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Discussioni in corso => Discussioni generali => Topic aperto da: Pino Penny - Giovedì 31 Maggio 2007, 12:53:15
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una nota attrice italiana...limona con un cane nel suo ultimo film.
domanda: escludendo l'attrice che l'ha fatto in un suo lavoro, o dei semplici gesti affettuosi con i nostri amici a quatto zampe;che ne pensate del"Messaggio"che la scena manda(che da alcuni potrebbe essere interpretata come un invito alla bestialità?)
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forse la mia era una domanda paradossale...
ma nasceva da un altra considerazione...ci sono persone (uomini e donne)che si accontentano o preferiscono -essendo meno coinvolgente e problematico,dare il proprio affetto (non parlo di bestialità ben inteso)
ad un cane o un gatto piuttosto che "fidarsi di darlo ad una persona almeno in certe fasi della vita...mi domandavo:è normale escludere un essere umano dal proprio cuore,perchè "tanto"si ha l'affetto magari che completa non dico di nò di una cara bestiola.e con questo non dico che le bestiole non mertino,anzi!ma nemmeno i "cristiani" devono esser scartati...voi che ne dite?
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dico che da che mondo è mondo è così....
che ci vuoi fare?
la differenza è che oggi ci scandalizziamo di tutto..e forse a buona ragione!!
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Come "domanda" è abbastanza difficile da affrontare...anche perchè disseminata di tabù e mezze verità...intanto quella "tendenza" a trasferire l'affetto sulle "bestiole" mi sembra riguardi specialmente la parte femminile della società, senza voler essere "provocatore" e non so se sia solo una mia impressione...il micino, il cagnolino, fanno più parte della coreografia femminile, al limite per l'uomo c'è, o c'era, il cane da caccia, ma è tutta un'altra cosa...a mia volta con tutto il rispetto per quelle bestiole, non la penso una cosa proprio normale, ma un forte segnale di una diffusa difficoltà a vivere l'affettività con i propri simili..forse anche una specie di resa a vivere quell'affettività dentro un "contesto umano"...senza indagare sulle ragioni di tutto ciò, che possono essere più o meno giuste...ma è un argomento molto "difficile"...
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benchè difficile la domanda ha trovato due interlocutori affini al mio pensiero sia monster che tu che comunque hai sviscerato più a fondo la questione posta,mi trovate pienamente d'accordo...il sunto per ora potrebbe essere...citando michele...
non la penso una cosa proprio normale, ma un forte segnale di una diffusa difficoltà a vivere l'affettività con i propri simili..forse anche una specie di resa a vivere quell'affettività dentro un "contesto umano"...senza indagare sulle ragioni di tutto ciò, che possono essere più o meno giuste...ma è un argomento molto "difficile"...
sulla difficoltà,invito a partecipare...magari ribadendo il punto sull'inclusione degli animali e sull'esclusione sempre più diffusa per gli esseri umani...
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onestamente sarò di parte, pur amando gli animali tantissimo, comunque riesco ad amare le persone con tutta me stessa...
non ho nessuna difficoltà! ;)
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fossero tutte come allei sora francesca.... :D
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Che io adori gli animali, e in particolare i gatti, non è un mistero...Trovo in loro la spontaneità e la sincerità d'intenti che purtroppo fatico a intravvedere in molti esseri umani. Non solo, ho raccolto più comprensione e vicinanza emotiva e compagnia dalla loro presenza silenziosa che da molti pseudo amori e/o pseudo amicizie umani.Sfortunata? Prevenuta? Può darsi.Ciò non toglie che, come Francesca, creda che il patrimonio d'amore, in noi, sia infinito (potenzialmente)e che il mio lo doni senza barriere a ogni essere vivente, a due o quattro zampe ;D
Sì, la domanda di partenza in realtà è un po' paradossale...
Io penso che possa anche essere rovesciata :chi non ama gli animali, è in grado di amare gli esseri umani? Sono un po' estremista, lo so...
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tempo fa vidi un film che mi ha colpito molto.
un ragazzo aveva violentato una donna poichè ossessionato dall'idea di possederla ma incapace di amare.
effettua un progetto di recupero in clinica e dopo tempo lo dimettono dicendogli: "Ora sei liberto ma prima di avvicinarti ad una donna, abbi cura di una pianta: Solo quando questa non morirà, potrai avere un cagnolino e prendertene cura. Se lui sarà felice accanto a te e non cadrà in depressione, solo allora sarai pronto per un amore.."
Io credo che l'uno non escluda assolutamente l'altro rapporto.
Di certo è per natura scambiare con altri esseri umani: con questi interagiamo (amiamo, odiamo, gioiamo....) ma per far ciò abbiamo bisogno della disponibilità di entrambi poichè la relazione si instaura tra due esseri dotati di capacità pensante, di volere e potere.
(PS. Io sostengo che tali capacità siano anche dell'animale!)
Però c'è anche da sottolineare che spesso l'altro non è sempre predisposto verso noi (e questo ci crea insoddisfazione e dolore) poichè oltre ad essere pensante è un individuo autonomo (ved. anche la relazione che si istaura con i bambini, di certo più dolce e affettuasa che con gli adulti!).
l'animale invece, soprattutto se domestico, dipende da noi, e per la teoria dello stimolo-risposta, più ci prendiamo cura di lui, più si attaccherà a noi... ed è da ciò che noi traiamo le nostre soddisfazioni.
