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Trovati 72 commenti di Giovanni Perri
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«tattile, prensile, esitante, come un delirio d'amore vissuto sott'acqua, trasparente e visibile come sono le nuvole, quando arrivano al cuore...» |
Inserito il 28/04/2014 da Giovanni Perri alla poesia "Con la pelle quasi zen" di Rita Stanzione |
«come a voler dire che l'amore quello vero (quello vero?) sta agli angoli e agli incroci, ferito nel punto esatto di una città o di un cuore, in un tempo mai esistito e fin troppo presente... come se la bellezza fosse il pungolo fissato a memoria di una colpa messa li a pensare... o semplicemente a godere di se.» |
Inserito il 24/02/2014 da Giovanni Perri alla poesia "Toponomastica (vico dell'Amor Perfetto)" di Amara |
«Che sciocco, che sciocco, che sciocco: Borghese come un turacciolo antico rotolo sul tavolo di chissà quale cucina mentre ascolto l'ovvietà dei semafori rossi per poi appannarmi sul vetro di qualche bottiglia svuotata che non mi rende giustizia -ispirato Red- un caro saluto» |
Inserito il 21/10/2013 da Giovanni Perri alla poesia "Il Turacciolo" di EnzoL |
«accade così che riaggalli sempre, qualcosa, da un ricordo: un sollievo di vento una risacca che dia un nome di tregua al giorno, oppure un ricordo lo scriviamo noi, col corpo, inventando l'attimo in un punto preciso del cielo, nel mare, in un suono che sappia inghiottirci per un attimo, il tempo di capire che ci manca sempre qualcosa. Come sempre è superfluo Amara dirti il sentimento che mi arriva puntuale come un dono, ad ogni tuo affresco.» |
Inserito il 11/10/2013 da Giovanni Perri alla poesia "Orbicolare" di Amara |
«a me non sembra un finale a sorpresa... piuttosto mi sembra che tutta sia nata in funzione di quell'unico straordinario impeccabile fermo immagine che accidenti mi fa tremare la retina.» |
Inserito il 19/08/2013 da Giovanni Perri alla poesia "Mentre" di Amara |
«come la corda anche noi lì, a reggere, ad aspettare che arrivi qualcosa qualcuno anche solamente a smuovere un corpo di parole nascosto non sappiamo dove...» |
Inserito il 27/07/2013 da Giovanni Perri alla poesia "La condizione della corda da bucato" di Amara |
«una lingua elegante ed elastica profonda e paga in grado di alzarsi e sprofondare... e noi con lei... si tiene nella parola come nel corpo del mondo con devozione quasi liturgica quasi cercasse all'improvviso il miracolo che la compie. Provo ammirazione per quest'Autrice.» |
Inserito il 08/07/2013 da Giovanni Perri alla poesia "Vedere in sogno " di Barbara Golini |
«Farebbe parlare le pietre questa poesia, dicendo la forma senza contorni che il tempo o il vento soli, danno. Noi siamo gli edifici: venite a vedere come alziamo bene i nostri drammi le nostre pazze allegrie, guardate come cadiamo interi. Come sappiamo dire bene il vuoto noi che cantiamo la vita, e la teniamo addosso come un drappo. A volte infiliamo le mani nello specchio e prendiamo qualcosa. Senza nemmeno guardare, sentiamo tutto. E respiriamo. Molto apprezzata.» |
Inserito il 08/06/2013 da Giovanni Perri alla poesia "Di me" di Elena Poldan |
«e sembra quasi il disegno d'una mappa senza confini, imprendibile come uno specchio. "ed io rimango senza piedi"... questo verso m'ha catturato. Apprezzata è davvero dir poco. Conservo» |
Inserito il 31/01/2013 da Giovanni Perri alla poesia "Svanire" di Elena Poldan |
«Immagini dense, forti, profonde: Archetipi. Il primo verso già da solo dice questa immensa vocazione al darsi, della donna, senza lacrime alla vita che la compie. Il testo procede in un gorgo, ma qui si svolta verso un cerchio che si chiude con maestria. Complimenti.» |
Inserito il 15/01/2013 da Giovanni Perri alla poesia "In una sola ombra viola" di malaluna |
«Una cifra stilistica compiuta. Il prodigio essenziale del verso che scava la pietra. E la indovina. Sempre.» |
Inserito il 17/12/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Sette venti" di Amara |
