«Un senso di certezza inespugnabile si percepisce alla lettura di questi versi. Un senso di certezza che supera la speranza stessa. Tutto sarà uguale, tutto continuerà a vivere, per sempre. Col susseguirsi delle stagioni e con l’autunno decisivo. Anche dopo la morte, o forse è più giusto dire, anche dopo il passaggio all’altra Vita. E’ la certezza che scaturisce dal pensare l’Anima immortale e, di conseguenza, dal sentire come eterno tutto ciò che dall’Anima promana.» |
Inserito il 17/09/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Anche quando" di Rasimaco |
«Un interrogativo ed un monito. Il denaro, ecco il vero danno. Mette in risalto l’aspetto peggiore della natura umana, il suo egoismo, la sua limitatezza e l’incapacità o la mancanza di volontà nel discernere ciò che è importante, essenziale, vitale da ciò che non lo è.In qualsiasi condizione, l’uomoè portato a lamentarsi. Aspira sempre a qualcosa di diverso da quello cheha, nonsa apprezzare quello che possiede e ancor più quello che è.Basterebbe spostarel’attenzione sull’essere anziché sull’avere, per un risultato diverso.“Vulimmu fari li cristiani seri?”Cristiani qui sta per persone, certo, ma iorichiamerei alla menteanche quell’essere“cristiani”che se nonsi manifestasse solo a parole, porterebbe a togliere un po’di chiodia chi non può stare inpiedi» |
Inserito il 13/09/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Vulimmu fari li cristiani seri?" di Giacomo Scimonelli |
«Questo proverbio siciliano mi piace e credo che ogni regione d’Italia abbia il suo detto per esprimere taleconcetto. Proverbio che si addice oggi più che mai a tantissime situazioni e che esprime, senza giri di parole inutili, un concetto essenziale per il rispetto del proprio ed altrui pensiero. Le cose sono come sono, le persone sono così come sono, e vanno accettate senza la presunzione di indurle a cambiare o a comportamenti obbligati, certi eventi accadono e non possono essere modificati, altri non devono. Se non si comprende ciò si dimostra solo di essere dispettosi e capricciosi come bambini. Bravo l’autore nell’aver saputo rendere in poesia tale pensiero, in maniera fluida ed armoniosa, senza discostarsi dalla profondità sostanziale.» |
Inserito il 06/09/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Chista è a zita" di Giacomo Scimonelli |
«Sì, ci sono parole, prese singolarmente, che sono più della parola stessa, che esprimono un significato molto ampio, un significato profondo e da mille sfaccettature che la parola non riesce a trasmettere. Allora bisogna avvicinarsi al pensiero, allo stato d’animo, al sentimento, oltrepassando la parola stessa. Un testo che narra di un amore forte, un amore che resiste ai capelli sempre più bianchi, agli anni che passano, anzi corrono come nuvole piene di lacrime e di poesia. Un tempo che, però, pure è tangibile nella sua lentezza, candela dopo candela, sera dopo sera. Ringrazio l’autore per aver chiarito il senso di alcune parole nella parziale traduzione, nella nota. Erano le parole a me incomprensibili.» |
Inserito il 28/08/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sira dopu sira" di Giacomo Scimonelli |
«L’autore ha una particolare capacità espressiva nel saper rendere, in vernacolo siciliano, i propri sentimenti e stati d’animo che, a mio parere, in lingua italiana non sortirebbero lo stesso effetto. Anche quel tornare sulle parole, quel ripetersi contribuisce a dare al testo un ritmo unico ed incalzante, oltre che a rimarcare la profondità del senso stesso delle parole. Ricco di immagini e di metafore, suscita pathos e coinvolge il lettore, anche quello che, come me, non comprende alla perfezione il dialetto siciliano.» |
Inserito il 16/08/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Scrusciu di rina" di Giacomo Scimonelli |
«Che sia corrisposto o non ricambiato, vissuto nella gioia o nella sofferenza, tradito, esaudito, accolto o rifiutato, sublimato o disprezzato, compreso o sminuito, non importa, “parlo sempre di te” quanto “TE” è l’amore e quando l’amore che ci fa muovere i passi verso l’altro essere è un sentimento vero. Non vi sono suggerimenti, giudizi, critiche, condizioni, dubbi, interrogativi. C’è solo l’Amore, un amore che comprende tutto in positivo come in negativo.» |
