Tramontano i miei fiori
nei calici d’orati,
sono stati i miei pensieri,
per pochi giorni
mi hanno dato
l’ardito amore mio per Dio,
ora, che povero mi sento
cerco di farmi bocciolo,
come mi hanno insegnato
loro, a farmi bellezza
pure io, per
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La terra mi schiaccia
e mi solleva, mi sembra
mia madre, quando
impastava il pane,
gli alberi tutti
mi cantano la serenata,
anche di giorno,
le sorgenti dell’acqua
le amo tutte, le vivo,
i miei amici, sono i colli
uniti alle molte
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Rasento con i miei passi
quelli del Redentore,
rivivo quel tempo
di una tarda primavera
che mi accoglieva là,
dove il Gesù insegnava
a l’omo la retta via.
Una gioia immensa
mi accompagnava
e vedevo su quei colli
un domani luminoso.
Ora, rasento
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La fede
non è un gioco di parole
distese tra panni al sole
e’ nell’anima e’ nel cuore
solida essenza d’amore
ti abbraccia col suo calore
la preghiera e’ suo motore
spirituale il suo sapore
nell’evento consolatore
nella lealtà e con coscienza
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Coglie il mio accorto udito
un soave suon di campana
con tocco alquanto ardito,
a me sempre più vicina
e lentamente più lontana.
È qui, che la mia fronte s’inchina
al pensier del mio Signore.
Più che fuoco ardente nel camino
s’accende questo
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Oltre la pace del cuore
c’è quella dello spirito,
che gioca con gli astri
del cielo, dell’infinito,
ha la sua sede nel
Creatore che cerca,
cercatori del Dio
dello Spirito e della verità.
Nulla, su questa amata terra
ha un regalo per l’uomo,
più
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Signora dal velo bianco m’apparve
quando oscura divenne la notte,
e in mano un bel fiore mi porse,
d’odoroso petalo cosparso
Cinta d’aureola e alloro era,
immagine di soffusa luce
ed un sorridente bimbo in grembo tenea
di tenerezza
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Il vento del vivere
mi alza e mi tiene
col pensiero che va
oltre il mio sapere,
ma lui scuola mi fa,
ed io mi sento
figlio della Creazione
e della sua
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Brivido penetrante
o carezza leggera,
sii benvenuta parola vivente.
Luce che cerca e che trova.
Senza di te barcollo, mi perdo,
non so dove andare.
Il groppo che serra la gola,
toglie il respiro.
Ho bisogno di te,
parola vivente che
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Nutrirmi di Te
è sapore di Dolcezza,
di Certezza
nella Tua Carezza
Fortezza, Saggezza
della Purezza
essenza della
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Ascoltar nella notte la melodia delle stelle
fino allo spuntar dell’alba dorata,
coglierne le note ad una ad una,
osservar la scintillante danza del sole
nel commiato con l’argentea luna.
Mirar il cangiante sorger dell’aurora
e in magico
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E’ una danza la gioia
fra i raggi del sole
di un campo di grano,
con Te
immenso Amore
Sorriso d’Infinito
e Eternità;
avvinta
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Luglio è gia alto,
c’è da falciare il prato,
il prato del cuore
ha le radici fonde
della vecchia zizzania
e l’anima non può
bene respirare,
ed un peso sul respiro,
sotto il caldo sole,
fa soffocare
le ultime mie forze,
sogno una falce
ed un
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Dischiudo le mani
e attingo all’inestinguibile fonte
del Tuo Santo Amore,
incomparabile sorgente,
che satura l’arsura del mio cuore.