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Innanzittutto un saluto immenso al mio eterno compagno di sempre:
PINUS
AHAHHAHAHAHAAH
Je t’aime!
Allora riprendiamo il discorso…
Per quanto riguarda il bacio che l’esorcista dà a quella povera bestia nulla da dire..
Cioè pensiamo ad un cane che vive un’esperienza simile: non gli cambia un cazzo perché per lui leccare non è immorale è uno dei modi che conosce per stabilire un contatto con l’esterno.
Dunque parlando da cane spero solo che la fintadeviata abbia mangiato cipolle prima… si sa agli animali piacciono i sapori forti ahahahahah
Però dal punto di vista umano trovo la scena un po’ senza senso.
Il pericolo è sicuramente uno stimolo all’eccitazione ma sinceramente non so se vi è capitato di baciare il vostro animaletto e che lui si levasse all’improvviso e vi porgesse la lingua bleeeeeeeeeeeeeee non si sono mai lavati i denti e che cazz… ahahahahha
Però l’esorcista l’ha fatto per soldi è questo che è riprovevole.
E aveva pure paura di farlo così ha confessato…
Trovo che affrontare una propria paura per soldi sia ancora più amorale che baciare un cane.
Comunque… Per quanto riguarda gli animaletti domestici non so che dire.. Sono una padroncina anomala, lo tratto come se io fossi un cane e non come se lui fosse una persona.
Non so però cosa sia meglio ahahhahahahaha
Baci :-* :-* :-*
SS
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Ti faccio una domanda, Pino:
se gli animali parlassero...diresti ancora che è un rapporto di ripiego?
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lo sapevo che voi ragazze avreste capito fischi per fiaschi...intanto saluto tutte ma specialmente la mia collega supe super SS la quale pare sia quella che ha capito il mio mess.
intanto io stesso amo i gatti e da tutta la vita li ho tenuti con me(anche se non parlano..eheheh:ciao cristina)
all'inizio del topic,facevo notare prendendo l'esempio dell'asia ecc.che alcuni-e trascendono nel rapporto con i loro animaletti(ma ognuno può far come vuole..non è quello il punto..il punto era che oggi non dico tutti quelli che amano e hanno animalucci in casa maAlcune-i...preferiscano come sfogo affettivo un animale piuttosto che una persona...solo quello Sò che è così perchè lo vedo con i miei occhi...ma con questo ripeto non dico assolutamente che nella nostra sfera affettiva non ci debbano essere i nostri animali da compagnia...anzi...però alcuni-e Escludono gli esseri umani era questo che mi rugava...
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ahahahah pino... io conosco animali che si escludono tra loro...credo sia la natura...
certo che non fa mai bene isolarsi...perchè lo scambio è sempre preferibile...d'affetto, d'amicizia, di parole, di impressioni, riflessioni....
ma quando il mondo ci ha deluso...oppure non abbiamo abbastanza fiducia in noi stessi per poter tentare uno scambio amichevole...allora diventa patologia...
nel frattempo...anche un animale è un anima che sa dare affetto...
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Ti faccio una domanda, Pino:
se gli animali parlassero...diresti ancora che è un rapporto di ripiego?
se gli animali parlassero?...se ne potrebbe..."parlare"ahahah
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Ciao Pino,
probabilmente non ho concluso il mio pensiero.
é vero, molti si rifugiano negli animali ma proprio perchè questo tipo di rapporto non è paritario, è come se iniziassero un monologo ponendo di sottofondo quella nota dolcissima che un animale può e sa dare.
L'esclusione dell'altro spesso è solo temporanea.
Tante volte vedo persone che si "trattano da genitori" per un cagnolino ma magari è solo perchè non hanno figli.
In conclusione, credo che lo scambio con l'altro è necessario, è nella nostra natura... anche se può capitare in alcune stagioni della vita di crearci un mondo maggiormente comprensivo con l'animale.
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giusto quello che diciBB.
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Scrivo un pò a caso, attingendo qua e là...non penso si possano paragonare l'amore, o il rapporto, che si possono avere con una persona a quello con un animale...un animale non pensa e non parla, è uno "strumento passivo" per il "nostro bisogno" di coccolare, di trasferire tenerezza..con un "umano" per creare un uguale interscambio affettivo è necessaria un'integrazione psicologica molto approfondita, necessita una "sintonia d'onde" molto complicata...è anche discutibile se certe forme di "addomesticamento" degli animali possano considerarsi "amore", o non piuttosto una violenza sul loro naturale "istinto di libertà"...basta pensare a certe "bestioline" bardate come fossero dei "deficienti"..non credo che sia il massimo dei desideri delle "bestioline" essere vestite come se fossero degli "umani"...penso che chi ama sia portato ad amare indistintamente "uomini", animali e tutto ciò che è puro e non corrotto...ma, tanto per fare una distinzione, che apparirà un pò empia, nel caso di una donna "può" amare dieci gatti o dieci bambini ma "un solo uomo"...quindi in quel contesto il "suo campo d'amore" è già molto limitato, vietato...qualsiasi gatto, o anche bambino, può andar bene per l'espansione delle sue tenerezze, ma ovviamente non qualsiasi uomo...penso che il "campo dell'amore umano" sia troppo "chiuso" e vincolato a convenzioni e leggi, anche l'amicizia non è amore, è qualcosa di molto bloccato, sempre da convenzioni e leggi...è la normalità, magari è "giusto" che sia così, solo che penso che per capire gli "effetti" sia necessario andare molto in profondità sulle cause, altrimenti è ozioso, se non ridicolo, interrogarsi e stupirsi rispetto all'andamento di certe cose...ma appunto lo penso un campo minato in cui è difficile addentrarsi e forse ho scritto solo delle "mostruose eresie"...