«c'è questo darsi leggeri al domani, come unica vocazione possibile, e questa prontezza terragna che va ben oltre i talloni... c'è un tremolìo nascosto che viene da ali di farfalle... sempre più consapevole questo verso procede in sculture» |
Inserito il 09/11/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Come la terra, pronta" di Amara |
«l'uomo il poeta ch'ebbe intelligenza e amore incontenibili da condurci realmente in un solo grande sogno, ti avrebbe ringraziato per queste sequenze. Bravo Red.» |
Inserito il 04/11/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Accattone" di EnzoL |
«ce ne accorgiamo la notte, quando una piccola luce sembra inghiottire tutto il buio e affiora l'anima di un tempo vergine che tutto spiega... questa è l'umanità, spoglia saggezza d'amore, che in andate e ritorni ci conchiude.» |
Inserito il 12/10/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Ouroboros" di Amara |
«"sentivo nei tuoi pensieri": questo bel verso d'amore (attanagliato, scheggiato, protetto) è il corrimano d'una scala elicoidale. Salirla e scenderla in un affanno, scuoterla, capovolgerla, accarezzarla, è il più bel ritratto dell'amore che potevi dare.» |
Inserito il 08/09/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Rincorse" di Elena Poldan |
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«La vera corda per me batte nella chiusa. Attaccare un sorriso a due occhi rossi, metterli insieme, è un concetto poetico altissimo che rischia di turbare. Perché qui non è solo questione di fiducia o di rabbia: quel sorriso è nelle viscere (in una piena consapevolezza di sé, in un pozzo profondo dell'anima): trascende il verso e lo trattiene; prende una nota altissima che va oltre la forma; lo mette in una gabbia d'amore e lo guarda come si guardano cose terribili a cui non si da un nome. Sono solo cose del mondo. Storie. Il poeta H. Heine tradusse la parola "fede" con la parola "cercare". Capovolse una vertigine d'amore. E a te, dirti che sei brava è quasi banale.» |
Inserito il 05/09/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Una storia" di Amara |
«Un piano cartesiano spiega il moto dei piedi e delle stelle, può essere un progetto poetico, un modo di stare al mondo, di pensarlo il mondo, di camminarlo, questo sentirsi muovere da un'alchimia che spinge oltre gli orizzonti. Appena fuori l'orbita scoppiano i grandi amori. Bella riflessione. La sento proprio mia.» |
Inserito il 21/08/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Xy" di Amara |
«per quanto io possa tentare un'analisi discattata del testo, uno spavento mi prende, che una di queste pozzanghere mi inghiotta mentre vi cerco un riflesso del cielo. Impresa veramente complessa interpretare Napoli: tonnellate di letteratura non bastano. Ne basta viverci, come ci vivo io, sempre in bilico tra un significato preso e uno sfuggito. La Capria scrisse in "Ferito a morte": " Napoli è una città che ti ferisce a morte o ti addormenta o tutt'e due le cose insieme." Io credo che non occorrano occhi migliori a quel pesce stranito per sentire che dalla pozzanghera al mare ci sta un attimo, e che dentro quell'attimo chi dorme può fare i sogni più belli del mondo. Brava Rita, hai scritto una bellissima poesia.» |
Inserito il 24/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Paese del sole - rivisto e corretto" di Rita Stanzione |
«da "saltellano" in avanti mi sono trovato. Un verso che sento crescere e preme in una direzione che mi piace molto.» |
Inserito il 20/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Isteria n°0" di Elena Poldan |
«e ho l'illusione che questi sgoccioli riempiano qualcosa di prezioso, uno sguardo onnicomprensivo tanto più totalizzante quanto inclinato e compreso in una ricerca di senso il più vicino possibile a un'idea di verità. Questi versi meritano attenzione. Penso che ci tornerò su.» |
Inserito il 18/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Tabula rasa" di Barbara Golini |
