«Sempre bello leggere le tue poesie con protagoniste Afroditi Dark di amori impossibili e tormentati.» |
Inserito il 04/08/2024 da Giorgia Spurio alla poesia ""Imparo ad amare"" di Stefano Drakul Canepa |
«Stile unico e riconoscibile. Non ho visto il nome sulla homepage ma l’occhio è caduto sui tuoi versi. Ed è poesia.» |
Inserito il 19/12/2021 da Giorgia Spurio alla poesia ""La tomba del cielo"" di Stefano Drakul Canepa |
«I poeti sanno cogliere dove ad altri sfugge: cogliere dolori e speranze, meraviglie e sofferenze. Stiamo vivendo la tristezza di un momento storico che ci tiene lontani ma allo stesso tempo vicini per le emozioni contrastanti. Nel silenzio della nostra solitudine, da cui molti fuggono, siamo costretti a fare i conti con le memorie, con le colpe e con i perdoni lasciati in sospeso, soprattutto riguardanti noi stessi. Il tempo sembra essersi fermato e così sembra lontano il motivo di poter realizzare i sogni. Ma i tuoi versi sono infine intrisi di speranza, forza e coraggio, di desiderio della vita che ci donerà infine, dopo il sacrificio, la vittoria. bella» |
Inserito il 14/04/2020 da Giorgia Spurio alla poesia "Alla vita" di Rita Minniti |
«"Sarai fiato di nuvola uccisa da tutte le tracce di luce e di corda tesa al cuore sul seno di un’unica luna". L’amore che è delitto di nuvola, l’amore che è negazione di noi stessi, l’amore che è ombra della vita... Le tue poesie presentano sempre la duologia dell’esistenza: Vita e Morte, Amore e Odio, Gesto d’amore e delitto, delitto d’amore... un suicidio/omicidio d’amore commesso dal cielo testimone e complice che infine si spegne tacito ed attende. Come sempre, bella!» |
Inserito il 14/04/2020 da Giorgia Spurio alla poesia ""Forse avremo le stelle"" di Stefano Drakul Canepa |
«Una dolce fiaba nostalgica intinta di mistero legata alla stanchezza di un momento, legata al ricordo dei profumi e delle notti, ogni oggetto richiama a sè una storia ed insieme crea un puzzle di spunti che suggeriscono una "fiaba" ma non l’intera trama. Molto bella.» |
Inserito il 27/02/2020 da Giorgia Spurio alla poesia ""Il colore delle parole"" di Stefano Drakul Canepa |
«E leggo e vedo quella donna. Perché l’uomo perde le cose importanti e lo capisce troppo tardi dando colpa al suo essere cieco? Ci sono delle immagini bellissime "un urlo di bellezza e piume". Lo vedo, quel volto, di cristallo. E poi le metafore legate al mare delle lacrime di salsedine, un mare su cui galleggia "zattera di ceneri", un sole che crea "trincee". L’essere nella sua pena si manifesta nel verso, nel linguaggio legato alle immagini, si chiude sulla nudità, la nausea e il ricordo, si chiude con gli occhi inermi, con lo sguardo di chi rimane bloccato nel passato. bella» |
Inserito il 20/04/2018 da Giorgia Spurio alla poesia "Perduta esistenza" di Sincity |
«Si respira il pensiero di un bambino o di una bambina. Si respira l'aria nostalgica di un papà che riscopre la fantasia e la fiaba. Gli adulti credono di sapere ogni cosa, di avere ogni soluzione, di conoscere ogni segreto quando invece i bambini ne sanno sempre di più, e quando lo scopriamo è magia. che bella questa poesia!» |
Inserito il 08/08/2017 da Giorgia Spurio alla poesia "Una gatta a forma di cuscino" di Vondur |
«"Il mondo fuori era un rossore di fragole che alla gola dice sì e a sincronie di sensi." Belli questi due versi.» |
Inserito il 30/07/2017 da Giorgia Spurio alla poesia "Celate chiarità" di Lia |
«Non so se leggerci una poesia che vuole parlare di origini. Dell'origine dell'uomo o di dio. Ma ci sono sicuramente delle rivelazioni. Nella prima strofa c'è il dito di dio, un pittore che lascia stupore ma soprattutto capace di sublimare, unico che abbia il potere di rendere sublimi. Nella seconda strofa c'è il passo successivo. Il pigmento che è sangue, i geroglifici che sono plasma. Avviene la creazione nel momento in cui si dona e si crea sangue, ciò che è anima nel corpo dell'uomo, di cui non si parla. Il segno diviene linguaggio, ogni strofa è uno step successivo fino alla visione che si fa Verbo. E nella carne, nel "peccato", nelle note dionisiache, dal corpo all'anima, dal senso alla mente, si manifestano "epifanie". bella» |