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Sentite......secondo me, questo "ripiegare" l'affetto mancato su di un animale nella maniera più eccessiva (stiamo parlando di dare, addirittura, un bacio ad un cane, come si era stato detto all'inizio da pino), non è che una moderna manifestazione di una, ahimè, sempre più diffusa difficoltà sociale...una vera è propria "malattia", definirei...e sto parlando, della sempre più angosciante incapacità di instaurare un rapporto con l'altro sesso!...
Roba da ricerca universitaria!!! :o
La cosa buffa, è che di questo problema se ne parla sempre poco (se non addirittura mai!...e forse è più probabile), ma ciò non toglie il fatto che si nota in maniera evidente, una scoperta incapacità di accogliere, senza pensieri scettici, le emozioni dell'altro, turbate, probabilmente, da un aumento in media di "stronzaggine" nella società (e per questo non posso dare torto :))...
Insomma, parlo ovviamente da maschio, in voi donne oggi (in senso generale, e non accuso nessuno sia chiaro :)), non dico che siete le principali responsabili, e non dico che non avete tutti i torti per ciò che ho detto prima, ma si è diffusa una sorta di barriera di scetticismo che rende la comunicazione difficile sin dal primo incontro! (cioè, capiamoci)...sempre, ovviamente per le solite domande della serie: sarà la persona giusta? che tipo è? cosa cerca in me? sarà un cretino?..cioè prima ancora di aver detto ciao! Con l'aggravante, ovviamente, che se sei più brutto della media...vabbè lasciamo stare ;D
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C'è come una sorta di attrito, di blocco, che rende difficile ancora sul nascere la comunicazione, semplice e naturale, dei pensieri...
E, credetemi, ciò non è bello, anche perché, se magari all'inizio uno parte convinto, motivato, ben sperante di non fare cazzate :) poi con quei mattoni davanti, li fai ugualmente per l'imbarazzo che si crea...come se uno dovesse fare una partita a scacchi...Cioè, ohuu!!...e poi si capisce che c'è difficoltà di comunicazione o tutte quelle cose li...l'amore è difficile? certo che di spalle e con occhi e pensieri da psicologa e difficile sentire l'amore!... (vedi il film "Hitch")
Comunque, come ho detto prima, in parte e dovuto per un calo della qualità media della società che ci fa rendere tutti un po' scettici...
Ma cerchiamo di mostrare un po' meno i denti se no, ci ritroveremo a baciare cani per il resto dei nostri giorni!...
E con questo chiudo qui.......................................?? ;D
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danilo marletta e michele serri!!!prossimi lettori e lettricidel topic,vi consiglio caramente di leggere i loro interventi...anzi tutto il topic fin dall'inizio...la cosa si sta facendo INTERESSANTE!! in quanto si sta andando al nocciolo del problema..Bravi ragazzi!!!
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Io noto, da parte delle ragazze, una sorta di allontanamento dal problema...perché non lo affrontiamo realmente, senza nasconderci dietro riflessione scontate (ed evasive direi anche :)) sull'affetto che si "potrebbe" dare agli animali, e pensare, invece, a quello che sta accadendo realmente tra di noi umani (visto che questo siamoe non cani, gatti, serpenti, bratte o via dicendo...ma solo esseri umani e con tutto il rispetto per gli animali), senza cambiare discorso dicendo (come già si è fatto tra l'altro) che "potrebbe essere solo un momento", poi passera...anche tra gli animali succede questo (vero Cri?..:))...ma siamo seri?
Ma, veramente le diciamo queste cose?
Qui non si sta parlando degli animali, dell'affetto che con tanto amore gli si può dare...povere bestiole sono così tenere, ci mancherebbe altro, già che c'è chi li tratta male...
Qui si sta parlando del progressivo isolamento dell'uomo...del sempre più grande divario che si sta creando tra uomo e donna che per metterli assieme c'è bisogno di un ponte!...
Signori, la calamita si sta arrugginendo! non si attirano i poli!! :)
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Io noto, da parte delle ragazze, una sorta di allontanamento dal problema...perché non lo affrontiamo realmente, senza nasconderci dietro riflessione scontate (ed evasive direi anche :)) sull'affetto che si "potrebbe" dare agli animali, e pensare, invece, a quello che sta accadendo realmente tra di noi umani (visto che questo siamoe non cani, gatti, serpenti, bratte o via dicendo...ma solo esseri umani e con tutto il rispetto per gli animali), senza cambiare discorso dicendo (come già si è fatto tra l'altro) che "potrebbe essere solo un momento", poi passera...anche tra gli animali succede questo (vero Cri?..:))...ma siamo seri?