La tua Voce, Signore
è melodia soave
al mio accorto ascoltare,
scintillio d’oro
che seda il mio
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Tramonta un pensiero
un modo di dire
che sa di eterno
e non nasce un bocciolo
un ramoscello nuovo
con un frutto buono
che ogniuno vuole
e tu poeta scrivi
siedidti sulle orme
di un Dio che si rinnova
con un verso antico
e che non vuol
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Falza è la riga:
scrivo la parola pace
ma c’è la guerra,
scrivo versi d’amore
mentre avanza l’odio,
stendo rime di amicizia
ma incontro l’odio,
parlo e spero con Dio
mai padroni delle armi
le usano contro i bambini,
le mie pagine bianche
sono
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 | Come il sudario che avvolgeva il tuo corpo
nel freddo gelido della fine,
sei rinato dall’anima fragile
e mestamente triste del cuore umano
che cerca di ricostruire se stesso.
Ti sei fatto strada tra le pieghe del tempo,
tra le ombre del passato,
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| spogliati narcisista di un crociato
l’umiltà sorrise alla cenere delle stelle
scegliesti di servire il Figlio dell’uomo nudo
a piedi scalzi cammini tra i rovi del mondo
innamorato della povertà sporca di bellezza
hai benedetto il lupo selvatico
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 | Madre, afferra con dolcezza
la mia fragilità nascosta,
e nel silenzio che avvolge il cuore,
guidami tra le spine profumate
del tuo amore.
Sii tu la terra che accoglie e sostiene,
che i mari e i monti si erghino a fermare,
i venti impetuosi di un
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Ricamata
nelle profondità oscure della Terra
Ascolto,
l’immensità della Vita
nel Silenzio,
melodie
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È difficile ora dire chi sono
e dove ho riposto i sogni miei di bimbo,
chi mai lo può dire, se non il tempo
che sfiora i ricordi e li fa sua,
o quella tenue luce che mi tiene compagnia
anche nelle ore più buie,
oppure i tanti passi per lo più
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Dormi pensiero mio
nella notte del caldo dolente
e della luna assente,
non puoi e non vuoi
lavorare tu
per il tempo che lento passa,
lasciamo i versi arditi
per l’inverno che verrà.
Saranno scritti limpidi,
rissosi dalla voglia
di farsi
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Quando l’asperità della vita
mi stringe e mi attanaglia,
Ti chiedo Signore dove sei,
Tu roccaforte della mia Pace.
I miei passi spingo in salita
e forte conduco la mia battaglia,
mi chiedo come divenir potrei
davvero arguta e tenace.
Avverto
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Il vento di aprile
apre i fiori
e quello di maggio
mi fa vedere i frutti,
i tramonti dell’estate
mi danno nuova
la gioia di vivere,
la bellezza delle viti
gronde di grappoli
mi fanno sentire vivo,
nentre i sogni della notte
mi preparano a
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Viene a noi qual fratello tremante,
ha in sé potenza d’Amor
da far trasalire il mondo.
In lui la Forza dello Spirito Santo,
fuoco e desio che Unità alimenta,
che invalida le discrepanze
e sconfigge il mal del fallimento.
A noi giunge con
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Nuova un’alba
vestita di rosa, stupenda
per mano mi prende
e mi porta nel tramonto
del mio ieri.
Colorato e leggero
il mio vivere
è lì che mi
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La terra tutta mi chiama
quando l’alba spunta
là sul mio amato colle,
ed io, come allora,
nell’età mia più bella,
che mentre zappavo,
pregavo e cantavo.
Non fasci di luce
scendevano dal ruscello
ma carezze di vento fiorito
si accostavano a
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O Signore,
che hai tessuto il mondo con fili di luce e ombre,
e hai soffiato la vita nel cuore di ogni fiore e creatura,
ascolta la mia preghiera,
umile come la polvere.
La natura, tua tela infinita,
si dispiega in ogni alba,
un inno di colori
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Seduta l’alba
là sul colle mi aspetta,
si fa preghiera
ed il l’accolgo,
le foglie tutte
mi seguono,
quasi silenzoise
a me si affiancano
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Nell’aria la festa
di un giorno che nasce,
ha con sé
una sacca vuota,
la deve riempire
e va ‘n cerca
dei vati più pazzi,
loro giocano con Dio
e frustano l’uomo,
cerchiano il tempo
perché non fugga
dall’arte che maturano,
aspettano la
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