Inserito il 04/03/2017 da Giorgia Spurio alla poesia "Sangue, pennellate, versi" di Willy Zini |
«bella. quando la poesia incontra il mito ha tutto un altro profumo tra i versi. ben descritta.» |
Inserito il 23/10/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Il mito di Sereph- ren" di Eolo |
«amore e passione che si intrecciano. eros tra le parole, pudore e innocenza e la voglia di stare con chi si sta bene (anche se ci fa stare male). è potente. è una poesia che va oltre, sembra un monologo, una dichiarazione mai detta. sembra la lettera scritta e mai fatta leggere. mi piace l'uso di tante sinestesie. mi piace la forza che si dà alla parola, quella che rimugina nella mente e che esplode nell'inchiostro. bellissima» |
Inserito il 12/08/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Una storia presente" di Merlino |
«probabilmente sono stata fortunata. ho avuto due padri. uno di questi era mio nonno. ho letto la poesia e ho pensato a lui. alle ombre che lo avevano piegato e al tempo che ci ha tolto i giorni insieme. le ombre lo piegavano... bello, forte, maestoso, virtuoso, maestro, amante della natura e degli animali, saggio... per me il suo ricordo trema ancora e non solo quando il vento si fa sentire. anzi il sole mi fa più male. lo comprendo il dolore... "lentamente scivolava" e il senso di impotenza. "le mani sempre forti" già... su quelle mani c'erano anche i miei respiri... "prima del buio". è bellissima la poesia.» |
Inserito il 12/08/2016 da Giorgia Spurio alla poesia ""Lentamente"" di Stefano Drakul Canepa |
«un linguaggio ad immagini che tagliano in due la mente. la verità è sempre così paradossale ancor più se vicina alle promesse. "nè gloria né potenza furono il salario del misfatto"mi piacciono questi versi, ritmici, musicali, pieni. l'amore è una rosa massacrata ed è rinascita fortificata dalle spine. ogni verso trasuda i "rammendi", ogni verso trasuda un'ira mesta e ponderata, una pezza in più per chiudere lo strappo. ogni verso è una storia... un "rattoppo" che non farà mai "foggia". ogni verso "è un essere incompleto" alla ricerca dei suoi "rammendi". bella» |
Inserito il 12/08/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "La foggia di rammendi" di Merlino |
«ricca di immagini, ricca di antitesi, contrapposizioni che straziano le sensazioni. L'amore è luce che diviene buio, è mancanza, è assenza. è l'ultima stella che la luna oscura. quando si ha il cuore ancora impegnato con il pensiero, con il sentimento, per l'anima che si è allontanata... e si prega al cielo e alle altre stelle, si possono chiedere i perché alle nuvole ingenue... eppure rimarrà il vuoto delle albe e i segreti sospirati. bella» |
Inserito il 07/08/2016 da Giorgia Spurio alla poesia ""L'ultima stella"" di Stefano Drakul Canepa |
«è come se la volessi bloccare, lei... tenerla immobile, ferma, immortale, nel letto... che mai ci sia il risveglio, che mai trascorra la notte... perché il tempo la rapirà, la porterà via. mi ricorda Romeo e Giulietta, la notte che passano insieme e che Giulietta maledice l'alba perché Romeo dovrebbe andar via. i versi si susseguono per pensieri ed ipotesi, seguono i fotogrammi dei ricordi, seguono le forme e i lineamenti di chi si ama, la si ascolta respirare, diventi ladro del suo profumo. bella la penultima strofa "L'alba avrebbe rimandato i suoi colori di tragedia e mi sarei svegliato". la notte è il luogo dei conflitti, delle lotte interiori... la notte è la custode di tutti i segreti e profeta mai creduta delle tragedie... molto bella» |
Inserito il 14/07/2016 da Giorgia Spurio alla poesia ""Cosa sarebbe stato"" di Stefano Drakul Canepa |
|
«sempre meravigliosa. catturi.
ho sentito questa malinconia, mi ha preso per mano con quel suo nero pallore e mi ha portato nella sua profondità, fredda e nervosa, e ho sentito la sua lingua spezzata... ho visto anche il colore dell'inverno...