Ma, veramente le diciamo queste cose?
Qui non si sta parlando degli animali, dell'affetto che con tanto amore gli si può dare...povere bestiole sono così tenere, ci mancherebbe altro, già che c'è chi li tratta male...
Qui si sta parlando del progressivo isolamento dell'uomo...del sempre più grande divario che si sta creando tra uomo e donna che per metterli assieme c'è bisogno di un ponte!...
Signori, la calamita si sta arrugginendo! non si attirano i poli!! :)
parole sante Danilo!Parole sante!
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Credo che la comunicazione tra uomo e donna (il discorso si è spostato, mi sembra fosse partito dalla comunicazione in assoluto tra umani, o sbaglio?)sia sempre stata difficile, per sua stessa natura.Forse funzionava ( ???)quando l'uomo arrivava, tirava una gran clavata in testa alla donna, la trascinava nella caverna per i capelli, e da lì vivevano felici e contenti...(sicuramente di più lui, ma questo, in molti casi, continua;D)Siamo indiscutibilmente diversi.Proprio emotivamente, come forma mentis, aspettative,livelli di dialogo.Una volta c'erano ruoli prestabiliti, tutto era sicuro, scontato.Una supremazia nel potere per l'uomo, nella gestione familiare per la donna.Nessuno si sognava di mettere in discussione certi parametri.E, se non sbaglio,ai canoni della bellezza doveva rispondere la donna,altrochè...Anche negli scambi affettivi, c'era il ruolo maschile forte, un po' distante, che non si lasciava andare a debolezze e centellinava la tenerezza.. quello femminile accogliente, che non osava chiedere come e quanto avrebbe voluto essere amata e si rinchiudeva nei sogni, per sfuggire a una realtà poco soddisfacente.Chiaro, per semplificare, si generalizza!Ora certe esigenze sono cambiate, da entrambe le parti.Ma credo più per la donna.Esige, poichè ha acquisito un ruolo più attivo nella società, è indipendente economicamente..cerca quello che davvero vuole, non si adatta a ripieghi.Piuttosto sta sola, con un gatto o un cane ::)Salvo scatenarsi quando ticchetta l'orologio biologico...perchè il ruolo materno è indiscutibilmente suo, e a un certo punto non è più realizzabile.E allora,lì, si ritorna spesso ai vecchi tempi, e si chiudono gli occhi su molte cose....(lo so sono prolissa.... ::)continua)
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Prolissa parte due.... :)
All'uomo,certe richieste femminili non sono mai andate e non vanno giù.Certe esigenze affettive sono sempre apparse "noiose"...certi desideri di vicinanza..."soffocanti", certe domande tipo:a cosa pensi? angoscianti e incomprensibili (chissà perchè..hahhahaahha)
Beh, alla donna non va giù la tendenza maschile all'eclissarsi, a tutti i livelli, soprattutto nel momento meno adatto.O quando tenta di instaurare un discorso (eh..di certo molesto e superficiale :-X)con una specie di involucro dalla forma umana, che emette solo...uhm..eh sì...già..ipnotizzato da raggi nocivi (quelli di una scatola luminosa che uccide il dialogo molto più di una raucedine fulminante)...
Ma agli uomini il tempo non impone scadenze....
E non mi dite che con una donna "un po' più brutta della media"...l'uomo sia tanto clemente!
Naturalmente sto scherzando, per sdrammatizzare un discorso che richederebbe ben altro approfondimento.... :-\ :-\
La ruggine, tra i poli della calamita, non si crea solo da una parte!I ragionamenti, al primo incontro, li fanno tutti, e continuano a farli..C'è paura di soffrire, di "darsi"...Così, a volte la scappatoia affettiva di una bestiole sembra la soluzione per sentirsi meno soli, appagando quel desiderio di accudire innato, e si chiudono, anche solo temporaneamente, le porte...
Sbirciando dalle fessure, però ;)
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bè devo dire carissima marina che so molto dolce,educata e sensibile e...molto carina,eheheh che chiaramente il discorso si stà estendendo...ma forse perchè tra le righe,fin dall'inizio era implicito un certo discorso.
le donne brutte escluse?non credo...esse anzi per un maschilismo purtroppo radicato,a volte venivano scelte come mogli e madri per mettersi al sicuro da eventuali corna di una invece bella moglie(mentre le belle o si facevano scegliere(si fà per dire..altro argomento) da uomini facoltosi ecc.o erano destinate al ruolo "d'amante nell'ombra.
Oggi trovo che la donna raggiunta una emancipazione auspicata giustamente,"detti legge"nei rapporti fra uomo e donna.
l'esclusione è sempre esistita...una volta il cagnolino da compagnia era per donne sole ma abbienti..ora l'animale a volte sottolineo a volte...veramente esclude altri esseri umani a prescindere dal sesso.