Inserito il 06/08/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Parlo di te" di Giacomo Scimonelli |
«I ricordi non bastano, ma aiutano, quando la solitudine è una “condizione” fissa e tutto ciò che accade rappresenta ogni volta una variabile. Toccanti i versi della poetessa. C’è sofferenza, tristezza ma anche una nostalgica dolcezza, come si legge nella chiusa e nella parte centrale. Un pensiero che condivido. Chi ha provato un tale sentimento non può che sentirsi in solidarietà con la poetessa e certamente “leggersi e reinterpretarsi” nei suoi versi. Molto apprezzata!» |
Inserito il 03/08/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Venticinquesimo mancato" di Berta Biagini |
«Sì, la vita è un gioco nonostante tutto quello che accade. Credere ciò è spesso l’unico modo per trovare la forza per andare avanti e per affrontare le difficoltà e le disavventure della vita stessa. Prendere la vita troppo sul serio porta a decisioni e posizioni estreme. E ciò non è sempre conveniente né sempre positivo. Dunque, ben venga la giusta”leggerezza” del vivere!» |
Inserito il 14/07/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "La vita è un gioco" di Berta Biagini |
«Viandanti o pellegrini, purché con l’animo disposto al desiderio di conoscere ed al piacere puro della scoperta. Anche nel nostro niente siamo unici se riusciamo a cogliere tutta la bellezza della Vita. Consapevoli di una immortalità vulnerabile e fuggevole.» |
Inserito il 12/07/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Pellegrini" di Patrizia Ensoli |
«Non posso io esprimermi con esattezza circa il vernacolo, sono di tutt’altra regione… ma il dialetto siculo mi piace perché è carico di pathos e per me intuitivo. L’autore riesce bene a rendere in questi versi la profondità del suo sentire ed ha una spiccata capacità di coinvolgere il lettore trasmettendo le sue emozioni e sensazioni. Sì, un bel ritmo e significativo nei contenuti. Bel tema affrontato ed ottimo risultato!» |
Inserito il 10/07/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sugnaturi pazzu" di Giacomo Scimonelli |
«Penso che il cibo dell’amicizia non possa mai essere quello del corpo o perlomeno mai da solo. L’anima è esigente nella sua richiesta semplice. L’autore pone innumerevoli interrogativi e volutamente lascia dei dubbi perché riconosce al lettore la sua libertà di interpretazione. La risposta, però, è nel titolo “Piccolo uomo”. Un uomo, che non sa d’essere ospite nella vita e nei sogni, vorrà sempre assoggettare la vita e i sogni alle regole che lui si inventa e cambia per sua comodità, non può apprezzare il valore di un silenzio imperituro, ma neppure il senso del tempo che passa, resterà sempre un piccolo uomo. E quindi, non è, non esiste.» |
Inserito il 02/07/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Piccolo uomo" di Rasimaco |
«Non penso si possa cercare di interpretare un testo così profondo, di esperienze vissute nel reale o anche solo immaginate dall’autore. La crudità delle parole è bene rappresentata anche dalla scelta dell’immagine (raramente l’autore accosta un’immagine ai suoi versi). Si possono però trarre da questi versi numerosi spunti di riflessione. Significativa la chiusa che, a mio parere, ha un carattere di attualità, una specie di constatazione, punto di arrivo del verificarsi di situazioni, anche diverse, da quelle di questa poesia.» |
Inserito il 29/06/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Era ottobre" di Rasimaco |
«Si può tentare di far nascere fiori dappertutto, ma a cosa serve, solo a dimostrare d’essere riusciti nell’impresa… Ogni creatura può crescere rigogliosamente solo nel suo ambiente naturale. Altrove starebbe solo a significare un ostinato intervento dell’uomo che pensa di poter tutto assoggettare al suo potere, mentre non è così. Ascoltiamo la voce della Natura e la Natura saprà ripagarci. “voglio regnare e/dal mio ventre/vita... donare”. Ecco il messaggio!» |
Inserito il 17/06/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Ghiacciaio" di Salvatore Azzaro da Giarratana |