ogni verso dipinge con reali colori e sensazioni, ogni verso è un angolo di figure e immagini, di storie, di anelli, di perle di una collana... tutto è ben incatenato... fino alla fine... la fine del giorno, lui che chiude le ciglia, e si allontana, piano... e la poesia segue il suo ritmo... un giorno che nasce con la frenesia per poi lasciarci lentamente... un giorno che rimarrà pur sempre eterno nella Memoria, che sia nostra o che appartenga ad altri.» |
Inserito il 14/07/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Ninna nanna" di Maria Grazia Vai |
«Intensa. Cosa sono le innocenze? se ne parla attraverso la bianca bambina. inizia con una frase detta di quella neve che ha confuso le stelle. perché l'innocenza è vittima delle confusioni. come quella bambina che vuole volare... ma che cadrà. "Ha strie di capelli ermafroditi tra i pensieri", un'immagine superba. e la sua Lepre- mi viene in mente il Bianconiglio di Alice-è il suo pensiero, la sua fantasia, la sua libertà, la sua fiducia, che non trova la tana. la bambina è un mondo ed in esso racchiusi ci sono"la neve, le stelle, la lepre". c'è il candore, c'è la magia, c'è la libertà, eppure non sanno nuotare e non sanno fischiare. non tutto va imparato così in fretta, ma quel non sanno nuotare mi inquieta come un corpo che galleggia immobile.» |
Inserito il 19/06/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Innocenze" di Thomas Rivolta |
«lo stile musicale inconfondibile dove tutti i sensi si mescolano e sono partecipi.
i pensieri lacustri, mente e natura, da qui riaffiora un bacio, è il senso del tatto.
un canto, il senso dell'udito, per le strade ed imbianca, percezione visiva, d'organza le impronte dei merli. è un dipinto.
le rose, forse dei rovi, di quelli che sbocciano lungo i viali nascosti delle città, ed il cielo si fa vaniglia, come fondere più percezioni con vista e gusto e olfatto, e romanticamente va al finale dove il pensiero è liquido, il pensiero astratto e mentale e diviene concreto, concreto come quel bacio sulle labbra sottili di un sogno.
è ricordo. è pensiero.
è poesia.
bella» |
Inserito il 19/06/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "L'odeur du vent" di Maria Grazia Vai |
«bella. breve e intensa. Forte il contrasto fra diamanti dell'inizio e le larve e le tarme dell'ultimo verso. Come passare dalla celestiale natura della notte, dalla magia delle stelle, al fango e alla terra lurida delle larve e delle tarme. Immagini che ben descrivono l'angoscia, un'angoscia individuale, un'angoscia collettiva, un'angoscia sociale... un'angoscia intriseca e causata da una società "ciarlatana".» |
Inserito il 17/06/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Notturna" di Bukovskyj |
«una poesia che si schiude delicata e dentro di nuova poesia. è un gomitolo che si stende, che si svela, come il lume che fa scoprire il pianto e la fragilità dell'anima "di seta". La poesia ha lo stesso "guscio di cristallo" di colei che tremava, di colei a cui questi versi sono dedicati, lei così meravigliosa e candida come la neve. Il poeta descrive il proprio animo come "vento d'autunno" che porta via le foglie, le raccoglie, come fa la terra con il seme, raccoglie lei, il suo "corpo nudo" indifeso come il seme che non sa ancora del suo futuro, e che già conosce la morte, il cui colore difficilmente si cancella, ma si conserva scuro. è come "l'ombra del ciliegio" (bella immagine), è forza, è dolore, è rabbia, è "promessa". bella» |
Inserito il 18/05/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "La promessa" di santo aiello |
«un verso che si scolpisce. dentro significati ed altri significati dietro. con il verso, che nasce e muore, con quello stesso verso con il quale si cerca di toccare, donare, capire, reincarnare l'eternità, con quel verso in cui tutto ruota come aria calda e aria fredda che si scontrano e si fondono. bello leggerti.» |
Inserito il 18/05/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Tu, che sei un verso nato e morto nello stesso istante" di India |
«contraddittoria, realistica, particolare. si seguono i versi in antitesi originali. La donna amata e desiderata è descritta per paragoni e contrapposizioni. Ma anche il finale è in antitesi al sentimento dell'innamorato. La si ama, quella donna che diviene un'ossessione per l'immaginazione e per il ricordo. L'innamorato la pensa in tutte le sue virtù maledicendo il fatto che non abbia difetti... eppure proprio lui alla fine si ostina a tener nascosto l'amore dietro "una sigaretta accesa". piaciuta!» |
Inserito il 18/05/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Invece" di Simone32 |