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ma continuando il discorso la "donna in genere se ricca faceva opera di carità stando anche vicina a chi aveva bisogno...adesso che può scegliere e giustamente..ecco che mancano a certi uomini,le attenzioni" delle donne.
bisogna aimè per attirarne l'attenzione,esser:belli e già contesi da altre..
non ci si accontenta più dell'ometto ridicolo ma affettuoso e che adorerebbe la donna.Questa cerca piuttosto "l'uomo bello & di successo" accontendandosi a volte del ruolo d'amante o addirittura vista la nuova morale dell'uomo-amico da usare e gettare (sessualmente parlando) non stò generalizzando,vi saranno casi considerati anomali ormai?spero di sì.
forse questo pensiero che pare condiviso dai poeti sopra,per di più da dei ventenni,può sembrare sorpassato e "troppo"romantico?Viva Dio spero che ritorni il romanticismo e la modestia di comportamento più umano ed altruista...un abbraccio a tutte le donne naturalmente.
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Certamente "siamo" emotivamente, o culturalmente?, diversi...ma "nel normale confronto" di questa diversità, ce n'è una che appare completamente negativizzata, mentre l'altra completamente "congrua ed opportuna"...non è possibile magari che possa esistere un ridimensionamento di queste distanze, a favore dell'uno ed a scapito dell'altra, verso un "centro comune"?...il dialogo era iniziato dalla considerazione se si potesse pensare "normale" un certo attaccamento verso gli animali che certamente è andato molto diffondendosi negli ultimi anni, poi la considerazione che questo tipo di attaccamento caratterizzava specialmente la "parte femminile della società", ha deviato il discorso sulla comunicazione-rapporto uomo-donna...che credo comunque fosse l'intento implicito del proponente di questo topic, cioè Pino, ma questo giustamente lo può dire lui...non potrebbe anche essere che certe "esigenze affettive" siano effettivamente noiose e soffocanti?
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ma più che altro non può essere che dietro di queste ci sia un "eccesso di possessività ed in fondo di dominio"? e questo specie quando le donne "amano" veramente?...la questione posta in quel modo appare un pò insindacabile, come se una parte dovesse interamente addivenire alla ragione dell'altra...non ci sarebbe forse l'opportunità di un'autocritica più generale e collettiva? che ridimensioni un pò tutti i ruoli?...certamente "l'aspetto estetico della donna" condiziona enormemente, poi dipende da uomo ad uomo, in genere si "sposano" le belle ed anche le brutte, il rapporto dell'uomo con la donna, se un uomo esce per la prima volta con una donna e poi incontra degli amici la prima cosa che questi gli chiedono è "com'era? era bella?", e penso che questo succeda sempre, immancabilmente, e spesso questo, anche se magari pensa che "non era bella" risponde si "bella, bella..."...poi magari si vergogna a farsi vedere insieme...penso che questi siano forti condizionamenti sociali, e l'uomo vive molto di più di apparenze esterne, di consensi esterni, di quanto non succeda alla donna, che in altri ambiti ha comunque i suoi e probabilmente non meno forti...per esempio qual'è la prima domanda che farebbero delle amiche dopo il primo incontro con un uomo?...
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dentro una evoluzione, una liberazione da questi schemi e condizionamenti, credo che la vera bellezza stia nell'anima di una persona, potranno anche sembrare discorsi ridicoli, puramenti ideali, specie in quest'epoca di "trionfo dell'apparenza"...ma poi il vero rapporto, se non è semplicemente "epidermico", avviene con i pensieri, le parole, la conoscenza e penso che nello spazio di "conoscenza intima" anche la più "brutta delle bruttezze" possa diventare la più "bella delle bellezze", peccato che poi magari tutto questo subisce lo "assalto della socialità" e che serva essere molto padroni delle proprie sensazioni per non subirne i condizionamenti...non penso sia così "categorica e certa" la discriminazione subita dalla donna nella storia, ossia indubbiamente c'era, era una "non-persona", ma in certi tipi di società è quasi meglio essere "non persone" che persone...ma secondo me l'oppressione e lo sfruttamento, in modi diversi, era specialmente fra ricchi e poveri ed umili e potenti, e dentro questo contesto c'era anche quella dell'uomo sulla donna, ma più che rimproverare questi eventi allo "uomo del presente", come se lo "individuo maschio" attuale, che non centra nulla, dovesse far le spese per tutto quello che hanno fatto le generazioni precedenti, non sarebbe magari più opportuno rivolgere queste sensazioni per esempio verso la chiesa, che è certamente stata, e secondo me lo è tuttora, una delle più grandi istituzioni antifemministe della storia, e mi sembra di notare che spesso sono le donne le più accorate nel sostenerla...ma dicevo che l'oppressione allora, non è che adesso non ci sia, era a tutto campo, e chiedo se per esempio nel 1915-18 o nel 41 fosse stato meglio essere uomini che andavano a morire sul fronte o donne che, seppure con tanti disagi, certamente rischiavano molto meno la vita?...
