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Le 2900 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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oh sommo poeta tu che fosti esiliato nella folla delle fazioni della Firenze antica
tu che scrivesti versi miracolosi con le parole baciate da Dio
nella fatica dell’esilio hai creato il capolavoro della Divina Commedia
Firenze fu per te una lontana
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Son qui a lustrare l’eminente verso
del sommo vate sangue fiorentino
che ha invaso il mondo come un bugiardino
con sole stelle e luna e di converso
i mille cuori intrisi e l’universo
che vaga per il mondo ghibellino
col suo vagabondare. A lui mi
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La sera mi aspetta
mi presenta le stelle
e mi da la luna
come se fosse una scala
perché io possa salire
da loro che mi cercano.
Inciampo in una preghiera
un po’ nuova ma veritiera,
mi fa guardare la terra,
mi fa dire la parola guerra
e, mi sento
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Vivi uomo vivi
la luce della tua pace,
tu lo sai che
il cuore non tace
nell’arrida confusa luce
di un cercato temporale,
semina tu ovunque vai
i semi della gioia
del tuo vivere tutto.
Si alzeranno fuori
davanti alla tua strada
ed il cielo
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La luce si fa strana
la guerra è lontana
ma batte forte in petto
mi tormenta nel letto
mi carico di preghiere
e sogno chiari ricordi,
tornava nella mia corte
il soldato creduto morto
io bimbo avevo paura
della sua lunga barba
ma era dolce e
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Falsari, luminosi o brutali
gli uomini sono così,
dicono le sere e le notti,
ed io ascolto e tremo
mentre cerco e ricerco
nuova una luce,
non mi arrendo
la notte è lunga
mi contolla la luna,
mi cercano le stelle
e la campana delle
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Nasceva
sotto l’albero gigante,
il canto dei mietitori.
Stanchi del giorno,
accompagnavano uniti
con i loro occhi
il sedersi del sole
al di là del colle.
Nei loro visi rossi
c’era la pace
che andavano a gustare,
nel cielo passava
un altro
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Sembra quasi impossibile come la vita
presenti il conto di come abbiamo vissuto
sicuramente ha una memoria invidiabile
se può risalire agli anni della giovinezza
visto quanto ritorna in auge
quando l’anamnesi si fa largo tra le pagine
ricordando
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L’alba si inchina
davanti ai passi del vate,
una brezza leggera
gli regala,
un mare di versi,
un temporale
di colorati sentimenti
lo prende per mano,
e dolce e forte e amaro
il pensiero prende forma.
E’ amato, coccolato
dal giorno che con
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Incatenato tra la mente e il cuore
io cerco di spezzare le catene
di questa mia esistenza che mi tiene
legato a maglie strette al sognatore.
Nutrito dalle fiamme del furore
percorro spazi vuoti e strade piene
lottando contro il male e le sue
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Guidami oh musa, c’avesti cura del tempo,
affinché d’umani s’abbia sentore
e d’infinita gratitudine l’incedere.
Dammi la forza d’esserne degno,
nella piena coscienza d’un frutto più alto.
Ascolta il grido d’un’anima,
c’al plumbeo s’oppone
e dai
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Rivoli caldi, ancòra,
leniti da brezza marina
e l’afelio da lungi.
S’avvertiva un sano tepore,
d’ignari e cari ricordi,
ch’insieme sapevano
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...e mentre moriva un uomo,
rigati visi d’ inermi esseri,
con occhi e cuori spenti,
aspettavano il loro turno.
Bambini, ovvero le loro ossa
incrociavano sguardi di madri
nell’attimo del precipizio...
Oggi è come ieri, oggi.
Oggi è ancora
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Nelle ombre che vestono l’uomo
la più nera e cruda era lassù
là dove le Cattedrali grondano
dello Spirito che alza
questo essere, simile a Dio,
e, che aspira alla propria santità.
