Visitatori in 24 ore: 8’587
555 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 554
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’342Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Le 537 poesie in esclusiva dell'argomento "Comicita'"
|
Ascoltando un motivetto
guidavo spensierato
cantando a squarciagola
anche se sgraziato,
curva dopo curva
ripeto il ritornello
imparato a meraviglia
e stampato nel cervello
Eseguo la canzone
in preda all’euforia,
seduto a quel volante
c’è
leggi
|
|
|
|
so povero so povero
non voglio consumare
perché non ho le lire
le lire per pagare
Riposo tutto il giorno
dal dì alla mattina
per conservar energia
e cavalcar apatia
non mi lavo il viso
l’ascella e la mutanda
per risparmiar l’acqua
che la
leggi
|
|
|
|
Quer giorno me venne un penziero strano,
de quelli pericolosi sul serio,
che la raggione te prenne la mano
e te regna su tutto er desiderio.
“Me vojo sentì vispa e giovinotta
sto senza amichi, e sto puro in penzione
l’idea ne la capoccia è così
leggi
|
|
|
|
| Altolocata nel ricco castello
stava una coppia di Alberobello.
Credevasi immune
a rogne e sfortune:
erano conti e c’era il castello.
Si scatenava rabbiosa in tinello
l’ex nobildonna di Alberobello.
Turbinio di setacci
e volavano stracci
gli
leggi
|
|
|
|
| Trovo assai grave che popolo ignori
che qui a Roma, in val di Nona
sian trentini a far che crescan pomi
al mondo conosciuti in accezione.
E frutta sì pregiata, assai squisita
orgogoglio sia in chi spaccia in altro idioma
e incisa al marchio
leggi
|
|
|
|
| Me vojo immagginà la dipartita
quanno che tutti strilleranno tristi
“Che disgrazia! E pure questa se n’è ita!”
Un groppo fermo drento ar gargarozzo
ce sarà er fracasso, la confusione,
la gente trista appresso ar carozzone.
Drento a la chiesa ce
leggi
|
|
|
|
| E mo che famo.?Senza Gigi non se po.
So triste e sconsolato de sta perdita improvvisa.
C’hai fatto o scherzo e mo sorridi.
Ma non è così te ne sei annato.
C’hai l’assato da soli, co sto monno difficile
armeno tu ce facevi ride! Ma ride così bene,
leggi
|
|
|
|
| Oggiggiorno li granni capoccioni
s’enventeno de fa le previsioni,
s’affannanno, se smicciano pensieri,
sti oracoli deveno sembrà veri!
Te dicheno che nevica e che piove
e tu dai retta a sti cocimelove
- perché nun voi rischiatte un bel malanno
leggi
|
|
|
|
Donzella dal fare procace
non sempre a tutti piace,
ma ella mai e poi mai tace,
insiste nel turpiloquio vivace
fin quando la gente soggiace
al suo parlare molto loquace,
poi un tizio, fermo e audace,
le si mostra con fare mordace
implorando
leggi
|
|
|
|
| Guida dei miei stivali
se proprio non sai niente
ma che t’impicci a fare?
In contenuti sobrio mal fornita,
inesattezze e abbagli
scarse le indicazioni e fuorvianti
di stantie ed obsolete informazioni.
Quel fare tuo gentile e premuroso
mi
leggi
|
|
|
|
| Con tutto il lor fragore, i megatoni
dell’arma distruttiva nucleare,
di fronte alla tempesta degli ormoni
si ottundono, si appannano; e affrontare
la donna mia mutatasi in bassaride,
(se mai qualcuno me l’avesse detto!)
richiede molto più che
leggi
|
|
|
|
| Lo studio matto e, a tratti, disperato
delle Scritture e dei paralipomeni
rivela nuovi aspetti del creato,
svelandone i mirabili fenomeni.
Se leggo da una parte che fu Adamo
la primigenia opera di Iddio,
e solo dopo suppliche, al richiamo
gli
leggi
|
|
|
|
| Accoglimi, Morfeo, fra le tue braccia!
Un cerchio stringe forte la mia testa,
la bocca arsa, bacio la borraccia
che mi accompagna nella notte mesta.
E’ pallida, imperlata la mia faccia,
rispecchia bene l’anima, che è pesta;
e "mai l’avessi fatto"
leggi
|
|
|
|
| Ti piacciono le balene?
Grosse e goffe,
trasbordanti ed eccessive
o curvy come si usa dire.
Ti piacciono i trichechi
con i loro denti sporgenti?
Forse allora l’hai trovata!
Tra le nevi norvegesi,
una balena odorosa di pesce
con lunghi capelli
leggi
|
|
|
|
Lassù in mezzo ai monti pieni di neve
sei persa tra il ruscello e le caprette
per arrivare da te è necessaria una slitta.
Mi farò prestare quattro robuste renne
autocertificate alla vecchia maniera
la firma tremolante di un matusalemme
funzionerà
leggi
|
|
|
|
|
Sciavo allegramente sulla neve,
d’un tratto s’è slogata la caviglia,
per giorni e giorni chiuso in quell’albergo
ho reso schiava tutta la famiglia!