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non penso che un rapporto di soggezione della donna come quello che poteva esistere nel passato, nessuna delle due parti potesse vivere con "soddisfazione", che soddisfazione può esservi in un rapporto di dominio subito e agito?..poi c'è un aspetto che sento importante, in fondo sembra che tutto sia "predeterminato" e che non esista nessun "merito o colpa" in quel che si è...una donna nasce "donna" ed ha un certo tipo di caratteristiche, seondo me più culturali che innate, un uomo nasce "uomo" ed ha altre caratteristiche, sempre più culturali che innate secondo me, se una donna nascesse "uomo" certamente sarebbe in tutto e per tutto uguale a quell'uomo, non è che il vero problema-mistero stia nel superare, attraverso la "ricostruzione" di sè stessi, quell'appartenenza ai ruoli?..poi prevalentemente, oggi spesso anche da sole, sono le donne a costruire l'identità anche degli uomini, come mai non cercano di farlo in modo diverso? o forse non è possibile?...sono anch'io estremamente prolisso e cesso così questa prolissità anche se potrebbe continuare, poi che male c'è nell'essere "prolissi"? ma penso sia impossibile non esserlo per andare a fondo delle cose...
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in quel che si è...una donna nasce "donna" ed ha un certo tipo di caratteristiche, seondo me più culturali che innate, un uomo nasce "uomo" ed ha altre caratteristiche, sempre più culturali che innate secondo me, se una donna nascesse "uomo" certamente sarebbe in tutto e per tutto uguale a quell'uomo, non è che il vero problema-mistero stia nel superare, attraverso la "ricostruzione" di sè stessi, quell'appartenenza ai ruoli?..poi prevalentemente, oggi spesso anche da sole, sono le donne a costruire l'identità anche degli uomini, come mai non cercano di farlo in modo diverso? o forse non è possibile?...
no, sono daccordo con la diversa biologia femminile e maschile. diverse le sinapsi del cervello! e questo mio malgrado! ho sempre sostenuto che tutto era dovuto all'educazione e mi sono dovuta ricredere. sia come ex "ragazzino" scugnizzo mancato, che come madre, che come lettrice di qualche saggio medico o psicologico.
credo che la sfida del tremila sia non porsi più in maniera da rinfacciarsi il passato, anzi, sia quella di accettare e saper gioire delle diversità di sesso, credo, religione... riguardo gli animali, bhe, mi vengono in mente i pastori sardi!!!!! perchè isolati. e se fosse vero che sono le donne che si rifugiano negli animali, è forse per il loro istinto materno, o forse per la mancanza (ancora spero-per educazione) del paterno. è più facile prendersi cura della macchina che non muore se la lasci un giorno! non ha cure pressanti di orari la moto! e poi le donne amano complicarsi la vita!!!
rispetto i belli ed i brutti credo che siamo a pari. si prendono i belli perchè sono merce in senso di possesso! molto socialmente adatto il possesso nella modernità. più triste è l'usa e getta!
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Può darsi che sia come dici tu e che "tutto" sia "irrimediabilmente innato", per poterlo forse appurare sarebbe necessario tentare un percorso pedagogico che potesse "partire da zero" il che immagino sia impossibile...ma penso comunque che non si possa negare che esiste "nell'essere donna od uomo" un più o meno vasto margine di culturalismo su cui forse si potrebbe abbondantemente agire, o no?...in fondo "amare i belli", e questo vale per uomo o donna, che "amore" è? in realtà si "ama" il "piacere" che se ne ricava per sè stessi e l'involucro della persona e non la persona in sè...anche con un bambino può succedere la stessa cosa e se è "bello" lo si "ama" di più e se ne è più fieri...ho l'impressione che "l'usa e getta" sia più diffuso di quel che appare, tanto è mistificato di retorica, ed anche il campo dei rapporti, delle relazioni affettive, non sfugga molto alle regole del più frettoloso ed insensibile consumismo..troppe cose ed abitudini concorrono a trasformare lo "uomo" in un oggetto...
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riguardo gli animali, bhe, mi vengono in mente i pastori sardi!!!!! perchè isolati.
cosa vorresti dire carra mia,che i pastorri vanno a letto con le peccore?
guarda che non è vvero haòòoffesso mi ahii(diglielo anche tu cara...bheeee)scherziamo naturalmente...
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Michele, io ti ho seguito fino ad un certo punto ed ero d'accordo in quello che dicevi, ma poi mi sono perso e alcune cose non le ho condivise...
Le donne, in anni passati, hanno davvero vissuto una condizione di sottomissione da parte dell'uomo, in uno stato di inferiorità, rispetto alla presunta superiorità del maschio, e di ciò gliene do atto, è insindacabile, sebbene questo, però, non deve essere motivo di giustificazione di certi comportamenti odierni, perché l'uomo di oggi (mischinazzo!) :), non ha fatto proprio nulla e penso che sia passato un bel po' di tempo dal periodo delle coppole e delle lupare ed, inoltre, da quel momento, avete anche ottenuto diversi successi con le proteste femministe e mi sembra che, ormai, ci sia la più completa parità...ma cmq...
Per quanto riguarda la diversità tra venere e marte, non credo che ci siano dubbi...sono proprio due pianeti diversi! ;D
E poi, se qualcuna vuole fare il maschio che lo faccia purè, nessuno può togliere la libertà di agire e poi siamo civilmente due categorie con gli stessi diritti quindi...(io, però, credo di rimanere nelle mie!...:))
Insomma, ci sono delle cose in cui non sono d'accordo...