«Libertà. Come a volerne rimarcare l’importanza ed il senso, l’autore, senza cadere in una monotona ripetizione, esprime il suo pensiero, non solo concettuale, ma trasferito nel suo modo di vivere (“i miei piedi/non conoscono struscio” – “i miei occhi guardano/dritto e senza tremore”). Una libertà di scelte, consapevoli, assoluta, che non si piega, non si sottomette, non accetta condizionamenti o ricatti, dove non è il vento a decidere rotta e direzione, ma l’ uomo (l’autore), in quanto essere pensante, dotato di raziocinio ed intelligenza emotiva.» |
Inserito il 27/05/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Epitaffio" di Rasimaco |
«Torno a rileggere questo testo che non so perché mi dona attimi di quiete e serenità. E’ come un viaggio nell’infinito, un’esplorazione in acque, terre, cieli e nel contempo è un ripercorrere lento le vie dell’anima, dove la malinconia fa da sfondo ai pensieri, alle immagini, alle parole non pronunciate. Particolarmente bella la seconda strofa, una quasi visione d’un’estasi, che si pone in mezzo alla malinconia dei versi iniziali e al sentimento di tristezza che trapela dai versi conclusivi.» |
Inserito il 16/05/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "E penso" di Rasimaco |
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«La solitudine parla in tanti modi, attraverso mancanze ed assenze e attraverso paragoni con altri tempi ed altre condizioni. E passa al setaccio i tuoi pensieri e desideri. Ti resta accanto in maniera crudele come a voler dire “hai solo me, rassegnati!”. Ogni verso è vero ed incisivo e la chiusa riassume ed esprime molto bene tale stato d’animo. Molto apprezzata!» |
Inserito il 11/05/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il tempo non sorride" di Enrico Baiocchi |
«L’autore pone l’accento sulle parole, “queste sconosciute ferme all’angolo della vita”. E’ lo stesso autore che, spesso, ha collocato come in subordine le parole, privilegiando il pensiero. Ma non c’è contraddizione, c’è solo un ritorno alla radice, giacché le parole sono materia (terra, nuda roccia), ma hanno anche la leggera consistenza delle foglie nel vento o di un volo di rondini. Sono emozioni (gioia e dolore) e rappresentano, in fondo, la speranza ultima, l’ultima risorsa. Di qui la consapevolezza dell’autore di possedere una grande ricchezza. E questa chiusa mi piace.» |
Inserito il 06/04/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Le parole" di Rasimaco |
«La vaghezza del destino... tutto può accadere e il contrario di tutto. Dunque, ampia libertà all’immaginazione e alla fantasia. Ciò che non sappiamo con certezza viene in un certo qual modo preservato dalla realtà stessa e dalla verità. Vedere chi abbiamo conosciuto e poi perso di vista attraverso questo filtro della vaghezza dà lustro a quei visi, a quelle voci, a quegli incontri e rende eterno un ricordo legato ad un tempo (limitato) della nostra esistenza. Con l’autore convengo che sì, è bello abbandonarsi alla vaghezza.» |
Inserito il 10/03/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Vaghezza" di Antonio Terracciano |
«Cieli sospesi, ed anche pendii, parole, promesse, attese. Tutto è impalpabile ma vivo in alto. Giù non arriva che un grido dove tutto è compreso, tutto quel che appartiene all’infinità di "cieli sospesi". Io la interpreto così in questo momento.» |
Inserito il 09/03/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Cieli sospesi" di Lia |
«Il tempo non ha importanza di per sé, ma se fa da sfondo ai nostri sentimenti e alle nostre emozioni, ai nostri pensieri ed anche ai nostri sogni, acquista un valore indicibile. E tutto ha un peso diverso. Noi mutiamo col succedersi delle stagioni, ci lasciamo condizionare dal bello e dal brutto, e se cadiamo nell’umore nero della cattiva stagione (quella climatica e quella matura della nostra vita), membra e pensieri sono pesanti, lenti, mesti, stanchi. Il nostro percepire è normale, fin qui. Diventa però straordinario se colmiamo tutto il vuoto con l’amore. Il miracolo, l’incanto e lo stupore dell’amore che ci fa rimanere senza fiato, ma dà al nostro tempo un senso nuovo.» |
Inserito il 31/01/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Caminanu li jorna" di Rasimaco |
