quando appunto esce con forza e straccia ogni resiro ogni ostacolo fino al suo fine di esistere. Centripeta quando ci dissocia in laghi di malinconia, e quel che esce è una meravigliosa tristezza, sia questa poesia d'amore oppure dedicata ad un tramonto o ad una stagione.  :)
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: khay - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 21:34:21
La poesia è Centrifuga e centripeta, Centrifuga quando appunto esce con forza e straccia ogni resiro ogni ostacolo fino al suo fine di esistere. Centripeta quando ci dissocia in laghi di malinconia, e quel che esce è una meravigliosa tristezza, sia questa poesia d'amore oppure dedicata ad un tramonto o ad una stagione.  :)


Si....un tremendo vortice ;)
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Monster - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 21:41:35
..per me è solo l'espressione, seppur gradevole, di una psicopatologia!
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Marco Casini Marcoforever - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 21:46:54
..per me è solo l'espressione, seppur gradevole, di una psicopatologia!

E perchè no, mai detto di essere normale   ;)
Conscio degli effetti collaterali e delle contoindicazioni   ;D
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: khay - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 21:47:53
Ahahahah.....sei forte come l'aceto....
Ci stai dando a tutti quanti dello 'psicotico'...
Beh...
sai che ti dico?
Che molto probabilmente hai ragione...ahahahahah.... ;)
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Monster - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 22:22:35
Ahahahah.....sei forte come l'aceto....
Ci stai dando a tutti quanti dello 'psicotico'...
Beh...
sai che ti dico?
Che molto probabilmente hai ragione...ahahahahah.... ;)
..nel senso che, a parer mio, le persone "normali" non scrivono poesie..
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Justinilpazz - Mercoledì 10 Ottobre 2007, 22:38:33
la poesia è un vortiche che non possiamo controllare, un vortice che può ucciderci oppure ci può elevare al di sopra di tutto.
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Marcos D Ingaldi - Venerdì 4 Gennaio 2008, 15:48:48
..nel senso che, a parer mio, le persone "normali" non scrivono poesie..

Ti dirò di più, le persone normali non le leggono nemmeno...
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Angelo Nero - Giovedì 1 Maggio 2008, 12:04:08
La poesia, a mio parere, è un vortice che può essere sublime e aulico o orribile e doloroso.

Perchè la poesia è "vortice"?
Perchè se ce l'hai nel sangue, non ti puoi sottrarre, è un giogo angelico, guidato da demoni neri, un gorgo troppo forte per resistere. Un poeta è qull'uomo che si trova in questo "vortice" e ne prova una voluttà terrena, spirituale, emotiva  e chi più ne ha, più nè metta.
Possiamo quindi definire che la poesia è un "tremendo vortice".

Baci
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: gianburrasca - Giovedì 1 Maggio 2008, 12:28:59
..nel senso che, a parer mio, le persone "normali" non scrivono poesie..


Arrivato a quotare monster, credo di averle passate proprio tutte nella vita.
Hai ragione amico mio, e condivido perfino le virgolette.
Unica nota è quella che non mi sento per nulla "anormale".

Poi tanto per rispondere al nocciolo del topic proposto da Cristina, non credo affatto che la poesia sia un vortice, è semplicemente la capacità di tradurre uno stato d'animo. Io ritengo non sia esattamente una "necessità", ma forse più la volontà di lasciare traccia dei nostri sentimenti. Potremmo farlo con un racconto, una lettera o, nella fattispecie, con una poesia. Ci raccontiamo agli altri per quello che proviamo, cerchiamo di estrinsecare l'essere in una folla dove conta di più l'avere. Non credo al poeta come catena di montaggio e non concepisco chi riesce a scrivere 60 poesie al mese solo per fare atto di presenza continuo, quasi fosse un lavoratore a cottimo. La poesia è come un ciocco di legno nelle mani di un cesellatore, prima si abbozza l'idea e poi la si rifinisce fin nei più piccoli particolari; tutto questo chiede tempo, pazienza, passione, amore e... studio (non quello accademico, ma quello dettato dalla volontà di migliorarsi sempre). Senza questi ingredienti la poesia è solo un esercizio della penna su un foglio o delle dita sulla tastiera.
Non vortice dunque, non passione, ma amore; quello che nasce dalla capacità di comprendere e di applicare regole non scritte per coinvolgere il lettore e trasportarlo nella propria dimensione o in una parallela alla nostra. Traduzione di stati d'animo e pulsioni dunque, ma, come per tutte le cose, c'è chi li sa tradurre tutti e chi si limita a quelli più forti e coinvolgenti, io sono tra questi ultimi. 


Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Angela - Venerdì 9 Maggio 2008, 15:39:35
si la poesia è un vortice a cui ci abbandona a periodi alterni abbiamo bisogno di trasmettere i nostri pensieri a qualcuno che forse può condividerli   
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: khay - Sabato 21 Giugno 2008, 23:03:24

 
Non vortice dunque, non passione, ma amore; quello che nasce dalla capacità di comprendere e di applicare regole non scritte per coinvolgere il lettore e trasportarlo nella propria dimensione o in una parallela alla nostra. Traduzione di stati d'animo e pulsioni dunque, ma, come per tutte le cose, c'è chi li sa tradurre tutti e chi si limita a quelli più forti e coinvolgenti, io sono tra questi ultimi. 




Sì, è amore. L'espressione di sè nello scrivere è amore, ma dovrei dire ogni azione, anche la più banale, fatta con coscienza d'esserci, è amore. Traduzione sincera dei nostri stati d'animo, dei nostri pensieri. Su una cosa non concordo però... il fatto che ci siano delle regole per scrivere o comporre poesia. Spesso poesie uscite di getto si sono dimostrate anche rileggendole a distanza di tempo molto più incisive di altre accuratamente sottoposte al cesello... Secondo me è una cosa molto soggettiva, anzi, dipende proprio da che periodo o da che emozione si sta attraversando. Ci sono emozioni che parlano e scrivono da sole, senza che la tua mente intervenga. E' incredibile, ma è così.
Ringrazio tutti dei loro pregevoli ed interessanti contributi :)



Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Phersu - Mercoledì 25 Giugno 2008, 18:28:41
Penso che se aprissimo un argomento di discussione sul concetto di "normale" riferito agli esseri umani, non troveremmo mai la fine del dibattere.
Credo che ogni Arte sia travolgente se riesce veramente a scavarci dentro ed a far emergere le nostre potenzialità espressive. :)
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Marco Casini Marcoforever - Mercoledì 25 Giugno 2008, 19:45:21
Penso che se aprissimo un argomento di discussione sul concetto di "normale" riferito agli esseri umani, non troveremmo mai la fine del dibattere.
Credo che ogni Arte sia travolgente se riesce veramente a scavarci dentro ed a far emergere le nostre potenzialità espressive. :)