Il punto, adesso, care ragazze, è un altro: si è parlato, anche, del problema sociale del "belloccio" (bella questa..."problema belloccio"! ;D), però, in fondo, non ha valore, perché siete voi stessi che ogni volta dite che volete l'affetto, la sensibilità, il romanticismo (vero leaf?) e poi lo cercate nelle persone che hanno lo stesso livello di sensibilità di un cadavere ed un cervello con un unica interfaccia dedicata solo a sparare piriti :) (scusate, ma penso che un problema terreno, non lo si possa risolvere facendo retorica in un salotto, perché potresti non arrivare mai al dunque e si diluisce il problema) e, poi, vi lamentate che gli uomini sono tutti rozzi: e certo, li cercate apposta!...
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Ma il fatto sbalorditivo, è che voi lo sapete che quelli hanno la testa di una criceto cretino e che magari le persone dolci vi girano davanti...però...scegliete sempre il belloccio e poi, però, date la colpa anche a noi, in linea generale, dicendo che non siamo abbastanza sensibili...(non è pazzesco?)
Ragazze, aprite un po' gli occhi, sbloccatevi, cercate di dare un po' più di valore a certe persone che vorrebbero solo farvi felici.
Non so per quale strano motivo, voi tendiate a scegliere i criceti cretini :)..forse perché sono come un possesso, c'è l'hai ed è sicuro e non ci sono rischi (a tasso zero, come un auto :))...mentre la persona più cara, potrebbe compromettere rischi come l'instaurazione di un rapporto più solido che mostra, proprio per la sua complessità, molti punti interrogativi come, per esempio, la scoperta, successiva, che la persona in questione era sbagliata, con le sue conseguenze...
Paure, ovviamente, diffuse sia per la natura della donna, e sia per fattori sociali esterni, dovuti ad una riduzione della qualità della società...
Quest'ultimo dato però, fate attenzione, non è certo, potrebbe anche non avere fondamento, ma è la stessa aspettativa di ciò che trasmette lo stesso effetto e che spinge alle ragazze a dire, quando trovano la persona buona e sensibile: Ma allora esistono le persone così! oppure: Sei una persona straordinaria!...e il che, fa capire quanto abbiano svalutato le persone che vivono in questa società (ritorno allo scetticismo, al muro di mattoni in ceramica coibentante :)) e quanto, invece, loro stiano sbagliando...Non è colpa nostra, ora ripeto: dovete solo aprire un po' di più il vostro cuore e di credere di più nelle persone che vi porgono il loro sorriso con amore, e nel loro valore...
Anch'io sono un po' prolisso ma cerco di dire tutto ciò che sento...(perché si nota?) ;D.
Tanti saluti
Ed un affettuoso abbraccio, a tutte le donne di questo sito!
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Michele, io ti ho seguito fino ad un certo punto ed ero d'accordo in quello che dicevi, ma poi mi sono perso e alcune cose non le ho condivise...
magari non mi ero spiegato bene, non intendevo negare un secolare "asservimento" della donna all'uomo, solo inserire questo dentro un generale sfruttamento storico che ha sempre caratterizzato i rapporti umani..perchè credo sia fuorviante isolare l'asservimento della donna da quello più generale, cioè dei potenti sui deboli e degli sfruttati sugli sfruttatori..esistevano anche gli schiavi, le piramidi in Egitto immagino le abbiano tirate su gli uomini..ho l'impressione che questa categoria di contrapposizione, sostanzialmente fra sfruttati in modo diverso, serva soprattutto agli sfruttatori per continuare nella loro "opera", secondo il classico "divide et impera"...credo che le donne dei "ceti più elevati" non vivessero livelli di "totale abbruttimento", questo si può derivare anche da molti romanzi...ma è un'opinione...
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Le donne, in anni passati, hanno davvero vissuto una condizione di sottomissione da parte dell'uomo, in uno stato di inferiorità, rispetto alla presunta superiorità del maschio, e di ciò gliene do atto, è insindacabile, sebbene questo, però, non deve essere motivo di giustificazione di certi comportamenti odierni, perché l'uomo di oggi (mischinazzo!) :), non ha fatto proprio nulla e penso che sia passato un bel po' di tempo dal periodo delle coppole e delle lupare ed, inoltre, da quel momento, avete anche ottenuto diversi successi con le proteste femministe e mi sembra che, ormai, ci sia la più completa parità...ma cmq...
hehheheh!
magari!!!
beata gioventù! (scherzo)
che ancora non si è scontrata con il lavoro, la famiglia, i doveri sociali e familiari, la politica, il far carriera... hehhehhe
ti assicuro che anche adesso gli uomini si danno un gran da(mala)ffare.
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certo!!!Michele e danilo sono giovani e...puri,incontaminati dal punto di vista che descrivi cara marna...ma ricorda...sono sempre stati i giovani che hanno rivoluzionato le idee...ben vengano tali idee...
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certo!!!Michele e danilo sono giovani e...puri,incontaminati dal punto di vista che descrivi cara marna...ma ricorda...sono sempre stati i giovani che hanno rivoluzionato le idee...ben vengano tali idee...
certoooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!
via libera!!!!!
devono!
cambiare qualsiasi schifo abbiamo fatto. (e credo molto!)
