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Sono nato il 29 novembre del 1942, sotto grappoli di bombe che stavano massacrando l'ospedale di Dolo in provincia di Venezia; infatti, nacqui con l'itterizia. La mia era una famiglia contadina patriarcale di 18 persone; io ultimo di 5 figli, tutt'ora viventi, coi miei genitori, ci trasferimmo in Piemonte nel lontano 1952. A 13 anni, coi due fratelli più grandi sotto le armi ed una impellente necessità di portare a casa di che vivere, andai a lavorare quale "garzone" dei muratori: per raggiungere il luogo di lavoro, in Lombardia, 30 Km su una scassatissima bici, vero residuato bellico. Appena l'età me lo permise, mi feci assumere in una ditta metalmeccanica vicino ad Arona e a casa mia. Li, iniziò la mia cultura operaia; il mio impegno lavorativo fu premiato dopo 6 anni, quando venni assunto da altra ditta, la quale dopo 1 anno mi chiese di svolgere la mansione di capo officina all'età di 21 anni. Così, a 25 anni, arrivai al matrimonio e dopo 3 / 6 anni avevamo 2 figli maschi: ora sono due affermatissimi ingegneri elettronici. La mia origine e la vita in officina mi hanno portato ad avere una coscienza di classe che conservo gelosamente, malgrado, ciò che io giudico, la cecità e stupidità di molti politici. Posso affemare di essere un vero autodidatta. Dal 1970 ho iniziato la mia attività parallela di amministratore pubblico, essa dura ancora! 25 anni in maggioranza e 10 anni all'opposizione, non mi hanno impedito di realizzare il mio sogno di poter lavorare in proprio. Fin dal Luglio 1973, assieme ad un splendido e capace socio, ho fondato la mia ditta metalmeccanica e di carpenteria leggera. Dopo che i miei figli ci hanno regalato quattro splendidi nipotini, ho ritenuto giunto il momento di dire addio al lavoro. Ho lasciato l'incarico di Assessore Comunale, ho lasciato la Presidenza di una Cooperativa Sociale di tipo B, da me fondata nel 1998, quando decisi che dopo due mandati in veste di Sindaco era il caso di non restare incollato alla sedia. Quella Coop. permette ad una ventina di persone handicappate di avere un lavoro remunerato in conformità alle norme vigenti.I colleghi dei comuni che stanno dentro il nostro distretto Sanitario, quattro anni orsono mi hanno designato quale Presidente del Consorzio per la gestione dei servizi socio assistenziali di 11 Comuni e di 54.000 abitanti. Oltre a queste cose, ho sempre trovato il tempo di scrivere e di scrivere anche delle poesie. Ci sono delle cose alle quali non so resistere: l'amore per la mia famiglia, la mia dedizione alla bicicletta, sport che ho praticato per 5 anni 16/20 e che ancora esercito in forma continuativa, la passione politica, l'impegno sociale e nel volontariato. Posso dire che un regalo migliore di quello che ho ricevuto dalla vita, non lo individuo; ho dato molto ed ho ricevuto molto, sia da mia moglie e dai figli, che dalla Società nel suo insieme. Non sono un credente, ma dalla chiesa ho imparato molto, sia ciò che bisogna fare, ma anche quello che non si deve fare, anche se essa dice il contrario. La vita mi appartiene e l'ho sempre dedicata agli altri, cercando di fare del bene a tutti, debbo dire che sono stato assai ripagato e mi sento una persona realizzata e felice. |
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