Giustissimo Arte è tutto quello che incide l'anima sulle armoniche del nostro sentire...
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Monster - Giovedì 26 Giugno 2008, 10:58:16
..leggo, di rado...
...osservo nel contesto di un discorso qualsiasi due o tre parole che mi affascinano.....le rubo (di fatto le scrivo su un foglio di carta)....poi costruisco su di esse le "mie parole..le mie frasi..etc.".... come se fossero delle escrescenze indesiderate su una pelle sana..... nasce qualcosa che gli altri chiamano poesia, ma che io, in fondo in fondo, non percepisco come tale..
che orrore!
la mia poesia (per me) è solo una "mostruosità interiore"!!
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Sam - Giovedì 26 Giugno 2008, 22:18:23
la poesia come ogni arte nasce dal dolore e dalla sofferenza non ho mai trovao nelle mie letture poesie che parlassero di gioia e felicità e fosserò anche belle e appassionate, travolgenti... lo stesso vale per la musica e la pittura.......pensate alla stessa cucina....piu si soffre piu si mangia piu si sperimentano cose nuove.....credo che per questo la poesia sia un tremendo vortice perchè la felicità non sa essere forte come il dolore....da qui le persone normali non scrivono poesie...non perchè non ne siano capaci ma perchè sono banalmente felici.
ovviamente questo è il mio modesto parere.
un beso
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Monster - Venerdì 27 Giugno 2008, 10:15:48
allora è come sostengo io..
...il paradiso altro non è che il luogo degli insensati..
..i poeti sono e rimangono nel loro inferno esistenziale (di belle e/o fatue parole)...senza nessuna possibilità di riscatto!!
sigh!
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Phersu - Venerdì 27 Giugno 2008, 19:04:11
Mah, secondo me dipende con quale ottica si leggono le poesie, faccio un esempio: prendiamo Leopardi, ne "Il pensiero dominante" io vi ho colto la gioia d'Amore ed in alcune operette vi è una sottile ed allegra ironia, quindi direi che tanto in prosa come in poesia, non è il dolore l'unico stimolo allo scrivere, ma vi è anche la gioia che ci porta ad esternare i sentimenti, non è detto che se uno è felice non possa esprimere il suo stato d'animo in versi, per fortuna noi esseri umani siamo un universo di "diversità".
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Sam - Venerdì 4 Luglio 2008, 16:17:18
è vero quello che dici  siamo tutti diversi....e meno male, il mondo sarebbe proprio perso se fossero tutti come me....però io vorrei porre l'attenzione sugli artisti e trovami un artista detto tale che possa definirsi felice...gli artisti traggono ispirazione dal tormento e infatti loro si pongono domande che per altri sono inutili, e in effetti per il quieto vivere da dove vengo e dove vado serve ben a poco se non a toglierti il sonno e farti passare le notti a scrivere dipingere comporre e suonare....il sor leopardi detto anche giacomino lo storpio, o gobbino come lo chiamo io, quando ha capito, e se ne è reso conto presto confinato nella sua biblioteca, che siamo niente davanti all'immenso s' è afflitto talmente tanto da passare da un pessimismo all'altro....parliamo di mozart o chi come lui trovatemi una biografia dove si accenni alla loro felicità....e van gogh si tagliava un orecchio da quanto era sereno....l'altro storpio quello della pittura intendo dipingeva prostitute perchè sicuramente aveva autostima e felicità......se sei felice a parer mio non hai bisogno di logorarti l'anima dietro l'arte al massimo trovi che le statue greche rappresentavano gli scamarcio di allora....l'anima il piu delle volte grida di dolore, chissà perchè è cosi difficile sentirla ridere...un beso
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Silvia Po - Venerdì 4 Luglio 2008, 18:13:47
 ???

Non so se quella al dolore sia una predisposizione all'arte. Certo ha delle origini concrete, nel fertile terreno in cui  si infossano le radici familiari: perchè Tozzi e Kafka scrivono d'angoscia? Perchè Pirandello si sente inetto e Saba ancora peggio? In realtà sono molte le cause, oltre alla formazione dell'io nella prima scuola di socializzazione quale è la famiglia...le tragedie o le immobilità storiche, l'ambiente culturale, le letture...
Cambia da io a io il modo di esprimersi.
Più che un male di vivere preconfezionato, preferisco associare all'arte una particolare sensibilità in grado di amplificare le percezioni esteriori nella cassa di risonanza dell'io , permettendone una rielaborazione artistica.
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Marina Como - Venerdì 4 Luglio 2008, 22:07:33
???

