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Gente strana i poeti, gente da tenere lontana,i poeti sono truffatori, perché parlano di pioggia che scende lungo il viso non accorgendosi che invece sono lacrime, parlano di assenza momentanea di un amico o di una persona cara, non sapendo che lontano, non è un paese da dove un giorno si torna indietro, parlano di voglia di volare non sapendo che a volte si tratta di bisogno di fuggire. I poeti sono invidiosi, perché invidiano l’eterno brillare delle stelle e vorrebbero anche loro vestirsi di cielo per riflettersi nei tuoi occhi come un incanto d’onde scivolanti lungo i bordi della sera, discendendo fino alle labbra per lasciarcisi morire come il tocco di un bacio appena immaginato. I poeti sono guitti, saltimbanchi, perché cercano il tuo sorriso, colorando di tenue pastello tutto ciò che è morto per regalartene un ricordo e non farti soffrire. I poeti sono malpensanti, perché sono capaci di udire il tintinnio delicato di un nido fra i rami di un faggio, dolendosi al pensiero che possa non tornare la madre. I poeti sono invadenti, perché si appiccicano alla tua vita, seguendoti come un ciondolo, come un fermaglio, nascondendosi tra le cifre dei tuoi anni, tra le tue ciglia addormentate per copiartene i sogni, e camminando sulla neve, a volte se ti volti di scatto, puoi vedere indistintamente quattro impronte che ti seguono sul velo bianco. I poeti sono vagabondi, perché lasciano vagare i propri tristi pensieri che rimangono impigliati come stracci tra i reticolati della notte, se non riescono a dormire. I poeti sono fantasmi, perché si mischiano ai rumori, sono nel suono delle campane nelle mattine d’inverno, tra la voce della risacca che riempie le notti d’estate, sono nel cadere di una foglia, nel pianto di un ricordo, e ti sussurrano parole anche quando ti sembra di essere sola. I poeti sono stregoni, perché sono capaci di impiccarsi ai rami dei castagni e riapparire poco dopo come fiori di melo, sono capaci di accarezzarti il viso, stringerti le mani, abbracciarti e disegnare il tuo cammino rimanendo lontani, come angoli nascosti. I poeti non sanno nemmeno di esserlo, alcuni pensano che neanche esistano, che neanche siano di questo mondo, ma ogni persona che incontri, in realtà è un poeta, perché è capace di sognare, ha solo bisogno di capirlo….. così quando ti specchierai sull’orizzonte di brina mattutina ed avrai voglia di sognare, guarderai i tuoi occhi e li vedrai uguali a quelli di tuo padre…. |
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