«Il passato, memoria nostalgica, tempo di paragone, stagione più lieta. Anche i sogni erano diversi, più veri, più belli. Se si potesse davvero scegliere, si opterebbe per i sogni del passato. Il futuro è nebuloso nella realtà ed anche nel nostro immaginario. A questa riflessione mi conduce la lettura dei pochi incisivi versi del poeta. Ad maiora!» |
Inserito il 06/01/2019 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sogni" di giuseppe gianpaolo casarini |
«L’attesa dipinta con colori reali. Riflessioni ed immagini si alternano e dimorano, in questi versi, in perfetta armonia. Ottimo componimento!» |
Inserito il 30/12/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Attesa" di Gesuino Curreli |
«Sposo il commento del poeta Terracciano e non aggiungo altro, anzi sì, un segnalibro. Quando un testo parla non ha bisogno di troppe parole...» |
Inserito il 26/12/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Quel profumo... quel sapore" di giuseppe gianpaolo casarini |
«Un bel testo, posto in categoria "fantasia", che suscita belle immagini ed ottime riflessioni. Molto piaciuto!» |
Inserito il 26/12/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Centoventisette rossa" di Giovanni Perri |
«Ottimo testo, ha ritmo, musicalità ed eleganza espressiva. Belle immagini si uniscono alla capacità di trasmettere al lettore un invito alla riflessione. Il Natale resta magico, nonostante i tempi tristi di quest’era moderna. Perchè, dunque, non seguire questo vento?» |
Inserito il 15/12/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il vento del Natale" di giuseppe gianpaolo casarini |
«Versi che inducono ad un’ottima riflessione. Tutto ciò che appare in realtà non è. O meglio nulla finisce quando noi crediamo che con la morte sia così, ma è un viaggio che va "oltre", in luogo misterioso. Un’impennata, se così posso dire, del vento, fa staccare le foglie dai rami, facendole cadere al suolo, un soffio di vento le solleva da terra, sicché sembrano vive. Così è per noi, quando il corpo lascia che l’anima s’incammini o meglio s’involi per lidi che non coosciamo. Versi che trasmettono un senso di pace e di armonia.» |
Inserito il 21/10/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Qual foglie al vento" di giuseppe gianpaolo casarini |
«Versi che sono uno scatto fotografico. Immagini, scene vive e reali si presentano all’occhio del lettore attento che sa addentrarsi, parola per parola, in questa bella "narrazione" poetica. Esse rappresentano lo sfondo sul quale l’autore muove per comunicare un messaggio ben più profondo attinente al sentimento dell’amicizia. Ottimo testo!» |
Inserito il 10/10/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il micino di Rovigno" di giuseppe gianpaolo casarini |
«Per la capacità di evocare immagini, per la musicalità ed il ritmo, per la chiusa significativa e profonda, per quello che ogni verso riesce a trasmettere al lettore, non posso che dire che questa poesia è, a mio parere, davvero molto bella» |
Inserito il 30/09/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Quel gioco tra fiori gialli e bianche nuvole" di giuseppe gianpaolo casarini |
«"Ma non sarà un altro volo doloroso?" Se si decide di non volare non si saprà mai come andrà a finire. Così come si ha il coraggio di abbandonare il bagaglio di cose da scordare, con lo stesso coraggio si deve guardare al domani, quel domani che si "tinge di nuova mestizia", ma rivela nuova luce. Molto bella la chiusa di questa poesia, ma non mancano immagini chiare ed oserei dire "illuminanti" in tutto il testo. Molto apprezzato!» |
Inserito il 28/07/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Immacolate robinie" di Lucilla Radovini |
«Pochi versi e molto belli. Spesso parliamo di luce (luna o stelle che siano), ma abbiamo desiderio di luce. Qui la luce appare come un terzo incomodo per un momento "intimo" tra due persone che si amano, al punto tale che è quasi normale per il poeta rivolgere una preghiera alla luna affinché lo aiuti a realizzare il suo desiderio.» |
Inserito il 27/07/2018 da Rosetta Sacchi alla poesia "Una preghiera alla Luna" di giuseppe gianpaolo casarini |
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