Cambia da io a io il modo di esprimersi.
Più che un male di vivere preconfezionato, preferisco associare all'arte una particolare sensibilità in grado di amplificare le percezioni esteriori nella cassa di risonanza dell'io , permettendone una rielaborazione artistica.
wow! Ti posso citare? Ghe me piase assai tanto 'sta definizione.
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Sam - Venerdì 4 Luglio 2008, 22:39:26
ma anche io penso che l'artista sia un essere sensibile, il piu delle volte non adatto a questo mondo cosi pieno di angoscia.... è per questo che affermo che l'arte nasce dal dolore perchè la felicità quella a cui tutti aspiriamo e che fa muovere il mondo non esiste in vero ma solo nelle nostre menti come disse l'uomo che avrebbe dovuto essere molto felice e che invece viveva malissimo la felicità è il tempo che intercorre tra un dolore e l'altro....cavolo se lo avevano capito loro stessi, gli artisti intendo, che è il dolore la parte principale della nostra vita di cosa mai dovremmo scrivere noi di fiori e farfalle....infondo la ricerca dela felicità nasce da una condizione di assenza di felicità e quando ti rendi conto di cio smetti di essere felice del tutto ma per rendertene conto, e cio chiude la mia divagazione parafilosofica sulla felicità, devi essere assai sensibile perchè se no ti accontenteresti di una spiaggia e del sole per essere felice e l'artista invece sta bene solo quando male......cioè quando da libero sfogo al dolore creando arte....ovvio questo è il mio cinico pensiero....un beso sam
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Marina Como - Sabato 5 Luglio 2008, 00:43:34
 ;D Come a volte si piange dalla gioia, a volte si grida, si ride e sorride o si scrivono poesia dalla felicità. O Se proprio non vogliamo chiamarla felicità chiamiamola pure contentezza, gioia, allegria... altrimenti perchè tutti a scrivere anche di amori corrisposti, di figli appena nati, ecc... ecc...? Certo è uno stato d'animo, e come tutti gli stati, (Italia a parte hihihihi scusate, battutaccia) cambiano, passano, muoiono, finiscono... sono appartenenti all'umano ed all'evolversi al morire, finire, schiattare, crepare... misachemilascioandareunpo'troppo... delle cose. Ma l'eco rimane, l'arte rimane, resta, imperitura, imperterritasevolete... ecc... ecc...
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: mistral - Sabato 5 Luglio 2008, 10:49:05
ma anche io penso che l'artista sia un essere sensibile, il piu delle volte non adatto a questo mondo cosi pieno di angoscia.... è per questo che affermo che l'arte nasce dal dolore perchè la felicità quella a cui tutti aspiriamo e che fa muovere il mondo non esiste in vero ma solo nelle nostre menti come disse l'uomo che avrebbe dovuto essere molto felice e che invece viveva malissimo la felicità è il tempo che intercorre tra un dolore e l'altro....cavolo se lo avevano capito loro stessi, gli artisti intendo, che è il dolore la parte principale della nostra vita di cosa mai dovremmo scrivere noi di fiori e farfalle....infondo la ricerca dela felicità nasce da una condizione di assenza di felicità e quando ti rendi conto di cio smetti di essere felice del tutto ma per rendertene conto, e cio chiude la mia divagazione parafilosofica sulla felicità, devi essere assai sensibile perchè se no ti accontenteresti di una spiaggia e del sole per essere felice e l'artista invece sta bene solo quando male......cioè quando da libero sfogo al dolore creando arte....ovvio questo è il mio cinico pensiero....un beso sam
Ma perchè chi scrive poesie deve essere sempre sfigato? Non potrebbe essere solo un "cronista di mondi visibili ed invisibili" a prescindere se è felice o no. Io sono felice . Forse la poesia non è più letta da molti, proprio perchè la maggior parte si somiglia ed è , qualche volta da suicidio (anche io scrivo a volte così). Forse dovremmo scrivere anche per divertirci e godere del dono che abbiamo ricevuto...
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Sam - Sabato 5 Luglio 2008, 15:20:17
