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Uomini
Le 3504 poesie pubblicate sull'argomento 'Uomini' Poesie sugli uomini |
nel silenzio delle tue poche parole ti sei caricato con dignità il peso di una famiglia
non hai mai avuto un carattere facile ma ci hai donato la libertà di scegliere e di sbagliare
tu intrepido combattente che affronti con coraggio una difficile
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Io che vivo
la bellezza del cielo
sempre, poi finisco
parlando dell’uomo
e, triste mi sento nullo
perché non so cosa dire,
quello passato, uomo
mi ha riempito di bellezze
che mi sono care,
solo a guardarle,
ma la notte mi dà
tutto il
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sento la lontanissima storia urlare dalle tombe antiche il pianto degli angeli
io mi ricordo voi prigionieri di un tempo in cui la luce fu oscurata dalla paura dello straniero
il tuono dell’umiltà ha frastornato il potere corrotto e inumano di un
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Dopo tanto cammino
non trovarono posto
per posare il capo.
Neppure una stalla
abbandonata.
Arrivati alla spiaggia
videro tanta gente
accalcarsi su una barca
di ferro.
Nemmeno lì
c’era posto per loro.
S’apri un buco
contro la sponda,
Jasmine
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Il mio vagare ha il cielo per traguardo
lungo è il cammino... passa per il cuore
ma parte dall’ingegno e il suo motore
se batte in testa giunge un po’ in ritardo.
Il mio vagare culla i suoi pensieri
rossastri come il sole del mattino
si invola col
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Rumoreggia nella notte
la paura di domani,
guardo le mie mani,
penso a mia madre.
Ho nel cuore l’amore
e le mani lanciano l’odio.
Padre del cielo,
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Il sole sorgeva
la luce saliva
i buoi al zovo
io bimbo alla semina
il papà a l’aratro
il fratello alla cavezza
non era un gioco
si seminava il pane
lo diceva papà
il biondo frumento
verrà dopo la neve
al sol leone
non potevo cantare
i
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Il corpo mio detesta
la poesia della notte fonda,
rottola nel letto disfatto,
mentre ancora
punge la voglia del sono.
Il tempo e la storia
stanno alla finestra,
con le spalle alla luna,
sussurano nutriti versi
ad un vate, che
disteso se ne
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Uomini
di ieri e di oggi
se ne vanno curvi
sotto il peso del vivere
cantano
trattenendo le lacrime
ridono
castigando il loro cuore
si sposano
e diventano padri
infrangono
le leggi dell’umana storia
che fa la guerra
mentre insegna la
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Su questa nostra terra
madre di tutti gli uomini,
tutti cercatori
di una pace futura,
ma sempre pronti
a fare una guerra.
Stagioni madri
di popoli guerrieri
tormentate da conflitti
sempri più devastanti,
a loro non resta
che sognare un
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| Qui sulla scena faccio la mia parte
non primo attore semplice presenza
e recito la vita e la sua essenza
vecchio programma tra commedia e arte.
Le luci col sipario ed io in disparte
mi metto a raccontare l’esistenza
coi suoi problemi ciechi in
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| Strappato con le unghie
muore l’ultimo respiro.
Gaza non ha più anima.
Il malo seme penetra
si mescola, cresce.
La marea di veleno
sommerge vincitori e vinti.
Non si ferma.
La morte allo specchio
si fa bella.
Dove sei speranza?
Ciascuno la
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| La luna va in cerca
dei vati distratti
che non hanno
la pace che chiede
il loro vivere,
perché non trovano
un chiaro domani,
natto per loro
e scendono nell’abisso
e salgono
nella nuova luce
e cantano ad un passibile
forte vento
che tenga
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| Non inciampano le parole
se la storia ti cerca
se la mano ti guida
se la luce non ti manca,
e scendono
fiumi di perché,
cascate di domande
valli piene di risposte
ed il domani
ti aspetta e ancora
nascono
strade mai percorse
nuovi
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| Non fa certo parte di un disegno
quanto sino ad oggi sta avvenendo
colpevolizzare proprio non si addice
facciamo invece in modo di ponderare
e non poco nel nostro procedere ed eventualmente
tentare di cambiare quanto in programma
onde alcune cose
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Isso la vela... carico il ciarpame
orzando la mia prua sul mondo intero
e navigo nel buio del suo mistero
orme di mare senza porti e trame.
