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Le 7755 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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È arrivata la stagione
la più bella e assai gentile,
che col mese suo d’aprile
vuole tutti rallegrar.
La campagna ha già coperto
d’erba verde e vaghi fiori
dai molteplici colori
e odorosi come il mar.
S’alza tepido nell’aere
venticel di
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A rinverdire ad accrescere la fauna
che da anni dal giardino dal cielo si offre
alla mia vista passeri anatre in volo
rondini garrule in primavera vocianti
pronte alle partenze in quei cieli autunnali
merli piccioni bianco nere gazze il
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LA DOMANDA
Terra, piccola navicella,
naviga sola in spazi senza fine.
Fra mille stelle indifferenti alla sua sorte,
una, fornace ardente, vicina a lei,
dona luce, calore e vita.
Ruzzola grata attorno all’astro di fuoco,
inchino di omaggio eterno
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 | Un refolo dolce
reca il profumo
dell’erba grassa
che ho qui fra me,
come un saluto,
e rende il sentore,
prorompente e antico,
del risveglio
e di quella ragione,
senza un senso vero
e accessibile,
ma insopprimibile,
per cui muoversi
e
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Goccia su goccia,
danzan
nell’aria brumosa
i cristalli lucenti,
scendon
sul suolo ridenti
a baciare
la terra speranzosa
e ansante.
Soffice
la pioggia d’Aprile,
scaltra e decisa
penetra la coltre
e la nutre
in una delicata
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Al microscopio la vita
appar da sempre ignota,
ogni essere c’invita...
è come seguir la trota
che il fiume vuol risalir
per vita da ricreare,
il battere vuol apparir
sol per farci controllare
lo statico percorso
che trota non ripete,
il
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 | Risulta ancora vuoto il vostro nido
calda “cuccia” piange il mancante garrire
tutto si fa cupo
nemmeno il sole è capace d’illuminare il giorno
intemperie non l’hanno distrutto
pioggia e vento nel rispetto
ogni giorno sguardo si rattrista
sarà
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| "Ciao vate,
marzo ti saluta
da questo tuo sentiero
colmo di vita,
ci accompagnano
cento uccelli
che senti e non vedi,
solo lo spirito tuo
in te salta di gioia,
apri la porta,
entra nel pieno
di una primavera,
tu donale un canto
che mai ho
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 | Non crediate di fare brutti scherzi anche quest’anno
non ve lo perdonerei ancora pesa quel vuoto
non ne ho colpa è il mondo che va a rovescio
senza lasciare spazio a chi da più di cento anni
dovrebbe continuare ad abitare
odori fumi fanno da
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 | At dusk’s gentle close,
clouds kiss the treetops’ bows,
far off, a soft haze,
the sea’s bright face it sways.
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A thousand thoughts take flight,
in my mind’s fading light...
My hat I then release,
to bid my thoughts to cease.
.
"Wang Wei" soft
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 | Piccole con il cuore juventino volteggiano indomite
recandosi dove il tetto attende da anni
inquiline portatrici di tenerezza
significativo gioiello conforto per fanciulli
che a bocca aperta incantati lasciando aloni sui vetri
fantasticano ad
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| Mi è dolce l’andar
sui colli fra i vigneti,
lo spirito si alza
e la pace in me
si siede, aspetta amici,
mentre lo spirito lavora:
ha i piedi sul passato
lo sguardo nel futuro
cerca un sogno
per darle nuova vita.
Questo angolo di mondo
mi dà la
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 | Sentivo la primavera vicino
mentre lontano si zittiva il tuono.
Le rondini erano già in cammino
per saggiare l’aria e il vento buono.
Ma la voce non è oggi del vento
è del bosco il brusire,
del rivo lo scorrere lento
della stagione prima il
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 | Sorto è il sole
e i raggi indorano il giorno;
anche i pettirossi si levano in volo,
e ora il loro nido resta vuoto.
Culla il vento, il prugnolo.
Come braccia di mamma
dondola i rami
dolcemente, e le tenere
foglie verdi, pelle a pelle,
muove a
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Già si avverte nell’aria
della primavera la festosa impronta
nel il suo fresco respiro
e nel profumo del suo passo leggero.
Sui rami e sotto le gronde
Marzo prepara le feste dei nidi.
Le rondini intrecciano fili col cuore,
passeri e merli
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Turbinante vento di marzo
perde il senso della rotta,
funestando
ora a destra ora a manca
i rami gestanti
di nuovi germogli.