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ragazzi miei secondo me siamo arrivati in una realtà sociale degradande e molto triste....si è vero prima la donna era una schiava..ora ha preso il piede con tutto il corpo..........vedo con tanta delusione e preoccupazione la nuova gioventu' persa in cose futili ed insignificanti...pensano già al sesso a 10anni, si spinellano anche prima, la violenza la prima cosa anche nei cartoni...ecc...capite a cosa mi riferisco... ed io che dovrò mettere al mondo un figlio penso: ma in che cavolo di mondo lo faro' vivere?mah....che tristezza....
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ragazzi miei secondo me siamo arrivati in una realtà sociale degradande e molto triste....si è vero prima la donna era una schiava..ora ha preso il piede con tutto il corpo..........vedo con tanta delusione e preoccupazione la nuova gioventu' persa in cose futili ed insignificanti...pensano già al sesso a 10anni, si spinellano anche prima, la violenza la prima cosa anche nei cartoni...ecc...capite a cosa mi riferisco... ed io che dovrò mettere al mondo un figlio penso: ma in che cavolo di mondo lo faro' vivere?mah....che tristezza....
cara oceonogaga...hai ragione...ma io spero per tutti "giorni migliori"mondi puliti,un mondo di pace e giustizia...perchè l'uomo,in fondo...ama queste cose
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Gabriella...
In mondo dove non vi è certezza di nulla e dove l'unica cosa che possiamo controllare sono le nostre scelte, che esse siano giuste o sbagliate. Questa possibilità che noi abbiamo, ci da il dovere di pensare bene e cercare di fare le scelte giuste...oggi.......perché è li che noi abbiamo la libertà di scegliere per un domani in cui non abbiamo conoscenza, ma che possiamo cercare di renderlo favorevole.
Siamo piccoli...si può sbagliare...il mondo può essere brutto...ma bisogna saper affrontare il tutto con la mente, senza farsi sopraffare da essa, per una vita migliore...per una propria vita migliore...
Non si può sperare che il mondo cambi ma piuttosto dobbiamo essere noi ad affrontarlo con la giusta forza...
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Ho riletto il topic dall'inizio.. bene..sul discorso uomo-donna(che pare sia il nocciolo del problema posto, quello sull'affetto verso gli animali) concordo con Danilo per molte cose (pur essendo una, diciamo così, femminista sfegatata!!): molte volte noi donne andiamo a cercarci i rincretiniti senza cervello, abili a destreggiarsi tra le ragazze, abili ad ammiccare e..ahimè, a prendere sgradevolmente in giro..non è un concetto e un comportamento assoluto, però spesso succede..e finiamo a piangere e a cercare la consolazione degli amici..riguardo al nostro porci in testa mille domande, almeno per esperienza personale, credo dipenda da quello che è successo in passato, dal dolore provato, dalla paura che qulacosa di spiacevole si possa in qualche modo ripetere!non credo però che il nostro comportamento abbia comportato un isolamento dell'uomo..forse siamo ultimamente attente alla nostra libertà, alle nostre conquiste, ai diritti conquistati dopo decenni di lotte..però questo ha semplicemente portano al nostro "saper vivere non in funzione dell'uomo"..Che vita era in fondo prima quella della donna segregata in casa, quella della donna a cui veniva sottratta qualsiasi libertà sociale innnanzitutto??!!! E non credo proprio che tutto ciò nel tempo abbia portato all'allontanamento della donna, all'affetto da lei riversato sugli animali..sarebbe sbagliato, in effetti, escludere qualsiasi altro tipo d'affezione (qll verso l'uomo soprattutto) perchè si possiede un animale..ma non credo che chi possieda un animale non sappia offrire nulla di concreto alla gente, niente di soddisfacente.. Leaf chedo abbia detto bene.. E poi la nostra diversità sta nel profondo secondo me, anche se l'educazione gioca un ruolo fondamentale..
l'importante però è la coalizione, la fusione di pensieri e forze, per cambiare, come dice Danilo, per affrontare il tutto con le giuste misure e precauzioni..
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fateci caso..in TV dopo la politica e i politici, le bellone di turno con i loro magnaccia è la volta degli animali (seguono poi incidenti e catastrofi varie naturali e non...)...
io adoro questa "umanizzazione del cane"...visto che come uomini abbiamo abdicato in favore delle "bestie".
La bestialità, "in fondo", che cosa è mai veramente se solo noi la vediamo e nessun altro?
o no?
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Che io adori gli animali, e in particolare i gatti, non è un mistero...Trovo in loro la spontaneità e la sincerità d'intenti che purtroppo fatico a intravvedere in molti esseri umani. Non solo, ho raccolto più comprensione e vicinanza emotiva e compagnia dalla loro presenza silenziosa che da molti pseudo amori e/o pseudo amicizie umani.Sfortunata? Prevenuta? Può darsi.Ciò non toglie che, come Francesca, creda che il patrimonio d'amore, in noi, sia infinito (potenzialmente)e che il mio lo doni senza barriere a ogni essere vivente, a due o quattro zampe ;D
Sì, la domanda di partenza in realtà è un po' paradossale...
Io penso che possa anche essere rovesciata :chi non ama gli animali, è in grado di amare gli esseri umani? Sono un po' estremista, lo so...
No, chi non riesce ad amare gli animali, non può amare l'umanità...sono d'accordo con te...e rilancio la provocazione. Non sarà che molti di noi riescono ad essere sinceri e limpidi solo con gli animali...?