«si percepisce la pioggia, si percepisce il grigiore, si percepisce la rosa su cui le lacrime cadono. La poesia segue come una linea su un foglio, ha una matita con cui ci traccia il suo disegno, il ritratto di un paesaggio della natura a cui si riflette l'anima, come il fiato sul vetro, quel pensiero che si perde nella foga, come l'acciaio nel cuore, eppure alla fine, dopo il temporale, ancora il cielo si tinge di speranza, di rosa, stesso nome di quel fiore che sboccia a maggio. bella» |
Inserito il 18/05/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Il temporale" di Claudia Nel Nimrodel |
«stupenda. ha un pudore nascosto. ha una timidezza inusuale, ha delicatezza e ha potenza. le orecchie tolte per ascoltare un silenzio infinito, il vento non ha parole e accarezza "la pelle" che "si sfila" come un vestito e viene stesa. spogliarci nudi. la vergogna di un reato che ci soffoca, di un reato di cui siamo vittime. poi tocca a un'altra parte del corpo, gli occhi per non vedere, e un'altra nudità quella interiore, quella del cuore reso gelido. anche i sogni, avranno il loro turno per esser tolti e stesi, sono come lacrime, come pioggia poi asciugata "dalla sete del sole" (bella immagine). ma infine eccolo il sentimento che racchiude i perché "mi sento come una radura di sterpi appesa agli spuntoni". è una poesia veramente intensa.» |
Inserito il 15/05/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Adsisto" di Antonella Scamarda |
«La descrizione di un angelo nero, in terza persona, fino alla scoperta di se stessi. Siamo così lontani dal nostro sè, lo esaminiamo e lo osserviamo come qualcosa di distinto, distaccato da noi, poi la scoperta che è il nostro Io ad esser l'angelo nero. "respiro spilli che lacerano il cuore", bella.» |
Inserito il 01/05/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "L'angelo nero" di You Don’t Know Me |
«Per la morte della sera, un'altra morte, anche la pioggia smette di piangere, danza tristemente nel silenzio senza goccia. Stupenda antitesi, immaginarsi una pioggia che non ha goccia e danza senza gocce. Ci sono le ombre che si lamentano con il tempo egoista. Tutto si ripete fino alla rovina, suono monotono di gocce che non ci sono. Tutto si blocca ed entra nel ciclo dell'eterno, in un respiro, o meglio in un sospiro, il sospiro della pioggia, che trasforma la terra in fango, il fango in spine, le spine in collane.» |
Inserito il 01/05/2016 da Giorgia Spurio alla poesia ""Spine di fango"" di Stefano Drakul Canepa |
«L'incipit è da brivido: "Questa notte di luna piena abbraccia il mio ventre vuoto". C'è dentro anima, l'essere donna e non l'esser ancora madre, l'esser innamorata e non ancora amata. a volte vorremmo solo un attimo di contemplazione che possa portarci luce nella nostra cecità,malattia e agonia dovute dal passato e dalle sue ceneri. l'attesa dell'amore si racchiude in questi versi tra dolcezza e frustazione. stupenda la seconda strofa ricca di immagini e di metafore. "Nel silenzio del buio accendimi di quiete" perché dopo le esplosioni e le paure,è l'abbraccio di chi amiamo e di chi ci ama che può portarci conforto, la consolazione per la nostra confusione. Meravigliosa. (bellissima la canzone scelta, se non mi sbaglio è Loreena Mckennitt).» |
Inserito il 28/03/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Dolce sia la notte... insieme" di Carla Colombo |
«l'amore delle madri non è paragonabile. le madri che perdono i propri figli, angeli già saliti in cielo, e quante mamme con il velo di lutto, quante mamme coperte dai loro chador per nascondere le ferite e le lacrime. il mare ingoia morti e le guerre seppelliscono senza preghiere. la sorte si diverte in ogni punto del mondo a dare il suo perfido contributo sadico. ma la speranza è lì, come l'ombra buona che ci protegge, anche se la sofferenza attanaglia. una madre che perde il proprio bambino, è la follia che accompagna la morte, "sono i passi atroci nel cammino". bella.» |
Inserito il 28/03/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Alba" di Luigi Berti |
«molto bella. con brevi versi ci porta a scavare nel profondo, e ci porta a riflettere su ciò da cui spesso fuggiamo.» |
Inserito il 26/03/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Resurrezione" di Demetrio Amaddeo |
«"amori di paglia" ben fa capire questa immagine. amori fragili come la paglia, amori che bruciano come la paglia... molto bella anche la tua poesia nel video!» |
Inserito il 26/03/2016 da Giorgia Spurio alla poesia "Amori di paglia" di Antonella Modaffari Bartoli |
|