Così pure
i miei pensieri percuotendo,
li dilania a ventaglio
tormentando
le mie sensazioni.
Rapido e impetuoso
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Ma che bel numero è oggi fa pensare alla rosa
piccola appena nata con il suo bagaglio di petali
incita a quel m’ama non m’ama non lasciamola sola
seppure non sia il fiore prediletto per quel rito
margheritina non si adombrerà
a questo il cuore non
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Molti dicon che sei matto
e ti chiaman pazzerello,
ché fai prendere l’ombrello
pur se in cielo splende il sole.
Dicon poi che porti il vento
e col freddo un gran tremore
all’interno d’ogni cuore,
e di nulla tu ti doli.
Ma di te io son
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Non c’è suono,
la sera si conta le stelle
sulle dita e le ferite
sulla pelle
così buia
che lentiggini e capelli
si confondono.
Puro il mondo
solo nel sonno
sospira.
Purezza di occhi chiusi
d’innocenze cristalline
visionarie e
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E’ una pioggia sottile
un’idea primaverile
scivola tra mente e cuore
e si posa su quel fiore
noi che siamo sedentari
col lavoro in certi orari
non sappiamo più osservare
la natura e il suo campare
la stagione non è stanza
con schermo in
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Le grigie zolle s’inverdiscono nel caldo sole.
Fragili steli d’erba danzano nella dolce brezza
svelando curiose margherite
e gialle primule tra vanitosi giacinti.
Canta l’aria
profumo di minuscole viole e mughetti selvatici
è arrivata
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Marzo è un po’ distratto
a volte pure matto
più spesso ti canzona
e la stagione intona
dei fiori e degli odori
sui prati coi colori
nel cielo con le ali
con rondini postali
nel nido ormai imbiancato
del nuovo appena nato
che esclama a te
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Nuvole dense si affiancano
cercano calore
scaricano tristezze e delusioni
esalate da immensi oceani di lacrime pietose.
L’umanità palpitante di emozioni
cerca rifugio
come formiche in rapida ritirata .
Gocce
leggere come carezze
via via
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Zero, zero, zero
sono tre volte zero,
così fischiava il vento
nella notte della tempesta
e urlava e piangeva
con tuoni spaventosi
e cadeva nel fiume
e fuggiva sui monti
e poi rotolava
sulla mia dimora,
spaventato e pieno di paura
salivo e
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Piccolo è il volo tuo
un planare lieve
quasi una danza
al di sopra del suolo
che placido
rimane a guardarti
mentre volteggi da solo
fra le volute
del vento nel cielo,
appari e scompari
fra le fresche fronde
d’alberi antichi,
nel mentre
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Ha un bacio di cenere e stelle
un cielo bianco
che vuole esplodere di lacrime,
un mondo allo specchio
dove il buio incontra il sole
e la notte scivola via
cercando margherite
disorientate in una stagione
che a loro non appartiene,
le raccoglie
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 | Un alito ridesta i fiori bianchi
dei mandorli alle falde del monte
che domina la valle di fronte,
ma dormono gli ulivi ancora stanchi.
In questo risvegliarsi di natura
nell’aria c’è come qualcosa che manchi
quando l’alba espugna la notte
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Spazza via le soffici nubi
il vento furente,
e lascia spaziare il sole.
Frusta i rami e spazza via
le esigue foglie
e d’un balzo
è un turbine di polvere
ad ostacolar la vista.
-
- Metto in tasca le pietre pesanti –
Esclama un vecchietto
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Come un’aquila in volo
scruto le colline,
nelle valli sotto di me
mi perdo fra i prati in fiore
e i faggi, che su per i pendii
creano amichevoli fronde tra loro.
Il cielo attorno a me
si colora di azzurro,
mentre piccole nuvole
assumono
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Vento e gelo ho nella testa
e se poi m’adiro, neve,
ma ricorda che son breve
e ben presto me n’andrò.
Ma so pure che mi ami
per le feste che a te porto,
e per te son di conforto
pur se poi non ti vedrò.
Candelora e Carnevale
con il buon
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E’un vicolo stretto
dove corre l’inverno
dove soffia diretto
il gelo al governo
la corsa impaziente
ombra di carnevale
Valentino suadente
tra maschere
e sale
e’ un caffè
ristretto
trangugiato di fretta
con affanno
di getto
e una
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7755 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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