«Potremmo dire che l'amore è una danza sufi... senza capire come si libra in vortici di pena e in perfetta leggerezza va, cercando angoli di desideri. Molto piaciuta!» |
Inserito il 16/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Il tuo amore" di Elena Poldan |
«Parole morbide, soffuse di cera, livide, attorte, lenti ricami di parole come merletti accesi nella notte, parole di rame, oblunghe, sferiche, rocciose, queste meteore questi voli fuochi abissi inganni dell'aria dell'acqua che ci stanno in bocca nelle mani tra i piedi ovunque Ovunque che si usano come si usano e si incollano e pesano accidenti se pesano e ci tolgono il respiro e ci tolgono dal mondo e ci rimettono come se fossimo noi lettere chiodi lettere inganni, lettere fiori e specchi che ci danzano nel ventre nello stomaco... se non ci fosse Aldo bisognerebbe inventarlo» |
Inserito il 14/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Il peso specifico della parola" di Angela Fragiacomo |
«ecco le parole che mandano il cuore all'acqua, questo eterno anello che non tiene... un cerchio perfetto di immagini come al solito sublimi, un gioco di rimandi e significati profondissimi Cerchio- Vita- acqua- stimmate( tutta l'esistenza si raccoglie qui, in queste gocce da cui ripartire)» |
Inserito il 12/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Via da lì" di Amara |
«Non si viene mai a capo d'un inizio quando improvvisano afflati. Ci sono solo attimi di vento in cui tutto si perde, tutto si dimentica... sostare in ettari lunari è prodigioso... Molto piaciuta!» |
Inserito il 08/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Perdendo tempo, insieme" di Angela Fragiacomo |
«il bello delle tue poesie è che vengono proprio come il vento portandosi dietro sempre qualcosa d'imprendibile» |
Inserito il 06/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Fiori doppi" di hy ju |
«Fine e principio della fine toccano qui un apice assoluto. Si guarda negli occhi la morte, questa sorella funesta pregna persino di grazia. Un testo coraggioso che raggiunge esiti suggestivi di altissimo valore. Segnalo anch'io il passaggio evidenziato nei commenti che mi hanno preceduto. Quei punti di sutura- sepoltura hanno un che di impressionante. La vita e la morte qui hanno la stessa faccia. Questa poesia colpisce. Non tutti saprebbero concepirla.» |
Inserito il 05/07/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Giorni come questo" di Elena Poldan |
«si ha sempre l'impressione, leggendoti, che qualcosa di assoluto esplodi all'immprovviso (dietro l'angolo, dentro l'occhio, dentro le tasche, nell'orecchio) e che questa esplosione (di tamburi e coriandoli, di onde elettriche, di baci e di occasioni) sveli di colpo il mistero profondo delle cose, quel cerchio incontrollato di emozioni che ci tiene in piedi la vita. Qui, vedo una forza arretrare e mi vengono in mente i versi di Apollinaire: "Incertezza, io e te pari siamo... come i gamberi ce ne andiamo, a culo indietro, a culo indietro".» |
Inserito il 30/06/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Scogli" di Aldo Bilato |
«Il messaggio è forte e arriva. Ma qui ancor prima c'è dell'ottima poesia. Stai infittendo il mio scarsissimo segnalibri. Ti ringrazio. Che chiusa geniale!» |
Inserito il 26/06/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Non classificati" di Angela Fragiacomo |
«Questo testo è eccezionale. Somiglia a una mappa geografica. Cè tanto tesoro in quest'isola...» |
Inserito il 22/06/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Anatomia di Me" di Angela Fragiacomo |
«Due strofe secche lancinanti, come due chiodi, o due occhi fissi sul nulla. Bravo!» |
Inserito il 21/06/2012 da Giovanni Perri alla poesia "Sfratto" di Michele Tropiano |
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72 commenti trovati. In questa pagina dal n° 72 al n° 43.
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