E poggio la polena col sartiame
sopra le acque in vista del sentiero
che a poppavia scarnifica il
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L’alba sio inchina
davanti
ai passi del vate,
una brezza leggera
gli regala
un mare di versi.
Un temporale
di colorati sentimanti
lo prende per mano
e dolce e forte
e amaro
il suo pensiero
prende forma.
E’ amato, coccolato
dal giorno che con
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sento che gli eroi sconfitti si riposano impolverati di cuore nelle tombe sopra la collina
tu che hai assaggiato l’amara umanità di Piero il folle suicidio di Miché e la libertà ubriaca di Jones
voce stentorea che cantavi la pietà dolcissima di Tito ed
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Nella bolgia tutto si inserisce
inutile cercare di ovviare a ciò
qualsiasi cosa è complice di sé stessa
seppure l’intelligenza dell’uomo
faccia di tutto per rimediare
irrisolvibile il dilemma
onde raggiungere scopi diversi
siano essi belli o
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chiudo gli occhi e penso a te dolce Enrico
piccolo uomo che lottava contro le ingiustizie più vere
vero sorriso e vero abbraccio a chi non ce la faceva
hai dato fino all’ultimo sorso di vita per un idea di eguaglianza
tu fiero comunista che hai
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caro cugino tu che dormi sepolto nel buio di una tomba
tu che rombi nel cuore del paradiso con il piccolo motorino guzzi
si ho sofferto quando mi hai lasciato sono entrato nel buio delle lacrime
io ti raccontavo tutto anche le cose che non raccontavo
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Era un Artista futurista
il suo sogno era:
una Italia libera,
lo si capiva bene
dalle sue ultimo opere,
e dopo sofferenze
nel suo corpo
e nel suo spirito,
spirito di grande artista:
venne la gioia
del venticinque aprile,
per lui durò solo un
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Poeti si nasce
e non si diventa
a forza di leggere libri.
Il poeta fiorisce
sulle piazze festose,
nelle situazioni luttuose
si fa sicuro e forte
non pensa alla morte
né lascia cadere le speranze.
Nelle primavere esplode,
nei lunghi
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Sul bancone della fiera c’è chi vanta l’apparenza
e chi stanco del tuo cielo gioca a palle miste a neve
persuaso dal suo io che la vita è in dissolvenza
e si adatta a ruminare dove il cervo in alto beve.
C’è soltanto qualche goccia a tremare in un
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Un numero per il quale molti si scannano
mettendo a repentaglio il vivere quando
il vizio non cessa di avere il sopravvento
girando e rigirando quella schedina
che fortuna dovrebbe portare
una su mille sarebbe già qualcosa
illusione che non si
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Un figlio
una promessa fatta e mantenuta
un sogno una scommessa mai scaduta
col fuoco che si accende e si fomenta
col sangue che ogni istante si tormenta.
Un figlio
il grido della vita dal tuo ventre
il dopo che col prima attiva il mentre
con
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Bella immortal benefica
Fede ai trionfi avvezza
sciogli dolente l’anima
che il tuo valore apprezza
col desiderio acceso
di contemplare asceso
il sole dell’amore
che tutto infiammerà.
Il Dio che atterra e suscita
che affanna e che consola
non
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Uomo di paglia
vestito di nulla
perché lasciato solo
nella valle delle spighe vuote.
Cerchi un posto alla luce
per farti conoscere
e preghi e ti doni
ad un soffio di brezza
nell’alba di un nuovo vivere.
Lasciati comprare
da una amica che ti
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Foibe fosse gulag forni campi
col marchio dell’infamia ad ogni vento
firmata dal dio uomo a piacimento
sul cuore e sulle mani Dio ci scampi.
E mentre il mondo vomita i suoi lampi
la morte ci accarezza e il monumento
rimane sulla strada lo
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Nelle ombre che vestono l’uomo
la più nera e cruda era lassù,
là, dove le Cattedrali grondano
dello Spirito che alza
questo essere, simile a Dio,
e, che aspira alla propria santità.
Là, l’errore si è fatto: dolore
violenza, vera pazzia e
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3504 poesie pubblicate sull'argomento Uomini.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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