Al mare, nel tornare verso riva
mi son sentito pungere ad un piede,
m’han tolto trenta spine dalla
leggi
|
|
|
|
Grigi quegli occhi e freddi come il ghiaccio,
l’ unica cosa bella di quel cane...
a ricordarlo, che fastidio immane!
Fezza era un Husky ed eccolo allo staccio.
Più che baffetti, un nero gran mustaccio
ornava il muso; e spelacchiate
leggi
|
|
|
|
La mi nonna ha un accenno di barba sotto il mento
e un groviglio di capelli d’argento
con un piccolo pettine li unisce stretti
quasi fosse che li ammanetti
La mi nonna ha un ruvido e grinzoso viso
che rende divertente e buffo il suo sorriso
ha
leggi
|
|
|
|
| “In urbe starai meglio assai, vedrai!”,
e mi condusse tra fumi e baccano,
in arie con fragranze di benzene ...
Io tacqui, e non convinto assecondai,
poi verso non bastava a contestare.
Ma stavo così bene, al casolare!
Fa tutto pel mio ben, fra
leggi
|
|
|
|
| “Guida dei miei stivali
ma che t’impicci a fare,
tu non sai proprio niente! ...
In contenuti sobrio e mal fornito,
inesattezze, abbagli,
e scarse indicazioni fuorvianti
su tutto hai dati obsoleti e stantii.
Con quel tuo far gentile e
leggi
|
|
|
|
| Cosa mi rappresenta
quel colore che porti in testa, che tu ostenti
con tanta sicurezza
Nemmeno i bambini della scuola materna
sanno osare cotanta sfrondatezza
ma tu a cinquant’anni
eterna fanciulletta
fai dell’irriverenza la bandiera della
leggi
|
|
|
|
| Madonna Caterina, sono sotto!
Affacciati al balcone e mi vedrai;
sapessi come sogno il tuo capello,
d’accarezzare a lungo la tua pelle!
Di cotte e crude ed anche delle belle,
ne faccio per vederti! Ora affastello
un po’ di legna, e quando mi
leggi
|
|
|
|
| Con mia sorpresa, morto, vedo Dio!
Eternità, spalancami le porte
del paradiso: entro pure io!
O avresti destinato un’altra sorte?
Se mi condanni ai fuochi dell’inferno,
commetti un’ingiustizia madornale;
perché dovrei bruciare, ed in eterno,
leggi
|
|
|
|
| A quel, sta il cacciator dirimpettaio
che gli augelletti adora e li pastura
con briciole che a festa son dolciumi,
e lui, crudo assassin ferisce altrove.
Bardato in armamenti esce al cortile
che par muovendo al fronte a
leggi
|
|
|
|
| Genesi
Il mondo l’ho creato un po’ per gioco,
sai quanto mi annoiavo a stare solo!
L’eternità è vasta, e mica poco;
vediamo, ora m’impegno, è il mio ruolo:
in fondo sono Dio e, poffarbacco,
è mia la pena e il dono: onnipotenza
(vuol dire che
leggi
|
|
|
|
| Tesoro, non è fame, è un languorino...
una voglia, qualcosa, non so dire...
è come un buco giusto nel pancino,
che proprio non so come, è da riempire...
che mi irrita e poi divento astiosa,
e non mi vuoi così, ma dolce e calma...
lo sai,
leggi
|
|
|
|
| Comunichiamo attraverso il solito programma.
Sintonizzatevi di buon mattino
sulla frequenza più alta
e, abbia inizio, la danza.
Musica, parole, notizie
oddio, dimenticavo la pubblicità
che chiarisce tante cose
a chi la segue con
leggi
|
|
|
|
| Che vita, che non spicca mai il volo,
mi sento sempre solo, e ci sto male;
neppure un animale, che disdetta,
magari una capretta o, cosa strana,
la gracidante rana per parlare...
devo accettare che divento matto;
è già fuggito il gatto sopra il
leggi
|
|
|
|
| Lo vedi che non suona, non c’è ardore
in queste tue poesie, non sei sincero,
la metrica, le rime, quale orrore!
Nessuno più le usa, per davvero!
Insomma, non capisci che è migliore
l’accapo, il verso libero, il nitore
dei sentimenti espressi
leggi
|
|
|
|
| Non manca mai a nessuno quell’amico,
ridendo or ve lo dico, deficiente
a cui non basta niente; e niente cerca
quel sordido importuno che l’intrico,
che qui lo maledico, ed ampiamente!
E quotidianamente noi si alterca
per quella sua ricerca
leggi
|
|
|
|
| Non so proprio dove stare,
senza aria e senza pace
è come essere all’inferno
manca solo della brace
Le gambe non mi reggono
sento che non ce la faccio
mi chiuderei dentro al frigo
mi sento proprio uno straccio
Chiudo tutte le finestre
accendo
leggi
|
|
|
|
|
537 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
|
|