Là, l’errore si è fatto: dolore
violenza, vera pazzia e
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nel silenzio delle tue poche parole ti sei caricato con dignità il peso di una famiglia
non hai mai avuto un carattere facile ma ci hai donato la libertà di scegliere e di sbagliare
tu intrepido combattente che affronti con coraggio una difficile
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Io che vivo
la bellezza del cielo
sempre, poi finisco
parlando dell’uomo
e, triste mi sento nullo
perché non so cosa dire,
quello passato, uomo
mi ha riempito di bellezze
che mi sono care,
solo a guardarle,
ma la notte mi dà
tutto il
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sento la lontanissima storia urlare dalle tombe antiche il pianto degli angeli
io mi ricordo voi prigionieri di un tempo in cui la luce fu oscurata dalla paura dello straniero
il tuono dell’umiltà ha frastornato il potere corrotto e inumano di un
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Dopo tanto cammino
non trovarono posto
per posare il capo.
Neppure una stalla
abbandonata.
Arrivati alla spiaggia
videro tanta gente
accalcarsi su una barca
di ferro.
Nemmeno lì
c’era posto per loro.
S’apri un buco
contro la sponda,
Jasmine
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Il mio vagare ha il cielo per traguardo
lungo è il cammino... passa per il cuore
ma parte dall’ingegno e il suo motore
se batte in testa giunge un po’ in ritardo.
Il mio vagare culla i suoi pensieri
rossastri come il sole del mattino
si invola col
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Rumoreggia nella notte
la paura di domani,
guardo le mie mani,
penso a mia madre.
Ho nel cuore l’amore
e le mani lanciano l’odio.
Padre del cielo,
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Il sole sorgeva
la luce saliva
i buoi al zovo
io bimbo alla semina
il papà a l’aratro
il fratello alla cavezza
non era un gioco
si seminava il pane
lo diceva papà
il biondo frumento
verrà dopo la neve
al sol leone
non potevo cantare
i
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Il corpo mio detesta
la poesia della notte fonda,
rottola nel letto disfatto,
mentre ancora
punge la voglia del sono.
Il tempo e la storia
stanno alla finestra,
con le spalle alla luna,
sussurano nutriti versi
ad un vate, che
disteso se ne
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Uomini
di ieri e di oggi
se ne vanno curvi
sotto il peso del vivere
cantano
trattenendo le lacrime
ridono
castigando il loro cuore
si sposano
e diventano padri
infrangono
le leggi dell’umana storia
che fa la guerra
mentre insegna la
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Su questa nostra terra
madre di tutti gli uomini,
tutti cercatori
di una pace futura,
ma sempre pronti
a fare una guerra.
Stagioni madri
di popoli guerrieri
tormentate da conflitti
sempri più devastanti,
a loro non resta
che sognare un
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 | Qui sulla scena faccio la mia parte
non primo attore semplice presenza
e recito la vita e la sua essenza
vecchio programma tra commedia e arte.
Le luci col sipario ed io in disparte
mi metto a raccontare l’esistenza
coi suoi problemi ciechi in
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| Strappato con le unghie
muore l’ultimo respiro.
Gaza non ha più anima.
Il malo seme penetra
si mescola, cresce.
La marea di veleno
sommerge vincitori e vinti.
Non si ferma.
La morte allo specchio
si fa bella.
Dove sei speranza?
Ciascuno la
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| La luna va in cerca
dei vati distratti
che non hanno
la pace che chiede
il loro vivere,
perché non trovano
un chiaro domani,
natto per loro
e scendono nell’abisso
e salgono
nella nuova luce
e cantano ad un passibile
forte vento
che tenga
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| Non inciampano le parole
se la storia ti cerca
se la mano ti guida
se la luce non ti manca,
e scendono
fiumi di perché,
cascate di domande
valli piene di risposte
ed il domani
ti aspetta e ancora
nascono
strade mai percorse
nuovi
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| Non fa certo parte di un disegno
quanto sino ad oggi sta avvenendo
colpevolizzare proprio non si addice
facciamo invece in modo di ponderare
e non poco nel nostro procedere ed eventualmente
tentare di cambiare quanto in programma
onde alcune cose
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Isso la vela... carico il ciarpame
orzando la mia prua sul mondo intero
e navigo nel buio del suo mistero
orme di mare senza porti e trame.
E poggio la polena col sartiame
sopra le acque in vista del sentiero
che a poppavia scarnifica il
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L’alba sio inchina
davanti
ai passi del vate,
una brezza leggera
gli regala
un mare di versi.
Un temporale
di colorati sentimanti
lo prende per mano
e dolce e forte
e amaro
il suo pensiero
prende forma.
E’ amato, coccolato
dal giorno che con
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2900 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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