non è una questione di sfiga...ma voi pensate d'avvero che leopardi non sarebbe potuto essere felice contando sul fatto che era il figlio del padrone, figuriamoci silvia se la sarebbe potuta comprare ma la sua stessa sensibilità, quella che fa di lui un vero artista e non uno scritto di poesiucole, gli mostrava ogni giorno la sua condizione misera e lo obbligava ha chiedersi il perchè....se non hai mai sofferto ma quella sofferenza insormontabile che ti striscia sulla pella e si insinua nelle vene tanto da drogarti, quella sofferenza che ti batte in testa e ti rende smanioso quasi psicotico allora non conoscerai l'arte semplicemente perchè l'arte è la comprensione della magnificienza del particolare e se sei felice, costantemente allegro, se non ti disperi per la tua condizione se la vita non ti ha sottoposto a prove dure da farti chiedere perchè piu e piu volte non puoi accorgerti dell'erotismo di un fiore che sboccia oppure del romantico perdersi di un senzatetto, la sensibilità non è una dote che tutti hanno ma quando hai questa sventura tutto diventa terribilmente doloroso, afllizione e costrizione della mancanza......... infondo la sfiga centra perchè se hai la sfiga di avere un animo da artista la tua vita non sarà mai serena, e sarai completo solo rinchiuso nella tua arte.....o io purtroppo la penso cosi, per fortuna nascono 10 artisti per generazione.......ps: siete veramente fantastici, è magnifico parlare con voi
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: mistral - Sabato 5 Luglio 2008, 21:02:48
non è una questione di sfiga...ma voi pensate d'avvero che leopardi non sarebbe potuto essere felice contando sul fatto che era il figlio del padrone, figuriamoci silvia se la sarebbe potuta comprare ma la sua stessa sensibilità, quella che fa di lui un vero artista e non uno scritto di poesiucole, gli mostrava ogni giorno la sua condizione misera e lo obbligava ha chiedersi il perchè....se non hai mai sofferto ma quella sofferenza insormontabile che ti striscia sulla pella e si insinua nelle vene tanto da drogarti, quella sofferenza che ti batte in testa e ti rende smanioso quasi psicotico allora non conoscerai l'arte semplicemente perchè l'arte è la comprensione della magnificienza del particolare e se sei felice, costantemente allegro, se non ti disperi per la tua condizione se la vita non ti ha sottoposto a prove dure da farti chiedere perchè piu e piu volte non puoi accorgerti dell'erotismo di un fiore che sboccia oppure del romantico perdersi di un senzatetto, la sensibilità non è una dote che tutti hanno ma quando hai questa sventura tutto diventa terribilmente doloroso, afllizione e costrizione della mancanza......... infondo la sfiga centra perchè se hai la sfiga di avere un animo da artista la tua vita non sarà mai serena, e sarai completo solo rinchiuso nella tua arte.....o io purtroppo la penso cosi, per fortuna nascono 10 artisti per generazione.......ps: siete veramente fantastici, è magnifico parlare con voi
Io credo di essere,almeno un pelo , artista, sono d'accordo con il fatto di avere una maggiore sensibilità  rispetto agli altri, ma questa ci dovrebbe dare la forza per dare voce a chi non la ha, per guardare il mondo come molti hanno smesso di vedere, e fare aprire gli occhi al meraviglioso che c'è attorno. Sono d'accordo , c'è anche il dolore ma alla fine anche quello fa parte della vita, bisogna accettare le due cose e trattarle nella medesima maniera. Godi il dono che hai ricevuto sei meno sfigato di tanti alri che vivono la vita con i paraocchi di un somaro.
Ciao
Titolo: Re: Poesia...tremendo vortice?
Inserito da: Silvia Po - Domenica 6 Luglio 2008, 00:50:41
Perchè fare dell'arte la figlia di una schiatta di depressi? Ce ne sono, come no! :'(
 Ma se proprio un colpevole si vuole trovare, perchè non cercarlo nel processo della riflessione- che per forza di cose arriva a insabbiare lo scrittore-, insomma nello strappo nel cielo di carta? :-\